La Pirelli investirà in 5 anni cento miliardi nelle aree depresse

La Pirelli investirà in 5 anni cento miliardi nelle aree depresse Nel quadro della programmazione economica La Pirelli investirà in 5 anni cento miliardi nelle aree depresse Due terzi., di questo programma (che consentirà la creazione di 7000 nuovi posti di lavoro) riguardano il Mezzogiorno -1 piani di sviluppo del gruppo prevedono un totale di 215 miliardi nel periodo 1969-73 - La relazione di Leopoldo Pirelli a Preti e le dichiarazioni del ministro (Nostro servizio particolare) Roma, 10 giugno. La Pirelli intensificherà i propri investimenti nel Mezzogiorno. Il presidente della società milanese, ing. Leopoldo Pirelli, accompagnato da alcuni dei suoi più stretti collaboratori, ha illustrato oggi al ministro del Bilancio Preti i programmi del Gruppo in Italia. Nell'ipotesi di una favorevole evoluzione della nostra economia, il gruppo Pirelli prevede d'investire nel quinquennio 1969-*73 circa 215 miliardi, per circa il 70 per cento in impianti fissi. Mentre nelle aree già sviluppate gli investimenti sono destinati quasi per intero al rinnovamento tecnologico e al completamento degli impianti esistenti, la quasi totalità degli investimenti diretti alla espansione della produzione, e quindi tendenti ad una maggiore occupazione, sono destinati al Mezzogiorno e ad altre aree depresse nel Paese. Si prevede che gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle altre zone depresse supereranno nel quinquennio i 100 miliardi (di cui due terzi nel Mezzogiorno), consentendo di creare oltre 7000 nuovi posti di lavoro. Questi progetti riguardano sia il potenziamento di unità produttive già esistenti, sia la realizzazione di nuove iniziative, per alcune delle quali sono state fornite indicazioni di localizzazione. Preti ha preso atto con compiacimento delle proposte formulate che s'inquadrano negli obiettivi della programmazione economica nazionale. Ha assicurato il suo appoggio affinché. In sede di contrattazione programmata, i progetti fruiscano di tutte le agevolazioni previste dalle leggi in materia fiscale e finanziaria, di infrastrutture e di ricerca scientifica. La decisione della grande azienda milanese viene considerata, negli ambienti finanziari della capitale, un logico sviluppo delle intenzioni annunciate ai primi di maggio dalla Fiat. Quella che alcuni hanno definito la «svolta meridionalistica» della Fiat e della Pirelli è, verosimilmente, il frutto di una lunga meditazione alla quale hanno contribuito alcuni fra gli esperti più autorevoli del due gruppi. In ogni caso, va sottolineato il comune proposito di destinare al Sud il grosso degli investimenti « espansivi »: il 60 Vo del totale la Fiat, 1 due terzi la Pirelli dei 100 miliardi destinati complessivamente nel 1069-73 alle aree depresse. ar. ba.

Persone citate: Leopoldo Pirelli, Preti

Luoghi citati: Roma