Domani si rinnovano 332 consigli comunali

Domani si rinnovano 332 consigli comunali Crii elettori sono quasi 700 mila Domani si rinnovano 332 consigli comunali Nel Trentino-Alto Adige si vota in 282 centri Prosinone e Matera gli altri capoluoghi più importanti - A Bolzano i cittadini vanno a votare per la terza volta in poco più d'un anno Domenica 697 mila persone andranno alle urne per rinnovare 332 amministrazioni comunali. I capoluoghi dove si voterà sono Trento, Bolzano, Matera e Frosinone. Gli elettori nei 282 centri del Trentino-Alto Adige sono 538 mila: in' questa regione in poco più di un anno è la terza volta che si recano ai seggi: nel maggio del. 1968 per le politiche, nel novembre per le regionali, ora per le amministrative. Nel Trentino, oltre ai grossi partiti, vi sono 520 liste, moltissime delle quali non hanno simboli politici, ma emblemi civici. La democrazia cristiana si presenta forte del 50 per cento conquistato nelle regionali dell'anno scorso; subito dopo segue il psi con il 15,6 per cento, il partito popolare tirolese con il 6 per cento, il pli (9,3), il pei (7,9), il psiup (4,2) e il pri con il 4 per cento. La campagna elettorale è stata molto accesa e ovunque si è delineata la riconferma delle alleanze di centrosinistra. In città hanno tenuto comizi il segretario della de Piccoli, il ministro Colombo, il vice-presidente del Consiglio De Martino, il «leader» repubblicano La Malfa. I 40 seggi del Consiglio comunale di Trento erano così ripartiti: 20 alla de, 10 psi, 3 pei, 4 pli, 1 ciascuno al msi, partito popolare tirolese e psiup. Ora un socialista è passato con i repubblicani e uno psiuppino ha fondato il movimento socialista autonomo. Le. previsioni sono: aumento di de, pei e psiup, flessione dei socialisti e liberali. Il pri, che conta un gruppo di vivaci attivisti, quasi certamente avrà un seggio, visti i progressi degli ultimi anni (433 voti nelle precedenti amministrative, 1029 nelle politiche del 1968, e 2100 nelle regionali). Diverso è lo schieramento dei partiti nella provincia di Bolzano, dove sui 256 mila elettori due terzi sono di lingua tedesca. Ih 50 comuni su 116 non vi sono liste di lingua italiana. La Suedtiroler Volkspartei (Svp) è presente da sola in 29 centri e in 16 è affiancata da un'altra lista di lingua tedesca. Nelle regionali dell'anno scorso la Svp ha avuto oltre il 60 per cento dei voti, contro il 27 per cento della de, il 14 del psi, il 15 della sinistra unita (pei, psiup, dissidenti cattolici), l'il per cento del msi e il 6 per cento del pli. Non sono previste sostanziali modifiche. La Svp pare destinata a rinnovare con liste proprie o d'ispirazione il successo del 1968. Unico movimentò di opposizione alla Suedtiroler Volkspartei è il partito socialprogressista sudtirolese del dott. Jenny, che sembra tuttavia destinato ad assumere posizioni marginali. Nelle ultime amministrative alle liste di lingua tedesca sono andati complessivamente 126 mila voti contro i 76 mila di quelle italiane. Per quanto riguarda i partiti « italiani » si dà per certa una buona affermazione della de (malgrado ì forti contrasti fra le correnti). E' scontato un progresso dei repubblicani, mentre il pli potrebbe risentire della defezione d'un suo candidato passato al pri. I socialisti malgrado « l'aria di scissione» si sono mantenuti abbastanza compatti. Pei e psiup non dovrebbero migliorare di molto. pa. c. -

Persone citate: De Martino, La Malfa, Piccoli

Luoghi citati: Bolzano, Frosinone, Matera, Trentino, Trento