Condannato per direttissima il padre della ragazzina seviziata da un bruto

Condannato per direttissima il padre della ragazzina seviziata da un bruto Condannato per direttissima il padre della ragazzina seviziata da un bruto Era stato sorpreso l'altro giorno nei pressi dell'Istituto Buon Pastore Con un pugnale e una pallottola calibro 9 «da guerra» - Si è giustificato: «Mi serviva come portafortuna» - Undici mesi di carcere Il possesso di una cartuccia calibro 9 lungo, munizione da guerra, e di un pugnale con lama di 12 centimetri è costato 11 mesi di carcere a Mario Mondolivo di Tran!, 36 anni, via S. Domenico 2. Il processo si è svolto ieri mattina per direttissima davanti al tribunale (pres. Cavarzerani, p. m. Savio, cane. Bardi): l'accusa ha chiesto 1 anno di reclusione per la pallottola da guerra e 4 mesi e 15 giorni di arresto per il pugnale. Mondolivo di Tranl, difeso d'ut flclo dall'avv. Gino Obert, è noto alla cronaca anche come « Mario il tatuato ». Già condannato per rapina, nel 1967 è stato assolto per Insufficienza di prove dall'accusa di aver violentato la figlia dodicenne. La ragazza ora vive in Germania. Un'altra figlia di Mondolivo di Tranl, 9 anni, è stata ricoverata pochi giorni or sono al « Regina Margherita » per lievi lesioni. I medici si sono accorti che la bambina aveva subito le violenze di un bruto ed hanno segnalato 11 fatto alla Procura della Repubblica. Un'inchiesta ;ln corso. « Mario il tatuato », comunque, è stato processato Ieri per un'altra vicenda. Il 1" giugno, alle 2,45, nei pressi dell'istituto del Buon Pastore, una pattuglia di carabinieri fermò una « 1100 » guidata da Vito DI Miceli, 26 anni. A bordo c'erano anche Maria Arlotta, 21 anni; Renato Lomonaco, 20 anni e Mondolivo di Tranl. Quest'ultimo, al momento del fermo, lasciò cadere un pugnale sul pavimento dell'auto, ma un carabiniere notò la mossa. Per questo il « Tatuato » fu tratto in arresto, mentre gli altri furono rilasciati. I carabinieri e la polizia ritengono che la spedizione notturna attorno al « Buon Pastore iavesse lo scopo di facilitare la fuga dall'istituto di alcune giovani ricoverate: dalla « 1100 » del Miceli, Infatti, fu gettato un pacco che conteneva corda e spago. Durante la perquisizione, in tasca del u Tatuato », fu scoperta la pallottola da guerra: 11 possesso di munizioni del genere è severamente colpito dalla legge 2 ottobre 1967, emessa per frenare gli episodi di banditismo. Davanti al giudici Mondolivo di Trani, con sgargiante camicia, foulard nero al collo e vistosi « favoriti.» alla Francesco Giuseppe, ha detto: « Il pugnale non era mio. Non conosco le persone che, quella notte, erano con me. Le avevo Incontrate per caso in un bar 41 corso S. Maurizio. Quanto alla pallottola, la tenevo in tasca come portafortuna ». Mario Mondolivo detto «il tatuato» alia lettura della sentenza

Luoghi citati: Germania, Vito Di Miceli