Decisi tre nuovi aeroporti a Firenze, Napoli, Agrigento

Decisi tre nuovi aeroporti a Firenze, Napoli, Agrigento Decisi tre nuovi aeroporti a Firenze, Napoli, Agrigento Il Cipe approva anche la costruzione di due scali minori nel Sud, l'ampliamento di altri (tra cui Cuneo-Levaldigi) e lavori a Fiumicino (Nostro servizio particolare) Roma, 4 giugno. E' stato deciso di costruire un aeroporto a Firenze, uno nuovo a Napoli e uno ad Agrigento. La proposta è venuta dal ministro dei Trasporti Mariotti e il Comitato per la programmazione economica (Cipe) oggiv l'ha accolta. La spesa complessiva a carico dello. Stato sarà di 19 miliardi: 7 per Firenze (a San Giorgio a Colonica), 8 per Napoli (a Grazzanise) e 4 per quello d'Agrigento, sotto forma di contributo, perché per il resto provvederà la Regione siciliana. Nella stessa riunione è stata confermata la spesa aggiuntiva di 12 miliardi per Fiurnicino, per il cui aeroporto si stanno eseguendo lavori per la somma complessiva di 35 miliardi, da ultimare nei tempi previsti, quindi prima che comincino a volare i nuovi super-jet. entro il 1970. Per l'ampliamento degli aeroporti militari aperti anche al traffico civile vi saranno invece nuovi incontri, al di fuori del Cipe, direttamente tra i ministri dei Trasporti, Lavori Pubblici e Difesa. In linea di principio è stato però deciso che si dovranno ampliare 17 aeroporti misti: Cuneo-Levaldigi, Ancona-Falconara, Asiago, Bologna, Bolzano, Catania-Fontana Rossa, Comiso, Foggia, Gela, Lampedusa, Napoli-Capodichino, Pantelleria, Pisa, Reggio Calabria, Trieste-Ronchi, Trapani-Birgi e OlbiaCosta Smeralda. Il Cipe ha anche approvato il programma aeroportuale della Cassa del Mezzogiorno col quale si costruiranno due aeroporti « minori » nel Sud: a Sant'Eufemia Lamezia (Calabria) e a Potenza (Piani del Mattino) e se ne potenzieranno altri due ( quelli di Bari e di Pescara). Infine si è deciso di tenere una nuova riunione per l'esame dei problemi dell'assistenza al volo, della sicurezza e delle infrastrutture per i colle¬ gamenti tra aeroporti e città. Il ministro Mariotti ha dichiarato che occorre rendere effettivamente operante la rete aeroportuale italiana di fronte « all'impressionante aumento di viaggiatori e di merci per via aerea ». «Il problema forse più importante — ha aggiunto Mariotti — e che desidero porre in sede politica (cioè al Consiglio dei ministri e non al Cipe, n.d.r.) è quello di costituire un'azienda di Stato, oppure d'estendere il sistema della concessione sotto il controllo del ministero dei Trasporti, per la gestione e l'esercizio degli aeroporti ». I maggiori aeroporti possono infatti produrre, e in certi casi già producono, un utile d'esercizio che può compensare la gestione passiva degli aeroporti minori dello Stato, i quali ultimi sono però altrettanto Indispensabili allo sviluppo economico del Paese, g-, m.

Persone citate: Decisi, Fontana Rossa, Mariotti