Chiesti diciotto anni per le «ninfe» che derubavano clienti nei boschi

Chiesti diciotto anni per le «ninfe» che derubavano clienti nei boschi Il processo per i boccacceschi episodi di Stupinigi Chiesti diciotto anni per le «ninfe» che derubavano clienti nei boschi La ricostruzione in Tribunale - Attiravano gli occasionali amici in una località detta il « nido dell'asino » Il giudice commenta: «Una denominazione che ha del profetico» - Le donne negano: «Non c'eravamo» Sono colpevoli o Innocenti le cinque « ninfe » che, oltre a Intrattenere i clienti nel boschi di Stupinigi, li avrebbero alleggeriti del portafogli? La causa, cominciata ieri davanti al Tribunale (pres. Pempinelli, p. m. Viberti, cane. Martinelli) non si è conclusa: 1 giudici, ascoltate la requisitoria e le difese (aw. Dal Piaz, Rodio, Lunghetto, Rossomando e Pedullà) hanno rinviato il processo al 20 giugno per interrogare due donne che ieri hanno preferito non presentarsi. Le imputate, presenti a piede libero, sono Flores Marca, 34 an¬ ni; Italia Buccoliero, di 29; Rosa Mazza, di 39; Matilde D'Angelo, di 32 e Concetta Massa, detta Stella, di 24. Gli episodi denunciati sono due. Il 23 luglio dello scorso anno, verso le 15, Pietro Longo, di 46 anni, di Gassino, passando lungo la strada che da Stupinigi porta a None, sì lasciò attirare da una donna, che lo condusse In un boschetto, chiamato « il nido dell'asino ». « Una denominazione che ha del profetico », osserva 11 giudice istruttore dott. Gamba nella sua sentenza di rinvio a giudìzio. Poco dopo il convegno agreste, Infatti, il Longo si accorse che, daUa tasca posteriore dei pantaloni, gli era scomparso il portafogli, contenente un milione 60 mila lire. Per l'esattezza, 8 biglietti da 100 mila e 26 da 10 mila. Carabinieri e « Mobile » svolsero le indagini e, in un primo tempo, il Longo riconobbe nella Marca la donna del convegno. In seguito, in un confronto vero e proprio, davanti al giudice, ne indicò un'altra del tutto estranea alla vicenda. L'H agosto, nella stessa località, Renzo Salettl, 38 anni, abitante a Bologna In via Andrea Costa 111, veniva derubato del portafogli contenente 75 mila lire. Il Saletti si era appartato con Matilde D'Angelo. Naturalmente anche 1 due derubati, al termine dell'inchiesta, furono rinviati a giudizio per « atti osceni in luogo pubblico ». Ieri non erano In udienza. Secondo l'accusa, 11 « colpo » ai danni del Longo fu compiuto dalla Marca con l'aiuto delle « colleghe » mentre quello del Saletti è attribuito alla D'Angelo, che avrebbe agito con l'aiuto di una compUce non Identificata. Tutte le donne negano. Dicono addirittura che, quel pomeriggio, non si trovavano nemmeno a Stupinigi. Una ha dichiarato: u Io l'ho saputo dal giornali ». E quando 11 presidente le ha fatto notare che, dal documenti, risulta analfabeta, ha aggiunto: « Ho riconosciuto la fotografia della mia amica e mi sono fatta leggere l'articolo ». Il p. m. ha chiesto 4 anni per la Massa; 3 anni e mezzo per la Buccoliero e la Mazza; 3 anni e 9 mesi per la Marca; 3 anni e 3 mesi per la D'Angelo. Per i due uomini ha proposto 3 mesi ciascuno. Lo sciopero dei funzionari addetti alla cancelleria del Tribunale e dei segretari della Procura della Repubblica, proclamato In sede nazionale per le giornate di ieri e di oggi, ha paralizzato solo in parte la vita del Palazzo di Giustizia. Ieri mattina tutte le cinque sezioni penali hanno funzionato regolarmente; non ci sono stati processi in Corte d'Assi, se d'Appello, in una sezione della Corte d'Appello, in alcune sezioni civili. In Pretura si sono svolti soltanto alcuni processi per direttissima. All'agitazione aderiscono il Sindacato Autonomo Nazionale e l'Unione Nazionale Cancellieri. Nel manifesto che espone 1 motivi dello sciopero, si denuncia tra l'altro « l'assoluta carenza di volontà politica di realizzare una effettiva riforma burocratica, come programmato dalla legge delega, la quale consentirebbe di eliminare il consolidamento di posizioni di privilegio economico da parte di alcuni settori del pubblico impiego ». Nel documento si dà atto « dell'atteggiamento favorevole della Uil » e si respingono « le proposte avanzate dalla Cisl e dalla Cgil ». L'asten- sione dal lavoro è prevista ancheper i giorni 10, 11, 12, 13, 19 e20 giugno, e 1, 2, 3, 4 luglio. fiiiiiiiiiiiiiiiifiiiitiiiiiiiitiiiiiiitiiiiiiiiiiiiitiiii

Luoghi citati: Bologna, None