Mosca propone un blocco asiatico contro l'espansionismo della Cina

Mosca propone un blocco asiatico contro l'espansionismo della Cina Il viaggio del primo ministro Kossighin in Estremo Oriente Mosca propone un blocco asiatico contro l'espansionismo della Cina L'offerta a India, Pakistan, Afganistan e Iran - La « Pravda » accusa Pechino di « attentare alla pace in Asia » (Dal nostro corrispondente) Mosca, 2 giugno. L'Unione Sovietica ha accusato oggi la Cina di « attentare alla pace e alla stabilità » in Asia. Paragonando l'attività di Mao Tse-tung nell'Estremo Oriente a quella degli « imperialisti » nel Medio Oriente, essa ha di fatto proposto all'India, al Pakistan, all'Ai ganistan e all'Iran di formare un blocco « equilibratore ». Tale blocco avrebbe, implicitamente, l'appoggio militare di Mosca, e sarebbe non soltanto in funzione anticiiiese ma anche antioccidentale. Le accuse alla Cina e le proposte ai quattro Paesi asiatici sono contenute in un articolo della Pravda a firma di Viktor Maievskij, uno dei più eminenti commentatori politici sovietici. Esse sem brano la logica conseguenza delle recenti visite di Kossighin in India, Pakistan ed Afganistan, e di una serie di contatti diplomatici stabiliti con l'Iran. Il tentativo di Mosca di isolare la Cina in Asia non è nuovo. La novità consiste nella sua formulazione. Il progetto di un blocco « equilibratore » potrebbe avere gravi conseguenze in tutto il mondo, sia pure se attuato in prosieguo di tempo. La Pravda prende lo spunto dalla « minaccia ai confini dei Paesi progressisti» rappresentata dagli « imperialisti» nel Medio Oriènte e dai cinesi nell'Estremo Oriènte. « Oggi l'imperialismo tenta di dividere gli Stati vicini e fratelli, di assoggettarli alla propria influenza, di distoglierli dai loro compiti liberatori » scrive il quotidiano. « Se ne è avuta una confer¬ ma alla recente riunione della "Cento" a Teheran. Al tempo stesso, nuove forze egemoniche tramano in Asia. Esse cercano di rendere l'Afganistan nemico del Pakistan, e il Pakistan nemico dell'India, creando una pericolosa tensione ». « Queste forze e la Cina — prosegue la Pravda — fanno il gioco degli imperialisti, costringono gli Stati a riarmarsi e ritardano il loro progresso economico. La perfidia degli istigatori maoisti sta soprattutto in. questo: che usando frasi "rivoluzionarie" essi ingannano talora i popoli, . trascinandoli contro la loro volontà in brutte avventure ». Il giornale conclude: «Esistono le condizioni e la necessità obiettiva di una collaborazione tra l'India, il Pakistan, l'Afganistan e l'Iran. Questa collaborazione deve essere non solo economica, ma anche per la lotta per la pace universale ». In un aperto riferimento ai nazionalismi e alle rivalità che turbano i rapporti tra i quattro Paesi la Pravda afferma infine: « Nessuno Stato ne sarà danneggiato. Anzi, diminuirà il pericolo di conflitti armati in Asia. Nell'attuale situazione, i leaders politici devono dimostrare di essere anche degli statisti». Soltanto una politica unitaria e di pace, secondo il quotidiano, può accrescere la potenza dell'India del Pakistan dell'Afganistan e deU'Iran,*e neutralizzare l'espansionismo cinese e quello « imperialista ». e. c. 4 Queste parole del ministro hanno avuto lo scopo di ribattere le critiche che si sono sentite ad Innsbruck e a Bolzano secondo cui il governo austriaco vorrebbe arrivare ad una soluzione del problema altoatesino prima delle prossime elezioni. (A.P.) | Parigi. Giovani gollisti esultano dopo il su»iè Hu '" iiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiinii. r.',. Georges Pompidou nel primo turno delle elezioni (Telefoto U.P.l.) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Georges Pompidou, Kossighin, Mao, Viktor Maievskij