Una inchiesta sulle scommesse

Una inchiesta sulle scommesse Per ordine del procuratore distrettuale Una inchiesta sulle scommesse (Nostro servizio particolare) New York, 27 maggio. Nino Benvenuti è stato battuto ai punti dal biafrano Dick Tiger, la scorsa notte sul ring del Madison Square Garden di New York: è la terza sconfitta dell'italiano nella sua carriera professionistica, dopo quelle subite ad opera del coreano Ki Soo Kim a Seul, e dello statunitense EmUe Griffith due anni or sono, sempre, a New York. Il triestino ha 31 anni, Tiger nove di più: nel «match» la sensibile differenza di età non si è vista, il negro ha attaccato l'avversario con furia per tutte le riprese. Sull'andamento del match pesa però in modo determinante l'infortunio accusato da Benvenuti sin dal primo round: portando un duro colpo al capo di Tiger, Nino ha sentito un forte dolore alla mano destra; il manager Amaduzzi era pronto a chiedere la sospensione del combattimento,, ma il pugile ha voluto continuare. Ad incontro concluso, Nino si è recato al St. Clare's Hospital di Manhattan, dove le radiografie —« eseguite con l'assistenza del dott. Giuseppe Ronchi dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, che fa parte del seguito del campione — hanno rivelato la «frattura del secondo metacarpo della mano destra». Ora Benvenuti dovrà stare a riposo non meno di due mesi, e dovrà quindi chiedere uno spostamento del match del 14 giugno con Rodriguez, match nel quale avrebbe dovuto mettere in palio il suo titolo mondiale dei pesi medi. Anche se la radiografia conferma la menomazione subita da Benvenuti, il «match» di ieri sera ha aperto le polemiche. Stasera il procuratore distrettuale Frank Hògàri ha convocato per domani nel suo ufficio «i pugili Nino Benvenuti e «Dick Tiger, miriche tutte le persone che' hanno avuta che fare con l'incontro ». La citazione, a quanto si è. saputo, non riguarda l'andamento del match ma lo svolgimento delle scommesse, che erano state sospese a 24 ore dall'inizio dell'incontro, cosa piuttosto insolita per le consuetudini della boxe statunitense. Il confronto con Tiger èra «amichevole», si'è svolto ad un peso a metà fra la- categoria dei medi e quella dei mediomassiml. Nino pesava infatti ieri sera 74 chili e 300 grammi (il peso dei « medi» è di 72,700), l'avversario 75,200. Ripresa per ripresa, la superiorità del biafrano è stata netta, unanime il verdetto a suo favore. L'arbitro Tony Perez ha dato vincente il negro per 7 riprese a due ed una pari, il giudice Joe Armstrong ha assegnato sei riprese a Tiger e quattro al rivale, l'altro giudice Al Beri ha dato sei riprese a Dick, tre a Benvenuti ed una pari. Il pugile italiano, non è mai stato in grado di bloccare le offensive dell'avversario, malgrado potesse sfruttare un superiore allungo considerata la statura piuttosto bassa del rivale: 1,72 contro gli 1,81 di Benvenuti. Nino è parso a tratti in difficoltà, alla terza ripresa è scivolato a terra sotto un colpo « appoggiato » del rivale, ma non è stato contato dall'arbitro Perez. A consolazione dello sconfitto, resta la sostanziosa « borsa » di 50 mila dollari (circa 31 milioni di lire); Tiger ha guadagnato invece 21 milioni di lire, ma la vittoria gli ha aperto la possibilità di incontrare nuovamente Bob Poster per il titolo mondiale del .mediomassimi. Si parla anche di un match « mondiale » per la categoria dei medi fra Nino e lo stesso Tiger. Adesso ci si chiede come abbia fatto Nino a fratturarsi un dito praticamente al primo pugno portato, anche se casi del genere non sono infrequenti nel pugilato. Va notato comunque che Benvenuti è giunto a questo match poco preparato, reduce da soli 28 giorni di allenamento preceduti da un lungo periodo trascorso a girare un film western in Spagna. Le critiche all'italiano sono forti, gli scommettitori (Nino era favorito) che hanno puntato grosse cifre su di lui sono delusi. Affrontando gli impegni non al massimo della preparazione (ed il peso stesso lo indica), Benvenuti rischia di alienarsi le molte simpatie che si è meritato negli Stati Uniti con la vittoria su GrifHth per il mondiale dei medi. Gordon Piggins

Luoghi citati: Manhattan, New York, Spagna, Stati Uniti