La classe contro l'impeto gli italiani sono favoriti di Paolo Bertoldi

La classe contro l'impeto gli italiani sono favoriti A MADRID E' IN PALIO IL TITOLO EUROPEO La classe contro l'impeto gli italiani sono favoriti I rossoneri cercano di ripetere stasera il successo del '63 a Wembley (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 27 maggio. La finale più misteriosa della Coppa dei Campioni viene affrontata domani dal Milan contro l'Ajax. L'undici olandese è uno splendido sconosciuto nel mondo del calcio. Cosi lo ha definito proprio stamane uno dei suoi dirigenti durante una fastosa ed inutile conferenza stampa in cui l'allenatore Rinus Michels ha pronunciato poche frasi gentili, ma non ha neppure comunicato il numero di maglia dei suoi giocatori. L'Ajax è splendido se si tiene presente che per arrivare al traguardo dello stadio Bernaheu ha eliminato formazioni di valore: il Norimberga, il Fenerbache, e soprattutto gli assi del Benfica e dello Spartak Trnava. Due stagioni or sono, già sotto il pugno di ferro di Rinus Michels, i biancorossi di Amsterdam fecero passare una brutta mezz'ora al Real Madrid proprio nello stesso campo dove saranno di scena domani. Dopo aver pareggiato in casa, gli olandesi chiusero a Madrid i tempi regolamentari sull'uno a uno. All'inizio dei supplementari, Cruyff ebbe una facile occasione di segnare. Il centravanti che quest'anno ha segnato ben 22 goals nel campionato, allora era facile ad emozionarsi, spedi il pallone tra le braccia del portiere. L'Ajax venne poi eliminato per uno a due. Nonostante questi precedenti, altre gare si sono risolte in modo meno brillante anche nell'attuale annata. L'aiuto di Rocco, Cesare Maldini, ex-vincitore di una finale di Coppa, è stato più volte a osservare i biancorossi: (f Corrono molto — ha scritto sul suo rapporto — ma dovessi dire quanto valgono non lo saprei». Il Milan difende dunque il suo prestigio contro un «outsider», è la situazione più insidiosa. Ha tutte le responsabilità che toccano a chi deve dimostrare il suo valore e nessuna scusante se perde e viene tagliato fuori dal giro della principale manifestazione calcistica internazionale. Rocco ostenta una fiduciosa serenità ma in cuor suo non si sente affatto tranquillo. Teme contemporaneamente che i "uoi giocatori affrontino .,la leggera la partita e che l'Ajax riesca ad imporre le. sue eccezionali doti di velocità. Questo stato d'animo spiega il nervosismo di oggi; riunione con i giornalisti rimandata, conferenza stampa piuttosto animata per un incidente con l'inviato speciale di un giornale di Milano. Episodi di poco conto, sarebbe assurdo sopravvalutarli secondo l'enfasi patriottarda da cui sono circondate le partite internazionali. Il Milan può fondare le sue speranze, oltre che sulla classe di Cudicmi, Rivera, Hamrin, Trapattoni e di altri, anche sulla positiva esperienza fatta con il Celtic e con il Manchester United. Proprio in base alla partita con gli inglesi i tecnici rossoneri hanno dichiarato che nel gran gioco delle marcature verranno rispettati i ruoli di San Siro e di Manchester. A Rosato toccherebbe quindi il compito di bloccare l'asso del goal Cruyff, Trapattoni starebbe su Danielsson (undici reti in campionato) mentre Lodetti, nonostante lo svantaggio della minor statura, dovrebbe opporsi al « cervello » della squadra olandese, Groot. Nel quadro di questi duelli particolarmente difficile sarà quello che Rivera « subirà » di fronte a Pronk, uno spilungone- dalla faccia terribile, molto simpatico fuori campo e altrettanto duro in gara. Classe contro impeto: è la sintesi della gara di domani, una prova in cui il Milan ha settanta probabilità su cento di aggiudicarsi la quattordicesima edizione della Coppa dei Campioni. Se il risultato non sarà quello sperato dai diecimila tifosi italiani in arrivo a Madrid e dai milioni di sportivi che attendono con ansia in patria, non accadrà un dramma. Ci sarà da salutare l'arrivo sulla ribalta internazionale di un nuovo squadrone. In questa fredda giornata di vigilia con pioggia e vento che rendono triste l'atmosfera, i pronostici sono forse influenzati dall'ambiente. Ma se il Milan giocherà come a Manchester e come contro il Celtic, la Coppa sarà di nuovo sua, a sei anni dal trionfo di Wembley. Paolo Bertoldi slsdsSSgIssclvSecpth