Già costituito nel Sudan il nuovo governo «rivoluzionario»

Già costituito nel Sudan il nuovo governo «rivoluzionario» INCRUENTO IL COLPO DI STATO DEI MILITARI Già costituito nel Sudan il nuovo governo «rivoluzionario» Il primo ministro dichiara che il regime è «di sinistra, socialista, ma non estremista né fanatico» - I nuovi "leaders" hanno il compito di «organizzare la partecipazione del Sudan nella battaglia contro Israele» - Importante ruolo dei comunisti nel "Putsch" (Nostro servizio particolare) Beirut, 26 maggio. Il nuovo regime sudanese, salito al potere ieri con un colpo di Stato incruento appoggiato dai militari, ha colà sondato oggi la sua posizio-.: ne nel paese ed ha annunciio ìli essere «di sinistra, so-' cialista, ma non estremista né fanatico ». Si è appreso altresì che il premier esautorato Mohammed Mahjoub è il presidente dei-Consiglio supremo Ismail Al Azhari sono agli arresti domiciliari, ma incolumi. A dare queste notizie è stato il nuovo primo ministro, Babakr Awadallah, allorché ha presentato il suo Gabinetto — formato da 21 persone — al corpo diplomatico di Khartum. Awadallah ha detto agli ambasciatori che il colpo di Stato, diretto dal maggior generale Gaafar Al Numeiri, ora presidente del « consiglio rivoluzionario », è stato un « completo successo » ed è stato eseguito « sema spargimento di una sola goccia di sangue ». Nel suo discorso trasmesso alla radio sudanese (Radio Omdurman) Awadallah — un progressista di sinistra, unico membro « civile » tra i dieci che formano il Consiglio rivoluzionario — ha fatto un ampio esame delle linee che il nuovo regime intende seguire. Esso appoggia fermamente la causa araba in Palestina, cerca di stabilire « una genuina democrazia » nel Sudan, e si impegna a combattere l'imperialismo sia nel paese sia nel resto dell'Africa. Awadallah ha spiegato che i rivoluzionari decisero l'azione contro il governo di Mahjoub — di cui tutti i ministri meno quattro sono sotto « arresto preventivo », a domicilio — perché « non era democratico e non rifletteva la vera volontà del popolo ». La scomparsa di questi quattro ministri sembra l'unica spina nel fianco del nuovo regime, il quale, dissolta la costituzione provvisoria del 1964 e con questa l'intero apparato parlamentare, ha riorganizzato i comandi militari spodestando i precedenti e piazzando al loro posto un gruppo di giovani ufficiali. Radio Omdurman ha annunciato che 22 alti ufficiali sono stati dimessi dal servizio e collocati a riposo. Fra questi il capo di stato maggiore, generale Hamadallah Deif El Nil, che si ritiene sia in arresto: sedici generali di brigata e quattro colonnelli. Il nuovo regime, ha detto Awadallah, non è una dittatura militare, come quella del generale Abboud che egli contribuì a rovesciare nella insurrezione « civile » del 1964. « 7o stesso — ha osservato il nuovo premier — sono un civile con pieni poteri negli affari esecutivi del paese ». La maggior parte dei membri del consiglio rivoluzionario, ha però aggiunto, sono elementi giovani, prima sconosciuti fuori del Sudan. Questi si limiteranno essenzialmente alla difesa dello Stato e a « organizzare la partecipazione del Sudan nella battaglia contro Israele ». Awadallah ha nuovamente ammonito « chiunque si opponga al regime » che contro di lui si agirà « con violenza e senza pietà». Con cinque comunisti noti nel regime, è divenuto più evidente oggi che, dopo essere stati spinti alla clandestinità nel 1965, questi hanno avuto un ruolo importante nel colpo di Stato. Paul Martin Copyright di « The Times » e per l'Itali* de « La Stampa » unni 11111111111111111111111111111 mulinil Babakr Awadallah, nuovo primo ministro del Sudan