Gravi contrasti fra i pc sul «vertice rosso» di Mosca
Gravi contrasti fra i pc sul «vertice rosso» di Mosca A IO giorni dall'inizio della conferenza Gravi contrasti fra i pc sul «vertice rosso» di Mosca E' in discussione il documento presentato dai russi - Le principali obiezioni vengono da italiani e romeni - AI centro del dissidio, l'intervento in Cecoslovacchia e la crisi cino-sovietica (Dal nostro corrispondente) Mosca, 26 maggio. La preparazione della Conferenza internazionale dei partiti comunisti del 5 giugno prossimo incontra difficoltà sempre maggiori. Una decina di delegazioni hanno espresso « gravi obiezioni » nei confronti del documento presentato dai sovietici, chiedendo numerosi emendamenti. Tra di esse, quelle dei partiti comunisti romeno, italiano, finlandese, austrìaco, belga e svizzero. La commissione preparatoria, presieduta dal sovietico Ponomarov, si è divisa in quattro sottocommissioni, una per ciascuna delle quattro parti principali del documento. Compito delle sottocommissioni è raggruppare insieme gli emendamenti, discuterli e, se possibile, sanare i contrasti più profondi. Un atteggiamento molto rigido sarebbe stato assunto dai comunisti italiani e romeni. I primi vorrebbero che fossero abolite di fatto le due parti iniziali del- documento, cioè l'analisi della situazione internazionale e quella dei rapporti tra i Paesi socialisti, e restasse solo la dichiarazione di lotta unitaria contro l'imperialismo. I secondi, favorevoli alla completa autonomia di ogni partito e paese, chiederebbero l'abbandono ufficiale della teoria brezneviana della «sovranità limitata » e dell'intervento « internazionalista ». Le incertezze della vigilia sono perciò aumentate nel corso dei primi tre giorni di lavoro. Sulla Conferenza pesano sia la crisi cinese, sia la crisi cecoslovacca. Sebbene la leadership di Praga, ormai piegata, abbia chiesto di « non interferire nelle sue questioni interne », qualche 'delegazione (l'inglese, ad esempio) insiste per il ritiro delle truppe sovietiche dal paese occupato. Altre delegazioni (a cominciare dalla romena) si battono in difesa di Pechino. Ennio Carette
Persone citate: Ennio Carette
Luoghi citati: Cecoslovacchia, Mosca, Pechino, Praga
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