Tre anni di lavori forzati ad un giovane fisico russo

Tre anni di lavori forzati ad un giovane fisico russo Tre anni di lavori forzati ad un giovane fisico russo Per «attività contro lo Stato» - Cinquantacinque intellettuali sovietici ricorrono all'Orni dicendosi «vittime di persecuzioni politiche» (Dal nostro corrispondente) Mosca, 22 maggio. Un intellettuale moscovita il fisico-matematico Ilia Burmistrovic, è stato condannato a tre anni di lavori forJzati «per aver distribuito scritti che diffamano lo Stato sovietico ». E' questo il massimo previsto della pena per tale reato. Burmistrovic, trentunenne, sposato e padre di due bambine, venne arre¬ stato il 16 maggio del '68. iiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimii Aveva trasmesso ad amici libri proibiti dall'articolo 190 del codice, fra cui il Libro bianco sul processo Siniavsklj e Daniel. L'arresto e la condanna del giovane scienziato rientrano in una serie di misure repressive adottate dal regime per stroncare il crescente dissenso in Russia. E' significativo che tali misure siano state estese dagli scrittori e pittori ai tecnocrati, cioè dalVintellighenzjia. tradizionale a quella dell'industria e della scienza. Da una parte, la « contestazione » si diffonde in tutti gli strati sociali, dall'altra il controllo della polizia segreta aumenta sempre più ' rapidamente. Oggi dovrebbe anche cominciare a Tashkent, in Asia centrale, il processo contro 11 tartari della Crimea, imputati di « attività antisovietica ». I tartari furono mandati al confino da Stalin durante l'ultima guerra, sotto l'accusa di collaborazionismo coi tedeschi. Sono stati riabilitati nel '67, ma è loro proibito di tornare dall'Asia centrale alla nativa Crimea. Negli ultimi vent'anni, non meno di duecento tartari sono stati processati per essersi battuti contro le misure di confino adottate nei loro confronti dal regime staliniano. Sempre a Tashkent -dovrebbero presto apparire in Tribunale due simpatizzanti dei tartari, l'ex generale Gregorenko e il maestro Gabai, entrambi di Mosca, e tra i più noti leaders del dissenso in Russia. A Mosca, questa sera, circola una lettera indirizzata alla commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo firmata da 55 Intel- iettùaH. Essa" denuncia « u"ri-torno dello stalinismo » in Russia e protesta contro gli arresti di Gregorenko e Gabai. Tra i firmatari, lo storico Jakir figlio del generale «purgato » da Stalin nel '37, il filosofo e matematico Volpin, figlio del poeta Esenin Volpin suicidatosi nel '25, la poetessa Gorbacevskaia e la signora Gregorenko. e. c.

Persone citate: Esenin, Ilia, Stalin, Volpin

Luoghi citati: Crimea, Mosca, Russia