Per il marco in Germania e fuori si punta ancora: "rivalutazione,, di Tito Sansa

Per il marco in Germania e fuori si punta ancora: "rivalutazione,, Per il marco in Germania e fuori si punta ancora: "rivalutazione,, Il deflusso dei capitali degli speculatori è cessato: meno di un quarto è rientrato alle basi - Ieri il comitato di esperti economici ha raccomandato vivamente di rivalutare (Dal nostro corrispondente) Bonn, 20 maggio. Chi specula su una rivalutazione del marco continua a resistere: dal 9 maggio — il giorno in cui il governo federale annunciò che non avrebbe rivalutato «in eterno» — fino a oggi, sono defluiti dalla Germania soltanto 4 miliardi di marchi (circa 625 miliardi dì lire), meno dì un quarto del denaro entrato durante la « corsa » (17 miliardi dì marchi, pari a circa 2650 miliardi di lire). In novembre, dopo la prima « crisì monetaria», il deflusso fu invece rapidissimo. Le cifre sono state comunicate oggi da uno dei direttori della Banca Federale, Tuengeler, dopo che per diversi giorni l'istituto di emissione si era rifiutato di fornire notizie. Il rientro della valuta alle basì di partenza, fortissimo lunedì e martedì scorsi (circa 500 miliardi di lire) è molto rallentato, ed è ora quasi nullo, se si considerano le normali operazioni dì pagamento di importazioni. I capitali degli speculatori stranieri non rimangono tuttavia inattivi. Una parte di essi è stata convertita in tìtoli, il che ha contribuito nelle scorse riunioni a un forte rialzo generale alla Borsa di Francoforte. Si continua insomma a credere fermamente, in Germania e all'estero, che ci sarà una rivalutazione. Gli esperti del ramo, che accusano il Cancelliere e i ministri democristiani di avere decìso di resìstere per non per¬ dere ì voti dei contadini (che altrimenti sarebbero andati ai neonazisti), ormai scommettono sulla data. A questa convinzione generale ha contribuito oggi una relazione del Consiglio degli esperti del ministero dell'Economìa (tutti professori universitari). La relazione, che era stata presentata all'inizio di marzo al cancelliere Kiesinger e ai ministri economici, raccomanda ancora una volta vivamente di rivalutare. Secondo i professori, la Germania deve abolire le misure dì aggravio fiscale sulle importazioni e di sgravio per le esportazioni (decise durante la crisi monetaria di novembre, e rivelatesi insufficienti, perché il marco è troppo a buon prezzo) e rivalutare unilateralmente: Quanto prima, tanto meglio. Con un marco piti caro, i prodotti stranieri costerebbero meno e ne entrerebbero di più. Invece le esportazioni tedesche sarebbero più care e diminuirebbero; così sul mercato interno sarebbero disponibili più merci per soddisfare la'\ domanda sempre crescente. Così i prezzi si stabilizzerebbero, e sul mercato monetario internazionale ritornerebbe la calma. Tito Sansa Cosi Tim vede Kiesinger. Il motto « Gott mit uns » (Dio è con noi) è stato mutato in «Gold mit uns » (L'oro è con noi). Il disegno è pubblicato da «L'Express » sopra un servizio intitolato: « La Germania proclama l'impero del marco »

Persone citate: Gott, Kiesinger

Luoghi citati: Bonn, Francoforte, Germania