«Nessuna attenuante»

«Nessuna attenuante» /I commento di Gimondi J «Nessuna attenuante» (Dal nostro inviato speciale) Montecatini Terme, 19 maggio. Merckx non credeva di poter vincere la tappa a cronometro di oggi. La brevità del tracciato, le ambizioni di vittoria di altri elementi, come Ritter, meno legati alla lotta per la maglia rosa finale, lo lnducevano a giudicare con un certo scetticismo le proprie possibilità. Il fuoriclasse belga aveva tuttavia preparato la sua corsa con 11 consueto scrupolo: un sopralluogo sul tracciato in mattinata, una sostanziosa colazione a base di prosciutto, riso in bianco, filetto ai ferri e macedonia, una sgroppata, a pieno ritmo per riscaldare 1 muscoli, nella . scia della macchina della Faema, un quarto d'ora prima della partenza. E poi il via, su una bicicletta leggerissima, preparata apposta per. l'occasione. Il risultato è quello che conosciamo, e Merckx è stato U primo a stupirsene: «Quando ho forato — confessa il leader deUa Faema — ho perso una quindicina di secondi per il cambio della ruota ed ho dovuto rompere il ritmo. Credevo di essere Ormai tagliato fuori ed invece a metà percorso mi hanno detto che avevo il miglior tempo. Allora ho pensato che potevo vincere ». « Ha guadagnato 26 secondi su Adorni e 34 su Gimondi. Quale valutazione dà a questo vantaggio? ». « Su un percorso del genere, mi sembra molto. Agli effetti della lotta per la maglia rosa questa manciata di secondi ha scarso significato pratico. Sotto il profilo psicologico è margine che ha la sua importanza ». Particolare curioso. Quando U meccanico deUa Faema è saltato giù dalla macchina chiamato da Merckx, tenendo pronte due ruote (una posteriore e l'altra anteriore), una gli è sfuggita di mano ed è stata schiacciata da un'auto ufficiale che seguiva a breve distanza. Per fortuna la ruota rimasta intatta era proprio queUa che serviva al fuoriclasse belga. Felice Gimondi non ha fatto drammi per là sconfitta: « Purtroppo — ha detto il bergamasco — ogni volta che c'è una tappa a cronometro, piove, ed io debbo sopportare anche lo «vantaggio delle condizioni atmosferiche sfavorevoli. E' inutile comunque cercare delle attenuanti. Non ero in buona giornata ed ho perduto. Mi considero tuttavia ancora in corsa per la vittoria finale perché non sono i 34 secondi di oggi che possono decidere un Giro d'Italia ». Bitossi e ZUloli, una coppia soddisfatta. Il toscano ha ottenuto il secondo posto dietro a Merckx, mentre 11 torinese si è piazzato quarto, precedendo per la prima volta Gimondi in una competizione a cronometro. «L'appoggio della folla toscana — ha detto Bitossi — ha voluto dir molto per me. Sostenuto in modo tanto caloroso, ho spinto al massimo ed ho ottenuto un risultato che giudico sorprendente ». « Non so — ha confessato dal canto suo Zilioli — se sono stato io ad andare forte o Gimondi ad andar piano. Un risultato del genere comunque rinforza il mio ottimismo e la convinzione che, nel finale del Giro, potrò giocare validamente le mie carte ». n campione del mondo Vittorio Adorni, terzo alle spalle di Merckx e Bitossi, ha accettato il risultato come una conseguenza logica delle sue Imperfette condizioni fisiche. Gianni Pignata

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