Incerto inizio del processo per la rapina di via Gatteschi

Incerto inizio del processo per la rapina di via Gatteschi Presenti i disperati genitori dei Menegazzo Incerto inizio del processo per la rapina di via Gatteschi Respinta la richiesta del difensore di Mangiavillano di sospendere l'udienza (Nostro servizio particolare) Roma, 19 maggio. Il nuovo processo per la rapina di via Gatteschi, di cui rimasero vittime i fratelli Gabriele e Silvano Menegazzo, si è iniziato stamane non senza /gualche difficoltà. . . . La Corte d'Assise presie duta dal dott. Orlando Falco, lo stesso magistrato che diresse il primo processo, interrotto dopo trenta udienze per la malattia dì un giudice popolare, si è trovata dinanzi ad una richiesta dt nullità avanzata dall'avv. Nicola Madia, difensore di Francesco Mangiavillano, il quale ha sostenuto che non èrano state rispettate le norme per la formazione della giuria popolare. La Corte, riunitasi in camera di consiglio, ha però respinto l'eccezione, spianando così la strada a questo travagliato dibattimento. L'udienza è cominciata con notevole ritardo. L'aula , era già affollata quando sono arrivati Francesco Mangiavillano, Mario Loria' e Franco Torreggiani. Circondati da un folto stuolo di carabinieri, i tre imputati principali si sono seduti nella « gabbia ». all'esterno della quale v'erano coloro che sono state definite le «due-donne di Mangiavillano »i la sorella Elvira e la sua amica Anna Di Meo. Dichiarata aperta l'udienza, U presidente ha proceduto alla nomina dei giudici popolari aggiunti, i quali dovranno subentrare ai giudici effettivi qualora se ne presentì la necessità. A questi 'ultimi (le insegnanti elementari Chiara T.ritto e Virginia Valente; il.laureato in legge Elio Guèrra; là caqàtihga Rachele Castelli; l'impiegato Siro Pellegrini ed'il capitano motori sta MaHo Gasparì) si sono affiancati, per seguire tutto il processo ma non per partecipare alle riunioni in cameta di consiglio, un'altra donna e tre uomini. ' Vi è stata poi la costituzione delle parti civili. Sono così entrati nell'aula i genitori delle due vittime, Ines e. Pio Menegazzo, ì cui volti recano ancora i segni del dolore. Ines Menegazzo si è trattenuta brevemente coi suoi avvocati, poi sottobraccio al marito si è allontanata attraverso una porta alle spalle della Corte- E' stato a questo punto che l'avi). Nicola Madia, uno dei difensori di Francesco Mangiavillano. ha sollevato una complessa eccezione di nullità, tendente a far dichiarare irregolare la costituzione della giuria popolare e quindi la necessità di nominare nuòvigiudici. Secondo il difensore, sarebbero state violate le disposizioni di legge che devono essere seguite categoricamente per la nomina dei giudici popolari. Se l'eccezione fosse stata accolta, la conseguenza più immediata sarebbe stata ta sospensione del processo ed il suo rinvio alla sessione di ottobre. . La Corte, però, dopo essersi riunita in camera di consiglio è aver esaminato la questione per oltre tre ore, ha respinto la tesi dell'avv. Madia che, pur avendo raccolto qualche consenso tra gli altri difensori, non aveva avuto quello del P. M. dott. Giovanni Tranfo. Il processo continuerà domani con l'interrogatorio degli imputati. g. fr.

Luoghi citati: Roma, Virginia