Gravi incidenti a Castelvolturno la folla assalta gli edifici pubblici di Adriaco Luise

Gravi incidenti a Castelvolturno la folla assalta gli edifici pubblici PER LA RIMOZIONE DI UNA STELE A RICORDO DI UN CADUTO Gravi incidenti a Castelvolturno la folla assalta gli edifici pubblici Devastate le sedi del Consorzio di Bonifica e l'Esattoria Comunale - Bruciate tutte le cartelle delle tasse - Occupato il Municipio - Solo un carabiniere ha riportato contusioni - Le forze dell'ordine hanno evitato gravi conseguenze (Dal nostro Inviato speciale) | Caserta, 16 maggio. Gravissimi incidenti sono avvenuti stamane a Castelvolturno, dove un migliaio di persone — operai, braccianti agricoli, donne e studenti — dopo avere bloccato la statale Capua-Castelvolturno hanno preso d'assalto l'ufficio delta Esattoria comunale, quello del Consorzio di bonifica e il Comune devastando ed incendiando documenti e suppellettili. Sono andate distrutte tutte le cartelle delle tasse. Il brigadiere dei carabinieri, Francesco Palladino della tenenza di Mondragone, è stato travolto dalla folla e ha riportato contusioni al torace per cui ha dovuto essere ricoverato in clinica. Fra i dimostranti non si registra nessun ferito. All' origine dei disordini, sfociati in gravi episodi di vandalismo, è la protesta della popolazione — il paese conta 3250 abitanti — per la rimozione dalla piazza principale di una stele all'aviere Mario Ricci, caduto nella guerra 1915-'18. Al suo posto, nei giardinetti pubblici, stava sorgendo un distributore di benzina. Ad esacerbare gli animi avrebbe inoltre contribuito il fat¬ to che la licenza per la con-cessione della stazione di servizio sarebbe stata data ad un commerciante di un altro paese. La rimozione della lapide sarebbe stato pero solo il motivo occasionale per i tumulti: da tempo nella popolazione serpeggiava un diffuso malcontento. Numerose e fondate richieste erano state avanzate alle autorità comunali ma tutte sarebbero rimaste inascoltate. In particolare la popolazione lamenta il mancato interessamento del sindaco, ragionier Alfonso Scalzone, per ottenere i contributi a favore degli agricoltori colpiti dall'alluvione nel dicembre scorso, quando il Volturno straripò invadendo le campagne, la sospirata costruzione della strada lungo il fiume, la scarsa illuminazione pubblica e la mancata pavimentazione di alcune strade del paese. A scendere in piazza per prime sono state verso le 7,30 una ottantina di donne seguite subito dopo da braccianti e dal resto della popolazione. Giunti in piazza Annunziata, i dimostranti hanno divelto con una scavatrice i serbatoi per il carburante che erano stati collocati al posto della stele, rotolan- doli fino sulla riva del Voi turno, dove li hanno gettati in acqua. Quindi, mentre gruppi di persone provvedevano a trasportare nuovamente la stele al suo posto, altri dimostranti bloccavano la statale per Capua e la Domiziano. : Alla ^notizia dei tumulti giungevano sul luogo degli incidenti una ventina di carabinieri che formavano un cordone per proteggere dall'assalto gli uffici dell'Esattoria comunale e del Consorzio di bonifica che sorgono nella zona. L'esiguo numero dei militi non riusciva però a frenare la folla che, spingendo e premendo, raggiungeva i locali e li devastava. Poi, con i documenti e le suppellettili sottratti negli uffici accendevano in strada giganteschi falò. Venivano chiesti rinforzi e sul posto giungevano il vice prefetto, dott. Orabona, il vi' ce questore, dott. Ceraso, reparti di carabinieri, di agenti di p. s. e di polizia stradale che provvedevano a rimuovere i blocchi. Ma intanto anche il Comune veniva devastato ed , occupato da un gruppo di dimostranti che questa sera non ha ancora abbandonato la sede. Solo verso le 14 l'ordine veniva ristabilito ed il dottor Orabona riceveva gruppi di manifestanti per ascoltare le loro lamentele. Non si è proceduto, per il momento, ad alcun fermo e Iq, situazione è sotto control* lo. Il 'comune dì Castelvolturno è retici da una giunta défrìocristiana ed' ìV'sindaèb, che risiede a Napoli, oggi era assente. La dimostrazione è stata contenuta grazie al responsabile atteggiamento delle forze dell'ordine. « Nessuno ha toccato noi — ha detto un carabiniere — e noi non abbiamo fatto un solo gesto che potesse essere in-, terpretato in malo modo. Ci siamo limitati a contenere la massa di folla scatenata. I danni ci sono stati, ma l'importante è che nessuno abbia riportato ferite gravi. Alla fine siamo stati anche applauditi ». Adriaco Luise 4- A Napoli Fuorigrotta

Persone citate: Alfonso Scalzone, Ceraso, Francesco Palladino, Mario Ricci, Orabona

Luoghi citati: Capua, Caserta, Mondragone, Napoli