Cinque «prime» sullo schermo

Cinque «prime» sullo schermo Cinque «prime» sullo schermo « Flashback » - « L'urlo dei giganti» : le imprese di soldati americani in Renania - « Catherine » : l'eroina che ha preso il posto di Angelica - « Violence Story » : teppisti in motocicletta - « Inghilterra nuda » , (Gioiello) - In contemporanea con la proiezione « ufficiale » di Cannes, il film italiano Flashback di Raffaele Andreassi è apparso ieri anche a Torino. Per la recensione rimandiamo al servizio, pubblicato in terza pagina, del nostro inviato al Festival, Leo Pestelli. * * (Nazionale) - Un film di imitazione — ma si direbbe meglio di contraffazione — è L'urto dei giganti, comproduzionè italo-spagnola a colori per grande schermo, dovuta a un regista che si firma Henry Mankiewicz. Il genere, scopiazzato in modo un po' grossolano, è quello bellico-avventuroso che l'anno scorso ebbe a capostipite « Una sporca dozzina » e quest'anno « Dove osano le aquile ». Anche qui c'è la vicenda, del tutto ipotetica, d'un commando imbarcato in un'impresa incredibile: sette ame- ricani, travestiti puntualmente da nazisti, s'infilano in Renania poco dopo il fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944 per cercare di rapire il maresciallo Rommel, che però non è d'accordo e preferisce rimetterci la pelle. Il film non ha la scioltezza dei modelli hollywoodiani. Tuttavia, come alternativa ai soliti sexy, un pubblico di facili pretese può accettarlo di buon grado, anche per merito di corretti interpreti, tra i quali Jack Palance. * * (Astori - Un nuovo personaggio per il «cinema-feuilleton » è presentato con un certo decoro formale dall'eastmancolor-panavision Catherine, un solo impossibile amore (in originale: « Catherine, il suffit d'un amour»). Poiché sono in fase di stanca le puntate di « Angelica », il regista Bernard Borderie ha dato il cambio alla Marchesa degli Angeli con quest'altra eroina, trasferendola sullo schermo dalle pagine d'un romanzo « storico » di Juliette Benzoni, «La belle Catherine ». Lo sfondo è uria Parigi quattrocentesca nella quale tumultuano le-comparse variopinte, pronte a cedere il passo con galanteria alla virtuosa Caterina Legoix, protagonista d'una serie di avventure che riuniscono tutte le « situazioni-tipo » del film d'ambiente medioevale, e che portano la ragazza dalla sua casa campagnola di Pont-auChange al fasto della corte. L'esito non è travolgente; Borderie stavolta sonnecchia; Catherine ha il corpo e la faccia di Olga Georges-Picot (che funziona meglio nei film gangster tipo «Due sporche carogne ») mentre gli altri sono l'espressiva Franchie Berge, Roger Van Hool e Claude Brasseur. Seguiranno altri capitoli la stagione prossima. * * (Metropoli — Dal Selvaggio di Marion Brando a questo Violence Stori/ sono parecchi i film americani che raccontano di bande motorizzate, con teppisti che mettono a sacco i paesi e minacciano le persone, incarnazione moderna^ dei ;territ|Ui soldati di .ventura. Ma con il tèmpo l'interesse per il fenomeno è diminuito e i registi che hanno provato a ravvivarlo non erano particolarmente dotati. Tra quésti è ,,. U-M a, . ^ *^sk*tó!te*5 grande schermo a colori un soggetto di Rosalind Ross. I suoi vandali in motocicletta si insediano in una povera comunità del West abitata da pellirosse e si alleano con il signorotto lqcale per angariarli in ogni modo. Un romanzetto d'amore e qualche franca scazzottata lasciano intendere che i due gruppi possono coesistere e che l'unico cattivo è il signorotto, colpevole ira l'altro della morte di un irsuto motociclista e di una ragazza di colore. La conclusione è sanguinosa e senza speranze, gli attori scompaiono in un nugolo di polvere. (Ambrosio) — Vittorio De Sisti, dopo le piacevolezze di Scusi, lei conosce il sesso?, si rivolge ora al genere documentario con un disordinato reportage sulla Londra d'oggi intitolato Inghilterra nuda. E' la consueta sfilza di immagini ora brutali ora sexy, messe insieme per sbalordire gli ingenui. Londra vi è vista come punto d'incontro d'idee e di mode, abitata da gente strana che avrebbe perso ogni senso critico e morale. Una tesi difficile da sostenere a proposito di un Paese civile e che il regista cerca di dimostrare con sequenze come i documentari televisivi sui nudisti, la lotta libera femminile, il moltiplicarsi dei drogati, la scuola di spogliarello per mogli in difficoltà, il party per sole donne spogliate, la sacrestia che serve da pista di ballo, ecc. vice

Luoghi citati: Cannes, Inghilterra, Londra, Parigi, Renania, Torino