Drammatica attesa nella notte che muoia un «donatore» di reni
Drammatica attesa nella notte che muoia un «donatore» di reni Drammatica attesa nella notte che muoia un «donatore» di reni Da 48 ore i medici della seconda clinica chirurgica di Milano aspettano che si spenga l'ultimo soffio di vita di un ricoverato a Verona - Poi la polizia stradale porterà a Milano, a velocità record, l'organo del morto per poter compiere il trapianto su un paziente - L'altro rene sarà trapiantato a Verona stessa (Dal nostro corrispondente) Milano, 13 maggio. Da 48 ore l'« équipe » dei medici che fanno capo al prof. Edmondo Malan, direttore della seconda clinica chirurgica dell'Università di Milano, e al prof. Confortini dell'ospedale civile di Verona sono in allarme e non si muovono dalla sala operatoria. Devono compiere due trapianti di rene e attendono la morte del donatore. Dovrebbe ormai essere questione di ore. E' stata mobilitata anche la polizia stradale che a tempo di record deve porta re dall'ospedale di Verona al Policlinico di Milano uno dei reni. Sarà una corsa al cronometro perché non devono passare più di tre ore per poter effettuare l'eccezionale trapianto. E' una attesa spasmodica. Il donatore che si sta spegnendo lentamente all'ospedale di Verona alle 20 era ancora in vita. E' un uomo di circa 35 anni ferito in un incidente automobilistico. Il suo cervello spappolato non risponde più ad alcuno stimolo e la sua respirazione viene attivata artificialmente. Ormai è questione di ore. Non appena sopraggiungerà la fine si metteranno in moto i chirurghi e secondo la volontà dei congiunti del donatore i suoi reni saranno trapiantati su due ammalati, uno di Milano e une di Verona. Per quello di Verona c'è tutto il tempo a disposizione: più complessa sarà invece la operazione per il malato di Milano. Per poter ottenere il trapianto con qualche speranza di successo i chirurghi milanesi guidati dal prof. Edmondo Malan hanno bisogno che il rene del « donatore » giunga al Policlinico al massimo entro tre ore dalla morte. Più di un'ora sarà necessaria ai chirurghi veronesi per prelevare l'organo, il resto è affidato alla velocità delle pattuglie della polizia stradale che sono già in stato di allarme. Tra Milano e Verona ci sono 160 chilometri: si calcola che il percorso possa essere coperto in un'ora e un quarto. Se tutto funzionerà come previsto dunque, il rene dovrebbe giungere a Milano in meno di tre ore e verrà trapiantato sulla persona prescelta. La ^ua identità non è stata resa nota: si sa solamente che si tratta di uno dei tre uomini che vivono da tempo al Policlinico con un rene artificiale. Il secondo rene sarà invece trapiantato su una delle dieci persone che sono nelle identiche condizioni all'ospedale di Verona, Le operazioni di trapianto renale — che in Italia sono già state rea¬ lizzate dai professori Venturini e Valdoni di Roma — finora hanno dato risultati soddisfacenti solo se eseguite tra gemelli o consanguinei: tuttavia con gli ultimi farmaci antirigetto le speranze di successo anche in altri casi sono andate notevolmente aumentando, g. m.
Persone citate: Confortini, Edmondo Malan, Valdoni, Venturini
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