In palio domani 77 milioni nel "Derby" di galoppo a Roma di Elvio Rossi

In palio domani 77 milioni nel "Derby" di galoppo a Roma In palio domani 77 milioni nel "Derby" di galoppo a Roma E' la prova più importante della stagione - Previsioni dei fantini Camici e Panici, che correranno in sella a Olcio e Petesso - Trasmissione tv Domani si corre a Roma il Derby del galoppo. E' la corsa più^ affascinante per ogni proprietàrio e per ogni fantino. Non solo per i 77 milioni in palio (la più alta cifra in una gara ippica italiana), o per la coppa d'oro (trq chili) offerta dall'Unione Razze equine. Vincere il Derby è il sogno di tutte le scuderie. Da due settimane, la corsa di Roma è argomento di discussione. Domenica a Vinovo c'erano due fantini che parteciperanno alla grande prova: Enrico Camici, che correrà con Olcio, della Razza Ticino e Carlo Panici, che salirà su Petesso, della Scuderia Mantova. In tribuna sfilano le indossatrici: è il momento mondano che precede la disputa del Premio della Moda. In «sala fantini». Camici e Panici parlano della corsa di giovedì con i colleghi e con lo starter Paolo Caprioli. Caprioli fu per 40 anni uno dei più, grandi fantini italiani e vinse sei Derbies. Si discute dei cavalli, affiorano ricordi di Derbies pasr sati. Panici, ch'è stato a Roma venerdì scorso per l'ultimo severo allenamento di Petesso, non nasconde le sue speranze: «E' andato molto bene ed ho visto che Bonconte da Montefeltro, il favorito, non era più brillante come dieci giorni fa; forse lo hanno allenato con troppa intensità ». Camici ascolta e commen- ta: «E', un Derby difficile; non si crpisce ancora bene cosa valgono questi, cavalli. ITmio"Olcio dovrebbe essere un outsider, ma non si sa mai». Caprioli interviene con i suoi ricordi: «Ero già qualcuno nel '18 ed ho dovuto aspettare fino al 79 per vincere il Derby; non mi è ancora andato giù come ho perso quello del '28, con Isso, In allenamento era sempre 100 metri avanti a Dervio e così non ebbi dubbi su chi montare. Beh, quel giorno Isso sembrava uno straccio; non riuscivo a farlo andare avanti. Meno male che Dervio fece la più bella corsa della sua vita e salvò il successo per il barone De Monte!; Isso si fece battere anche da Guido Guerra». «Anche nel '33 ho rischiato di perdere — aggiunge — battuto dal compagno di scuderia, lo montavo Pilade, su Crapom c'era Gubellini. A 100 metri dal palo Pilade non riusciva a passare. Adesso, sono trascorsi tanti anni, lo posso anche dire: presi per un braccio Gubellini, Crapom ebbe un attimo di incertezza e Pilade gli mise la testa davanti ». «A me — interloquisce Camici — per un braccio mi hanno preso nel '61 quando montavo Delvin e c'era in tribuna la Regina Elisabetta. Ma non era un compagno di scuderia e così vinse Varano ed io fui solo secondo». «Ma se non vince Bonconte — interloquisce un giovane fantino seduto vicino, riportando il discorso sulla corsa di quest'anno — chi è il migliore? ». I pareri sono discordi. Camici fa notare che Dobrush non potrà stavolta fare la corsa in testa come predilige. Panici afferma di aver molta paura di Monarca, ma i colleghi esprimono i loro dubbi che quel cavallo possa fare la distanza: «Discende da una famiglia di velo- cistl,, Elvio Rossi