Rappresentanti rapinati in ufficio a Napoli di gioielli per 100 milioni

Rappresentanti rapinati in ufficio a Napoli di gioielli per 100 milioni Fulminea aggressione di sera nel centro della città Rappresentanti rapinati in ufficio a Napoli di gioielli per 100 milioni Due banditi irrompono nell'agenzia con mitra e pistole -' Legano e imbavagliano i tre titolari poi fuggono con le valigie del campionario dopo avere svuotato la cassaforte - Rilevate numerose impronte digitali (Dal nostro corrispondente) Napoli, 10 maggio. Due banditi armati di pistola e con il volto coperto da una calzamaglia nera, hanno rapinato ieri sera nel loro ufficio, in pieno centro cittadino, tre rappresentanti di oggetti preziosi. Sono poi fuggiti con un bottino di 100 milioni dopo avere legato ed imbavagliato i gioiellieri. L'al¬ larme è stato dato qualche ora più tardi quando i tre sono riusciti a liberarsi dai legacci e a chiedere per telefono l'intervento dei carabinieri. Sinora le ricerche hanno dato esito negativo e dei malviventi, allontanatisi a bordo ài un'auto che attendeva in strada con un complice, non è stata trovata alcuna traccia. Per tutta la giornata gli inquirenti hanno interrogato le vittime dell'aggressione, i fratelli Domenico e Luciano Autiero di 30 e 27 anni, e Francesco Cassetta di 54, per chiarire alcuni lati oscuri dell'aggressione. La rapina è avvenuta verso le 19,45 nel rione degli orefici — una traversa in corso Umberto I, adiacente al porto — dove si trovano parecchi uffici e negozi di grossisti di oro, argento e pietre preziose. Al primo piano di un vecchio edificio ha sede l'ufficio di rappresentanza della ditta Emanuele Fiorentino di Palermo, affidata ai fratelli napoletani Autiero e al siciliano Cassetta L'agenzia ha anche una guardia del corpo ma ieri sera, al momento dell'irruzione dei banditi, aveva'già lasciato jil locale avendo terminato il suo' lavóro. I tre rappresentanti, invece, si erano attardati nell'ufficio per fare un bilancio della giornata. Francesco Cassetta e Domenico Autiero erano infatti rientrati soltanto verso le 19 da un giro di affari nelle Provincie di Benevento e Salerno. Ed ecco come si sono svolti i fatti, nel drammatico racconto dei gioiellieri. I tre sono intenti a riporre nella cassaforte il campionario quando sentono bussare alla porta. Va ad aprire Francesco Cassetta. L'uomo, robusto e tarchiato, compie una imperdonabile imprudenza: spalanca l'uscio senza prima assicurarsi dell'identità dei visitatori attraverso lo spioncino. Nella stanza irrompono due individui armati e mascherati. Impugnano uno un mitra a canna corta, l'altro una pistola. « Mani in alto » gridano con voce roca e si dirigono decisi verso la cassaforte che si trova in un angolo del locale. Francesco Cassetta, che nello scorso anno subì una analoga rapina a Termini Imerese (Palermo), dove fu derubato di un campionario di oggetti preziosi per 70 milioni di lire, tenta di reagire alle intimidazioni dei banditi. Ma è costretto a desistere. , I malviventi fanno sdraiare i tre per terra, li legano, mani e piedi con delle corde e tappano loro la bocca con dei cerotti. Si avvicinano quindi alla cassaforte ed incominciano a svuotarla, mettendo la refurtiva in alcuni sacchetti di tela che estraggono dalle tasche. Poi notano otto valigie di campionario piene dì oggetti preziosi e se ne impossessano. Prima di allontanarsi, per non destare sospetti, i rapinatori chiudono la porta all'esterno con un catenaccio e lasciano l'ufficio al buio. Verso le 11,30 Francesco Cassetta riesce a liberarsi e a soccorrere i fratelli Autiero. Per telefono chiedono l'intervento dei carabinieri. Sul posto accorrono una decina di « gazzelle » dei militari e « pantere » della squadra mobile. La polizia scientifica ha rilevato nell'ufficio numerose impronte digitali. Le indagini proseguono. La merce era tutta assicurata. a. 1. Domenico Autiero controlla la valigia dei gioielli dopo la rapina (Telefoto A. P.) ■■■iiiiiiitiiiiiiiiifiiiiifiiiiijiifiiiiitiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiitiiiiffiiiiiiiitiiiiiftiiiiiiiiiiiiiiiiiriiiifiii»

Persone citate: Autiero, Domenico Autiero, Francesco Cassetta, Luciano Autiero

Luoghi citati: Benevento, Napoli, Palermo, Salerno, Termini Imerese