Sparito il vino sequestrato perché sospetto di sofisticazione

Sparito il vino sequestrato perché sospetto di sofisticazione Sparito il vino sequestrato perché sospetto di sofisticazione E' stato sostituito con acqua colorata all'anilina - Il furto avvenuto nel Piceno mentre è in corso.il processo per i vini adulterati (Dal nostro corrispondente) Ascoli Piceno, 10 maggio. (f.d.f.) Colpo di scena nella vicenda dei vini sofisticati (il processo si sta svolgendo presso il Tribunale di Ascoli Piceno): enormi quantità di vino — più di tre milioni e 500 mila litri — sigillate in cantine nella Valle del Tronto in attesa di analisi sono state sottratte e probabilmente rivendute. Le grandi vasche a Castel di Lama, Castorano, Agro di Monsampolo e Porto d'Ascoli sono state trovate piene di acqua colorata con anilina. Alcune di esse erano ancora vuote; i trafugatori non hanno avuto il tempo di sostituire il contenuto. Il ricavato che gli autori del furto potrebbero aver realizzato si aggira sui 400 milioni di lire. E' stato eseguito un sopralluogo alle cantine da parte di una commissione di cui fanno parte i giudici del Tribunale di Ascoli Piceno, il maresciallo Frisono del Nas (Nucleo antisofisticazioni), due analisti e gli avvo¬ cati delle parti interessate. La commissione ha accertato la forzatura di numerosi sigilli apposti alle vasche. Era presente anche Fabio Lanciotti, proprietario delle cantine di Porto d'Ascoli ed imputato nel processo antisofisticazioni: ha detto di es sere all'oscuro di tutto. Per l'operazione di sostituzione del vino sono state necessarie circa 300 autobotti e 150 viaggi di andata e ritorno. Si attendono ora le conclusioni della commissione d'indagine.

Persone citate: Fabio Lanciotti

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Castel Di Lama, Castorano