I tranvieri si ribellano ai sindacati e prolungano lo sciopero di 30 ore a Roma di Luca Giurato
I tranvieri si ribellano ai sindacati e prolungano lo sciopero di 30 ore a Roma Traffico paralizzato, moltissime assenze negli uffici e nelle fabbriche I tranvieri si ribellano ai sindacati e prolungano lo sciopero di 30 ore a Roma L'agitazione doveva durare due ore, ma è finita ieri a mezzanotte - E' stata provocata dalla mancata applicazione d'un accordo aziendale - Cortei al ministero dell'Interno - Migliaia di romani costretti a lunghe marce sotto la pioggia (Nostro servizio particolare) Roma, 7 maggio. Con una decisione improvvisa i tranvieri romani hanno scavalcato le loro organizzazioni sindacali prolungando di 30 ore lo sciopero dei mezzi pubblici della capitale che Cgil, Cisl e UH avevano limitato a sole due ore, dalle 16 alle 18 di ieri. L'agitazione era stata proclamata dalle organizzazioni sindacali per protestare contro la mancata applicazione dell'accordo integrativo aziendale. Sorpresi dall'inattesa rivolta della « base » i dirigenti sindacali lian.no tentato di fare recedere i tranvieri dalla loro decisione. Movimentati incontri e consultazioni si succedevano mentre, dopo le 18, migliaia di cittadini attendevano alle fermate gli autobus che avrebbero dovuto riportarli a casa. Invece di riprendere il lavoro, autisti, fattorini, operai, meccanici, impiegati, dopo avere duramente polemizzato con i loro rappresentanti sindacali, si sono riuniti in assemblee nei vari depositi di mezzi pubblici ed hanno deciso di recarsi in corteo davanti al ministero dell'Interno. A sera, mentre migliaia di utenti, che nessuno aveva av¬ vertito degli avvenimenti in corso, attendevano, sotto una pioggia torrenziale, che gli autobus riprendessero a circolare, i tranvieri contestatori hanno inscenato davanti al Viminale una manifestazione di protesta. Inutilmente, alcuni sindacalisti tentavano di calmarli. Dopo mezz'ora, essi hanno ottenuto che una commissione composta da cinque persone venisse ricevuta dal vice direttore dell'amministrazione civile, prefetto Menchini. Questi ha. assicurato che le richieste di aumento di 15 mila lire a testa, come conguaglio forfettario da set- tembre a dicembre 1968, e di regolare applicazione delle norme del nuovo contratto dal 1' gennaio '69 sarebbero state « al più presto attentamente esaminate ». La. risposta del prefetto ha soddisfatto solo una minoranza di manifestanti: più del 60 per cento di tranvieri ha preferito proseguire nello sciopero mantenendolo fino ad oggi. La situazione è così completamente sfuggita di mano alle centrali sindacali. Nuove, febbrili riunioni tra rappresentanti della Cgil, Cisl e UH. Risultato: all'1.30 della notte scorsa, dopo 5 ore, le organizzazioni hanno reso noto che lo sciopero proseguiva aggiungendo che « la continuazione è stata sollecitata dalla categoria dei tranvieri ». «Le organizzazioni sindacali — si legge ancora nel comunicato — nel decidere di proseguire lo sciopero denunciano le responsabilità del ministero dell'Interno e del Prefetto che, con le loro lungaggini burocratiche, — tendenti nella sostanza ad annullare la contrattazione a livello aziendale e la stessa autonomia degli enti locali e delle aziende municipalizzate — hanno provocato uno stato di legittima esasperazione e la protesta dei lavoratori ». Mentre queste polemiche erano in corso, Roma si trovava paralizzata. Sono mancati ì trasporti dalle 19 di ieri (quando i cittadini si sono resi conto che i mezzi pubblici non sarebbero più passati) alle 24 della notte in corso, quando lo sciopero è stato sospeso « in attesa del perfezionamento degli accordi presi dai rappresentanti sindacali con il sottosegretario Gaspari e il Prefetto ». La decisione — informa a tarda sera un comunicato ufficiale — è stata presa da una assemblea di lavoratori, dopo « le assicurazioni che entro pochi giorni avrà esecutività il provvedimento a suo tempo preso dal consiglio comunale ». Il nuovo incontro con il sottosegretario Gaspari è durato dalle 13 alle 20 di oggi. Per i romani i disagi sono durati 30 ore. Migliaia di persone sono state costrette a lunghe marce sotto la pioggia. Il traffico è rimasto paralizzato per tutto il giorno; nel centro le auto hanno formato lunghissime colonne. In quasi tutte le fabbriche, nei negozi, negli uffici, nelle scuole si sono registrate numerose assenze. Luca Giurato -f
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