Aumento delle entrate e dei mutui La riforma della legge urbanistica

Aumento delle entrate e dei mutui La riforma della legge urbanistica Le scelte di Torino: nuovi interventi dopo la tavola rotonda Aumento delle entrate e dei mutui La riforma della legge urbanistica L'on. Donat Cattin (de) : « Il divario tra Nord e Sud si è accentuato e non ritengo possibile la proposta di una legge speciale per la città» - Le vie più rapide per i bilanci del 1969 e del 1970 - L'assessore Garabello: « La Finanziaria pubblica deve entrare subito in funzione » - Il parere del sindacalista Fantino La « tavola rotonda » de « La Stampa » sui problemi più urgenti e vitali di Torino e sui modi di affrontarli ha suscitato vasto interesse. Intervengono oggi nel dibattito l'on. Donat Cititi n (de), l'assessore all'edilizia privata prof. Garabello (de) e il consigliere comunale Fantino (de). ON. DONAT CATTIN, deputato al Parlamento. Non si può prendere In considerazione la proposta di una legge speciale per Torino. Abbiamo avuto una piccola legge speciale, 1 miliardi assegnati per il centenario della Unità d'Italia. Sono stati spesi in opere rettoriche. Oggi, che 11 divario Nord-Sud è ulteriormente accentuato, una legge per Torino non trova spazio. Per 1 bilanci del '69 e del '70, credo che un Impegno Intelligente di pubblici amministratori possa percorrere simultaneamente le seguenti strade: a) bloccare o contenere l'aumento delle spese correnti; b) incrementare le entrate con una serie di revisioni possibili: il gettito dell'Icap (Imposta Industria e commercio) è rimasto arretrato rispetto alla crescita dei redditi torinesi; 11 gettito dell'Imposta di famiglia non ha proporzione col gettito di Milano: c) una posizione cosi corretta renderebbe più largo l'accesso al mutui, anche se non si deve escludere un'Impostazione passiva del bilancio. Quello che non si deve fare è tardare le spese per investimenti Infrastnitturali, tenendo conto che, quando il bilancio fosse In passivo per quelle spese, 1 mutui per coprire il deficit sarebbero sempre mutui per Investimenti. I 70 miliardi di ritardo negli investimenti per Infrastrutture, le molte necessità, la previsione di Incrementi demografici per immigrazione, impongono però un obbligo: programmare almeno per 5 o 6 anni. Da parecchio tempo con i miei amici della sinistra de ho chiesto la programmazione a medio termine del bilanci comunali, senza ottenere nulla. Occorre programmare per scegliere tra la moltitudine di richieste che 1 settori, gli assessori, le categorie e le zone Impostano, e determinare una scala sulla base delle necessità. E poi si deve programmare una selezione di quello che deve fare 11 Comune e quello che può essere fatto da una Finanziaria pubblica e da Finanziarle ad hoc d'iniziativa mista. Acqua, aria, verde, abitazioni, scuole e trasporti sono le grandi necessità indilazionabili. Bisogna comperare la Mandria di Venaria per non vederla sparire, come bisogna attrezzare una rete ferroviaria vicinale per non andare alla paralisi del traffico quotidiano. Cito esempi di questioni che, ritardate nella soluzione, costeranno il doppio, il quadruplo o non saranno più solubili. E aggiungo: di case se ne fanno anche troppe, oggi, con la profluvle di licenze concesse prima del 31 agosto '68. Sono case ad un prezzo che non può Interessare la gente che verrà e molti di quelli che ci sono e abitano nelle stive umane della vecchia Torino. Non è questione che tocchi direttamente il bilancio comunale, ma è connessa al Comune e al suo avvenire. Gli stanziamenti statali per l'edilizia popolare sono Insufficienti, ma quello è solo un aspetto. A Milano, con l'Iniziativa della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, si sono fatte costruzioni economiche e popolari 5-6 volte più numerose che a Torino. Da quell'orecchio 1 due istituti di credito torinesi ci sentono poco e l'Istituto delle case popolari non si agita molto. Può anche essere di aluto la legge all'esame del Parlamento sulla finanza locale. Sarà però un aiuto moderato perché si sono prese le mezze misure: gii enti locali hanno un passivo annuo che supera i 500 miliardi e quella legge ne coprirà un terzo si e no. Perciò bisogna razionalizzare e Incrementare le risorse disponibili e potenziali. Sulla Finanziaria pubblica sono anni ed anni che insistiamo, dopo che si cambiarono le carte in tavola varando una Finanziaria che ha tutt'altri scopi. PROF. ENZO GARABELLO, assessore all'edilizia privata (de) — Finora 11 dibattito ha messo In rilievo i problemi e ha indicato una. serie di soluzioni. La mancanza di completa convergenza su queste ultime Ìndica, a mio parere, che il discorso non può limitarsi ad aspetti strettamente tecnici, ma comporta scelte politiche. Possiamo rilevare l'Insufficienza delle leggi fondamentali che regolano la vita amministrativa: 1) la legge urbanistica è inidonea a dare organicità agli Insediamenti Industriali e residenziali fuori territorio comunale, come oggi sarebbe indispensabile: 11 momento che viviamo a Torino e le sue urgenze non devono farci dimenticare un futuro molto vicino (si parla di ulteriori massicci sviluppi della produzione nei magglórTstabllimentl cittadini, nonché di altri Insediamenti casuali tipo Rivalla); 2) le leggi finanziarie che interessano 11 Comune limitano la politica delle entrate e Impediscono l'autonomia di decisione nella politica della spesa: basti pensare che il bilancio di Torino, come copertura finanziaria, consentirebbe l'accensione di alcune decine di miliardi di altri mutui oltre il previsto, se non vi fosse il noto limite-capestro del 25 per cento sulle entrate. Occorre quindi ohe Governo e Parlamento rompano finalmente gli indugi sul piano legislativo. Sono d'accordo con il collega Forimiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii cellana nell'analisi del problemi della città, rilevo soltanto che alcuni di essi non sono esplosi oggi, e se l'Amministrazione ha una responsabilità è la mancanza di programmazione globale plu[riennale per affrontarli. E' indispensabile Individuare tutte le carenze di cui soffre la comunità cittadina, con una scala di priorità, allegando un documento in tal senso al bilancio, per Immediate previsioni (servizi di quartiere, scuole, verde, ecc.). Le carenze sono frutto di Insediamenti troppo rapidi, bisogna perciò che le nuove case nelle zone della legge 167 portino le relative opere di urbanizzazione tecnica e sociale a carico dei costruttori. La Finanziarla pubblica deve essere messa Immediatamente in atto, specie per attuare le Infrastrutture di maggior respiro (strade esterne, metropolitana, centri direzionali, ecc.). Finanziarie miste potranno invece agevolare la soluzione di problemi Interessanti contemporaneamente 1 poteri pubblici e l'economia privata (ad esempio, il settore commerciale). In conclusione, penso che il bilancio '69 potrà essere accolto dal Consiglio comunale soltanto se si opereranno nel suo Interno le scelte prioritarie fondamentali, e se esso sarà l'occasione per mettere in movimento nella città altre forme di finanziamento, per superare situazioni già esistenti e per evitare (o almeno attenuare) il ripetersi di altre analoghe. BRUNO FANTINO, consigliere de — Il dibattito sollevato In Consiglio comunale sul problemi dello sviluppo industriale, specie nei riflessi dell'occupazione. Immigrazione e Investimenti sociali (alloggi, scuole, trasporti), ha portato un primo Importante risultato. 11 bilancio preventivo del Comune viene rivisto, per renderlo aderente a questa realtà. Su quale strada si muove la revisione? Una risposta concreta è fornita dalle proposte, a breve e medio termine, contenute nei sette punti conclusivi della « tavola rotonda » do La Stampa. La distinzione tra tempi lunghi e brevi mi pare necessaria per ancorarsi alla realtà ed evitare tentazioni demagogiche. Ora tocca alla Giunta e al Consiglio fare le scelte. Da come si effettueranno, si qualificherà la volontà politica dell'amministrazione. Individuata l'impostazione sociale del bilancio, bisogna ora Indicare 1 settori prioritari d'Intervento. Il dibattito ha fornito una autentica enciclopedia delle necessità torinesi: scuola, abitazione, igiene, mercati, acqua, comunicazioni, raccolta rifiuti, verde pubblico. Secondo me bisognerebbe concentrare gli Interventi In alcune direzioni, le più esplosive. In linea di massima, potrebbero essere: 1) edilìzia scolastica: esigenza immediata di 17 scuole materne, 11 elementari e 5 ampliamenti, 13 scuole secondarie e 4 ampliamenti, totale 15 miliardi di spesa; 1 progetti sono pronti e i lavori si possono appaltare entro cinque mesi; 2) edilizia residenziale: urbanizzazione primaria e secondarla dei terreni vincolati alla legge 167; accordi immediati con enti pubblici per alloggi economici e popolari, sfruttando tutte le possibilità di legge; assicurare 11 contributo delle industrie, che tra l'altro si dichiarano disponibili, e con i privati nell'ambito della 167; risollevare a livello nazionale il problema dell'equo canone degli affitti, o almeno 11 ripristino del blocco degli sfratti; 3) riordino del sistema distributivo: per evitare artificiosi aumenti dei prezzi, (tipici nei momenti di sviluppo) e dare l'avvio a una prima anche se sommaria razionalizzazione del settore, prevedere almeno tre interventi: riordino dei mercati ortofrutticoli; costruzione del mercati rionali coperti, In sostituzione delle vecchie bancarelle; costruzione del centro commerciale di Mirafiori Sud.

Persone citate: Bruno Fantino, Donat Cattin, Donat Cititi, Enzo Garabello, Fantino, Garabello