II psi ha aperto la crisi del governo valdostano

II psi ha aperto la crisi del governo valdostano La Giunta resta in carica per gli affari ordinari II psi ha aperto la crisi del governo valdostano Il capogruppo socialista ha chiesto di rinviare la seduta del Consiglio regionale - Oggi si incontrerà a Roma con Ferri Smentite le dimissioni del segretario regionale democristiano (Dal nostro corrispondente) Aosta, 5 maggio. (i.v.) La crisi del governo valdostano è stata ufficialmente annunciata stamane in Consiglio regionale. E' la prima volta che ciò avviene nella storia del piccolo parlamento della regione autonoma. A darne comunicazione è stato il capogruppo del psi, Bruno Milanesio, che è anche segretario della federazione socialista valdostana. Egli ha chiesto il rinvio della seduta « perché — ha detto — c'è una crisi in atto e perché possa essere esaminata dalle parti politiche». Alla richiesta del psi si è associato il capogruppo della de, consigliere Ramerà, prendendone atto « con rarnanari- co ». « Consapevoli di non aver fornito motivo alcuno iper l'attuale difficile situazione — ha precisato Ramerà — responsabilmente riconfermiamo la nostra completa disponibilità per l'attuazione degli adempimenti previsti dagli accordi programmatici, ferma restando la sempre maggior difesa dei postulati autonomistici nell'interesse superiore delle popolazioni valdostane ». Anche il Rassemblement Valdòtain — il movimento autonomista che dava vita al centro-sinistra in Valle con la de ed il psi — per bocca del suo capogruppo Chamonin, si è uniformato alla richiesta di rinvio, dicendosi disponibile per un governo « che tenga conto dei diritti dei valdostani ». Contrario al rinvio si è invece dichiarato il pei. Il gruppo dell'Union Valdòtaine si è astenuto. Il consigliere del pei, Fabiano Savioz, già assessore al turismo, non ha votato secondo le direttive del suo capogruppo Germano, e si è astenuto. La crisi sarà lunga e difficile, anche se, da varie dichiarazioni, è emersa la volontà da parte della de, del psi e del Rassemblement Valdòtain di ricostituire il centro-sinistra. Il capogruppo liberale, Pedrini, ha detto: «I due voti del pli sono a disposizione di tutte quelle forze democratiche che lavorano nell'interesse della Valle. La crisi deve risolversi al più presto. Qui è cominciato un certo gioco dopo che il presidente della Giunta, Bionaz, ha dovuto abbandonare momentaneamente gli impegni di governo a causa di una grave malattia. Spero che egli guarisca presto e che ritorni per continuare la strada iniziata nel 1966 ». Il Consiglio regionale è così formato: 13 consiglieri de, 4 socialisti, 2 Rassemblement Valdòtain, 7 comunisti, 1 socialproletario, 6 Union Valdòtaine, 2 liberali. Stamane erano presenti in aula 30 consiglieri. Cinque unionisti ed un comunista si sono aste- nuti, 18 (de, psi e Rassemble ment) hanno votato per il rinvio, 6 (pei) contro. Domani il segretario regio naie del psi, Milanesio, parti to nella notte per Roma, si incontrerà con il segretario nazionale Ferri e con il responsabile degli enti locali, Nicolazzì. E' probabile un intervento anche del responsabile degli enti locali della de, Zamberletti, che fu già commissario straordinario per un anno della de valdostana, per cercare di temperare il contrasto anche oggi esistente tra le varie correnti. Oggi è corsa voce che 11 segretario regionale della de, avv. Tubare, aveva dato le dimissioni. La notizia è stata subito smentita. La Giunta di governo rimarrà in carica per sbrigare gli affari di ordinaria amministrazione.

Persone citate: Bionaz, Bruno Milanesio, Chamonin, Fabiano Savioz, Milanesio, Pedrini, Zamberletti

Luoghi citati: Aosta, Roma