Mosca propone ai tedeschi di portargli il petrolio in casa di Tito Sansa
Mosca propone ai tedeschi di portargli il petrolio in casa Mosca propone ai tedeschi di portargli il petrolio in casa Si è offerta di prolungare l'oleodotto che dagli Urali arriva alla Germania Est - Ulbricht non si oppone (Dal nostro corrispondente) Bonn, 5 maggio. La Germania Fedcvale verrà probabilmente aUacciata all'«OIeodotto dell'amicizia» sovietico che dagli Urali e dalle pianure del Volga porta petrolio e metano nei paesi comunisti dell'Europa orientale. La proposta è stata fatta la settimana scorsa a Hannover dal ministro sovietico del Commercio Estero, PatoUcev, al ministro tedesco dell'Economia, Schiller e, in separata sede, dal vice-ministro del Commercio Estero della Germania Orientale, Behrendt, al sottosegretario all'Economia di Bonn, Arndt. Ciò significa che la Germania comunista ha dato U suo benestare a far prolungare attraverso ,il proprio territorio e fino nella Germania Federale (in Bassa Sassonia) l'oleodotto che ora termina a Schwedt suU'Oder, una cinquantina di chilometri a sud di Stettino, quasi al confine polacco. L'Unione Sovietica — ha detto il portavoce in seconda del governo di Bonn, Ahlers, confermando notizie di stampa — ha proposto alla Germania federale di aumentare le proprie forniture di petrolio (esse si aggirano attualmente sui 4,5 milioni di tonnellate l'anno, pari a meno del 5 per cento del fabbisogno). Secondo Ahlers, la Germania federale è « interessata» alla proposta, che dovrà venire esaminata dai tecnici. Secondo informazioni di altra fonte, tuttavia, la proposta dei russi sarebbe già stata esaminata al ministero dell'Economia, il quale avrebbe interessato il ministero del Tesoro affinché studi i piani per la costruzione di una raffineria nella zona compresa nel triangolo Hannover-Braunschwelg-Salzgitter. Alcuni giornali citano già i nomi delle industrie tedesche alle quali verrà probabilmente affidata la costruzione degli impiantì. Riferisce la Frankfurter Aligemeine, sotto il titolo di apertura della prima pagina, che nei colloqui di Hannover tra i russi, i tedeschi orientali e i tedeschi occidentali, è stato messo l'accento sugli aspetti politici più che su quelli economici del progetto. Il vice ministro del Commercio Estero della Germania comunista avrebbe messo in evidenza il passo della dichiarazione di Budapest degli Stati del blocco orientale nel quale è detto: «un sistema duraturo della sicurezza europea rende possibile, mediante sforzi comuni, la realizzazione di grandi progetti nel campo dell'energia, delle comunicazioni, dell' economia idrica e della sanità». A Bonn — secondo il giornale — si ritiene che possa avvenire il contrario, cioè « che i comuni progetti possano creare le premesse per una durevole politica di pace in Europa». Si prevede nella capitale federale che gli accordi russotedeschi (con il consenso di Pankow) saranno a lunga scadenza e che contribuiranno a migliorare non solo le relazioni tra Bonn e Mosca (che dovrebbero sfociare nella conclusione dl un trattato commerciale) ma anche quelle con la Germania orientale. La Neue Ruhr Zeitung di Essen scrive a tale proposito che le relazioni economiche tedesco-sovietiche sono evidentemente migliori di quanto non si creda. E' difficile prevedere quale sarà la reazione delle grandi compagnie petrolifere americane. Tito Sansa iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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