Polemica sull'inferno dell'Istituto F. Aporti di Clara Grifoni

Polemica sull'inferno dell'Istituto F. Aporti Dove i minori dovrebbero redimersi Polemica sull'inferno dell'Istituto F. Aporti Il direttore del Riformatorio: « Pur auspicando la riorganizzazione del settore, desidero puntualizzare la realtà » - Clara Grifoni: « La realtà è una sola e inconfutabile, quella che può vedere ogni visitatore» Il dirigente dell'Istituto di rieducazione « Ferrante Aporti » ci scrive: « Signor Direttore, ho letto gli articoli comparsi sul 3uo giornale il 19 aprile e 11 3 maggio sull'Istituto " Ferrante Aportl " e desidero esprimerle la mia soddisfazione per il fatto che La Stampa prenda a cuore 1 nostri problemi, soprattutto quando è la penna d'una brillante giornalista, quale Clara Grifoni, a illustrarli. Ma è proprio per conferire al discorso una maggior concretezza che mi permetto di puntualizzare alcuni aspetti della realtà educativa, precisando quanto segue: pur auspicando personalmente una riorganizzazione del settore minorile (del resto allo studio a livello ministeriale) non possono essere a me personalmente attribuiti gli apprezzamenti sull'operato della Magistratura minorile, messi in rilievo dalla giornalista nell'articolo del 3 maggio nel seguenti termini: "Ciascuno (dei Procuratori che si succedono ogni tre o quattro mesi presso la Procura minorile), mancandogli ti tempo per acquistare l'esperienza Indispensabile a una funzione tanto impegnativa, s'adopera a far restare come sono le cose che andrebbero cambiate ". « Ove pur l'articolista abbia attinto apprezzamenti da altre fontt e ove, per mera svista o presumibile associazione d'Idee, si sia trovata ad attribuire a me personalmente tale giudizio, faccio di esso aperta smentita* e desidero che me ne venga dato atto pubblicamente. Preciso inoltre che, nel colloquio avuto con la giornalista, presenti gli altri operatori d'istituto, io non ho In alcun modo addebitato alla Magistratura minorile le obbiettive difficoltà del settore. E' bene. In vista di un sereno reinserimento sociale del nostri giovani che 11 largo pubblico sia abituato a considerare 11 " Ferrante Aportl " non come un inferno o un purgatorio dantesco, attraverso la lente deformante di " carcere minorile " o " vecchio riformatorio ", essendo quest'ultimo solo un'appendice accidentalmente ancora annessa al complesso edificio che ospita l'Istituto di rieducazione. « Il " Ferrante Aportl " non è che un Istituto di rieducazione come tanti altri, gestito dallo Stato. Se le strutture edilizie sono Inadeguate, se la situazione del servizi Igienici non è Ideale, non è poi vero che vi manchi acqua per lavarsi, che l'alimentazione del giovani sia Insufficiente, che vi siano presenti minori di anni "10 5", o che vi si verifichino fenomeni di anomalie sessuali più frequenti e più preoccupanti che nelle altre comunità giovanili. « Infine, desidero precisare che, se un'umana tristezza può essermi — come fa l'articolista — attribuita, essa è, se mal, connessa con le comprensibili difficoltà dell'Impegno operativo e non con la consapevolezza di trovarmi ad operare in una situazione globalmente catastrofica. Farebbe Infatti poco onore alla mia serietà di funzionario e alla mia maturità di educatore (e credo con ciò di poter Interpretare 11 pensiero di tutti gli altri collaboratori) se continuassi ad operare nel settore minorile per una causa perduta già In partenza: se cioè fossi convinto che, come sembra opinare l'articolista, " quasi sempre dal riformatorio si esce delinquenti ". Grato per la pubblicazione porgo cordiali saluti ». Il dirigente del «F. Aporti» Filippo Cristofanelli Clara Grifoni risponde: « Caro Direttore, faccio questo, mestiere da molti anni e non ho mal avute " smentite ", sia perché cerco semine di attenermi a una scrupolosa verità, sia perché ho l'abitudine di attenuare molte delle dichiarazioni che a volte, nella foga del discorso, escono dalla bocca del miei intervistati. Il signor Filippo Cristofanelli, col quale ho avuto lun- ghe conversazioni, anche telefoniche, è una degna persona che si sforza di disimpegnare nel modo più moderno e coraggioso un compito arduo; però gli sarà difficile dimostrare che da quattro rubinetti (quanti ne possiede il reparto di Osservazione del "Ferrante Aporti ") possa uscire acqua sufficiente alle pulizie quotidiane, anche sommarie, d'una sessantina di ragazzi; e che cinquecento lire al giorno prò capite, permettano a una ditta convenzionata esterna di prowedere cibo bastevole per dei giovani appetiti (oltrettutto con fame spesso arretrata). « Non esiste lente, insomma, che possa "deformare" una realtà di cui il più ottimista del visitatori ha l'immediata coscienza. Quanto al rapido alternarsi dei Procuratori, conferme o smentite non incidono sui dati di fatto: un magistrato di passaggio (e. la regola, lo sappiamo, Impone il transito) per quanto bene Intenzionato non può che seguire la routine, cioè lasciare quali sono le cose che andrebbero cambiate. Come, purtroppo,, succede; e anche questa è una verità Inconfutabile, deprecata da alte personalità giuridiche, di cui ho scritto in precedenti articoli. Le " alte personalità " sono al .coperto e possono dire (quasi) tutto, senza doversi rimangiare niente; 1 piccoli funzionari, invece, rischiano -per poco di diventare capri espiatori. E' assai più facile e comodo Infierire contro 1 piccoli funzionari che affrontare problemi, ormai putrescenti, per tentare di risolverli. E questa è un'altra triste verità di dominio pubblico ». - Clara Grifoni * Dibattito sul Medio Oriente — Organizzato dal Movimento studentesco sl svolgerà stasera alle 17,30 nel palazzo nuovo dell'Università; vi parteciperanno anche studenti arabi.

Persone citate: Clara Grifoni, Filippo Cristofanelli

Luoghi citati: Medio Oriente