Le gravi spese da affrontare per ospedali servizi e scuole

Le gravi spese da affrontare per ospedali servizi e scuole Dibattito sulle scelte di Torino, città in esplosione Le gravi spese da affrontare per ospedali servizi e scuole L'assessore all'Igiene: indispensabile provvedere a 4 centri periferici di vaccinazione e ai medici per i controlli sanitari a bimbi e studenti - L'assessore all'Istruzione: prima della nuova ondata di immigrazione c'era un piano edilizio scolastico per 9 miliardi; ce ne assegneranno due Continua il dibattito suscitato dalla « tavola rotonda» de "La Stampa" sull'impostazione del bilancio comunale '69, e sulle sette proposte indicate dagli esperti per altrettante soluzioni rispondenti alle esigenze di Torino, città in espansione. Riferiamo oggi gli interventi dell'assessore all'Igiene, prof. Malan, e di quello all'Istruzione dottor Lucci. PROF. FRIDA MALAN — In una città che « scoppia » sl rischiano fenomeni di « rigetto » Che possono avere gravi conseguenze sociali. Abbiamo bisogno di scuole materne, elementari e medie, di nidi d'infanzia e doposcuola. La salute degli studenti e dei bimbi è di competenza del mio assessorato. Gli uffici d'igiene hanno quasi vinto la pollomielite, abbiamo vaccinazioni contro 11 tetano, il vaiolo e altre malattie. Ma come alutare una popolazione dispersa se mancano centri periferici di vaccinazione collegati con schedario unico? E' indispensabile averne almeno 4, spesa totale 480 milioni. Tra poco andrà in applicazione la legge Mariotti per la medicina scolastica. Per il personale (medici e assistenti sanitarie) occorrono 700 milioni all'anno (800 con le équipes per la ricerca degli alunni da inviare nelle scuole speciali o differenziate). C'è bisogno di gruppi ambulatoriali periferici con almeno l'oculista, l'otorinolaringoiatra, l'Internista; ce ne vogliono 4, per cominciare, spesa 160 milioni. Bisogna risolvere anche il problema della « derattizzazione ». Calcolando il personale e il materiale d'Impiego, 100 milioni annui per un triennio. Altri importanti problemi: forniture e depurazione delle acque, fognature. A questo proposito l'ing. Porcellana ha citato stanziamenti di vari miliardi. Ma non si può fare a meno di richiamare 1 dirigenti industriali a seguire il metodo già adottato da alcuni, per la « riclclazione » delle acque e la depurazione degli scarichi di fognature nere; eviteremo di dare alla cittadinanza acque con percentuali sempre maggiori di cloro. Fondamentale anche l'Impianto per l'Incenerimento del rifiuti, abbiamo 6. mila quintali al giorno di spazzatura che non sappiamo più dove mettere. Ospedali. Mancano posti-letto, e la deficienza si accentuerà. E" necessario risolvere il problema degli ospedali normali (nuovo Martini) e di quelli geriatrlcl (avremo il primo tra due anni), convalescenziari e cronicarl. La responsabilità del finanziamenti è di tutti: Stato, industrie, amministratori. Per l'amministrazione civica e fondamentale ristrutturare il bilancio preparato su basi ordinarie. Sarà possibile una legge speciale? Me lo auguro, ma temo di no. Se avessimo mantenuto il bilancio in deficit dal '64 in poi, forse oggi otterremmo più facilmente quanto chiediamo. Adesso bisogna almeno coordinare gli sforzi per un piano, che segua nel quadro regionale i movimenti della popolazione. dott. Vinicio lucci — Penso si sia già detto tutto circa le possibilità del Comune per risolvere parte dei probi ami di Torino. Dico « parte » perché occorreranno lo sforzo e la partecipazione di forze esterne all'ente locale. E' Indispensabile però che 11 Comune rimanga protagonista, Imposti e diriga la soluzione dei problemi ponendo con chiarezza e con forza le scelte prioritarie, per regolare su queste la sua attività e Indirizzare quella degli altri enti pubblici e privati. Sl è detto da più parti che uno dei problemi prioritari è quello della scuola. L'amministrazione presentò un piano edilizio che doveva sanare la situazione, (quando ancora non si prevedeva la nuova ondata Immigratoria) con nuove scuole per circa 9 miliardi. Si prevede che la Commissione regionale per la graduatoria di ammissione al finanziamento ci assegnerà un miliardo e mezzo, al massimo due (pare che in altre parti del Piemonte la situazione sia molto peggiore che a Torino). Da questa Informazione balza evidente la necessità di un intervento Immediato, per poter accogliere in modo almeno sufficiente i bambini del nuovi lavoratori. Nelle zone dove sl Insediano gli immigrati l'Indice di scolarizzazione, che a Torino è di circa 11 10 "/o (elementari più medie), sale immediatamente al 20-25 Vt. Ecco perché mi sembra che il problema della scuola sia di quelli che la città deve affrontare con mezzi propri, senza attendere il finanziamento statale che purtroppo non verrà. Costruire scuole vuol dire, Innanzi tutto, eliminare 1 doppi turni e poter realizzare la scuola a tempo pieno, specie per 1 figli dei nuovi cittadini che hanno bisogno di maggiori cure ed assistenza. Circa la possibilità di attuare queste ed altre opere, io penso che la soluzione più rapida sia quella di utilizzare tutte le nostre disponibilità per accendere mutui. Vedrei inoltre molto bene un prestito, che ci consentirebbe di avere In fretta t denari: e che ci permetterà di utilizzare 1 fondi senza sottostare alle restrizioni cui 1 mutui sono sovente soggetti. Sono convinto che uno sforzo del Comune per aumentare le entrate non sarebbe aprioristicamente respinto dalla cittadinanza, nel momento in cui sl dimostra che la drammaticità della situazione richiede la partecipazione di tutti. Insieme con ima riduzione delle spese nella parte ordinaria del bilancio (penso sl possa contrarre la spesa di qualche miliardo), questo ci consentirebbe di allargare di molto le nostre capacità di Investimento, che oggi non possono superare 11 quarto delle entrate. Infine sono senz'altro favorevole alla «Finanziaria pubblica» che deve nascere, come è già stato detto; forse cori l'unico rammarico che nascerà troppo tardi, dopo che per almeno tre anni molti di noi l'hanno ripetutamente richiesta.

Persone citate: Lucci, Malan, Mariotti, Porcellana, Vinicio Lucci

Luoghi citati: Piemonte, Torino