Contestazione di bambole

Contestazione di bambole Contestazione di bambole Sessanta bambole antiche hanno occupato a Torino la Bottega del Borgo Nuovo per contestare le bambole moderne. Compostamente sedute su piccoli divani liberty, affacciate alle finestre d'una casetta-simulacro, adagiate in carrozzelle o raccolte nel porteenfant, non badano ai secoli diversi in cui sono nate, le unisce la loro protesta muta, in nome della grazia, della perfezione e del sogno. Accusano le bambole di oggi di somigliare troppo alle bambine che le tengono in braccio; fra loro e le bambine del Sette, dell'Ottocento correva invece il tunnel misterioso che portò Alice nel Paese delle Meraviglie. Vengono da Parigi, dall'Austria, dall'Inghilterra, dal Nord e dal Sud della nostra Penisola, soprattutto sono riemerse dalla raccolta d'una signora torinese che le ha collezionate per anni, accostando allo grossa bambola della sua infanzia, alta più d'un metro, vi¬ so paffuto in bisquit, guance rosa acceso, bambole miniatura di due, tre centimetri, ma prodigiosamente abbigliate di tutto punto e bambole ricche, preservate dalla rovina del tempo e dei tarli, intatte nel volto e negli abiti a darci l'immagine tenera e folgorante di un'epoca. Mirelle 1850 ha una cuffletta tutta fiori, Albertina è in lungo abito di sangallo, ricamato a mano, come una fanciulla di Proust; c'è la marinaretta tutta in blu, anche il basco alla Raffaello, c'è la bambola vestita dalla nonna con un cappottino ricamato a punto in croce nero su rosso, manicotto e cuffia in autentico chinchilla: un identico stupore negli occhi di vetro, le ciglia disegnate sul bisquit del volto come usa adesso, un'identica eleganza nella biancheria bordata di pizvo valencienne o Chantilly, nelle calze eseguite a mano con aghi sottilissimi, nelle scarpette di pelle. Bambole per bambine quiete; nel¬ la loro breve misura il gioco enfatizzava un modo di vivere, concentrandone gli aspetti del costume: i porte-enfants sono di tulle finemente ricamato, le cuffie si arricciano di gale all'uncinetto, In file con punto stuoia son realizzate le piccole coperte d'uno splendido lettino d'ottone. « Non sono solo leggiadre. Non servon per gioco solamente — avverte un cartello in questa raccolta di bambole per adulti —-. Hanno uno sguardo, un'anima ». Nessuna più di Violetta, abito liberty di trina champagne, mantellina di velluto color prugna, in grembo l'ombrellino delle stesse tinte. Il silo visetto non, è rotondo e fisso, secondo il cliché delle bambole principio di secolo; in un bisquit cosi roseo da sembrar palpitante, è personalizzato come una scultura, gU occhi di vetro color nocciola ridono, inquietanti, in un delicato strabismo di Venere. Lucia Sollazzo

Persone citate: Lucia Sollazzo, Proust

Luoghi citati: Austria, Inghilterra, Parigi, Torino