Abito pronto per le nozze ?

Abito pronto per le nozze ? Saper spendere bene Abito pronto per le nozze ? Shopping degli esperti: hanno esaminato vestiti bianchi già confezionati da 19.500 a 150 mila lire - Molte domande sul «cibo degli dèi» - La bibita degli antichi greci Perdonateci, care lettrici di « Saper spendere bene » se le richieste delle spose ci obbligano a procedere senza ordine. Ma c'è tra loro chi scrive: « Ci va più tempo a decidere l'abito della cerimonia che a comprarsi il corredo. Una mia cugina l'ha ordinato per telefono a quindici giorni dal "sì" ed era un bellissimo corredo. Per favore, parlate subito del vestito bianco ». E un'altra: «Ci sposeremo a fine maggio, abbiamo affittato l'alloggio, ci -.'.amo provveduti dei mobili essenziali e siamo... al verde. Io ho sempre sognato di sposarmi in lungo, avvolta da una nube di tulle. Ma adesso che sono al giro di boa, mi sento (a volte e non sempre) molto saggia. Forse dovrei eliminare questa spesa e rinunciare al mio bel sogno. Gli abiti da sposa "belli" sono tutti carissimi ». ** Non è vero, anonima fidanzata. E non è il caso che lei rinunci a sentirsi « regina in quel giorno di festa», come scrive poeticamente un'altra ragazza della sua stessa età. Abbiamo girato per tutte voi gran numero di negozi e di boutiques; abbiamo Imparato a « spendere ' bene » anche per le « regine: ». E adesso yi facciamo parte delle nostre scoperte. % Abili pronti anche per le nozze Nel campo della « confezione pronta» la gamma degli abiti da sposa è vastissima. In pizzo nazionale, taglio a vita, manica corta — è il vestito meno costoso — 19.500 lire. E' adatto per una figura slanciata, sarà perfetto con un'acconciatura semplice di fiori e tulle (6-8 mila lire). Un negozio torinese ha reclamizzato la vendita del tutto, cioè abito e acconciatura, per 27.500 lire e ha ottenuto successo. Chi cerca trova, la caccia è aperta. Chi può spendere di più, può avere naturalmente di meglio. Una nota negoziante ci confida: « Fino a 35-45 mila lire tutte cercano di arrivarci, anche se con Sforzo. Ha a questo prezzo si possono già trovare modelli nuovi ». Ce ne mostra alcuni, quasi tutti orientati alla linea Impero, sobri, eleganti, lunghi in modo che nel passo si scopra soltanto la punta della scarpetta; alcuni persino con un accenno di strascico: « Ma noi cerchiamo sempre di indirizzare la cliente alla semplicità, suggerendo modelli adatti al tipo di donna che dovrà indossarli. Una cosa è certa: l'abito corto non va più e non lo teniamo nemmeno». Prediletto il raso, specie se opaco (abbiamo visto un modello, molto grazioso, a 29.500 lire) che sta bene a tutte e non crea problemi per l'acconciatura: pizzo, tulle con incrostazioni di pizzo o applicazioni di fiori. Prezzi da 20 mila a 45 mila lire e più. A maggio meglio l'organza La proprietaria di un negozio specializzato sostiene che per le spòse di maggio il più indicato è l'abito di organza con fiori applicati, Ce ne sono da 55 mila a 70 mila lire. « Il più costoso che abbiamo è da 95 mila lire, grandioso sul dietro quasi a formare uri manto con breve strascico ». Un sogno da regina: organza dì seta con applicazioni di fiori in guipure. L'obito di georgette costa meno (39-49 mila lire); in cade, che : non dona a tutte le donne — per indossarlo bisogna essere alte e snelle — 55-76 mila lire. Per 10 giovanissime abbiamo visto un modello delizioso, in tulle a pois con manica corta e un manto che scende dalle spalle: linea morbida, stile Impero, 60 mila lire. Vogliamo salire nell'empireo? Ci sono anche spose che, beate loro, non hanno prò blemi di bilancio, ma di fretta. E' di nuovo in voga il pizzo (da 3 mila a 24 mila lire il metro e anche più), resiste lo chiffon, specie se lavorato con pietre: « Lo scelgono generalmente le ragazze che non intendono fare una simile spesa fine a sé stessa, ma pensano di usufruire dell'abito per l'eleganza da sera». Il prezzo dei modelli varia secondo il ricamo in pietre: l'abito medio costa sulle 50 mila lire, si sale presto a 100-150 mila, acconciatura a parte, s'intende. «Afa anche se a mio svantaggio, dice un altro negoziante, io consiglio sempre soluzioni più semplici. Purtroppo è facile cadere nel barocco». Risponderemo un'altra volta alle domanda relative agli abiti su misura e alle acconciature. Alla scoperta dei benefici del miele Se sì tiene conto che in Italia c'è un consumo medio prò capite annuo di 20-25 chili di zucchero e di 40-70 grammi di miele (7-8 cucchiai) c'è da stupire per la quantità di lettere che giungono sull'argomento. Per rispondere a dovere, saccheggiamo il trattatello pubblicato a cura del Consorzio apistico di Trento. « Sono goloso di miele, ma temo che mi faccia ingrassare. Sono maestro di sci e mi spiacerebbe perdere la linea ». Così da Gressoney A. M. ** Il miele potrebbe far ingrassare, se somministrato in quantità e in aggiunta alla normale alimentazione, per sone con vita prevalentemente sedentaria. Se un individuo, come un atleta, svolge più o meno intensa attività sportiva. 10 cucchiai di miele, frazionati durante la giornata, ne controbilanciano la perdita -di peso. Talvolta il miele può essere consigliato anche nelle diete dimagranti; un cucchiaio alla fine del pranzo e alla fine della cena dà un senso di sazietà che permette di superare meglio le restrizioni imposte dalla dieta. «Soffro di fegato, le mie colleghe dicono che un po' dì miele tutti i giorni mi farebbe bene e gioverebbe anche al mio cuore che fa i capricci. E' vero?». ** Il miele contiene in prevalenza due zuccheri semplici, di facile utilizzazione e rapido assorbimento: il fruttosio e il glucosio, che il fegato trasforma in glicogeno, uno zucchero assai complesso che protegge la cellula epatica. Il glucosio è indispensabile per una buona funzionalità delle fibre muscolari cardiache. Concludendo: il miele giova ai sofferenti di cuore, agli epatici. Inoltre alle persone delicate d'intestino per la sua azione anticongestionante e antisettica; agli anemici e in particolare ai bambini perché è molto digeribile e oltre tutto ricco di sali e di vitamine. Così i professori Ferrari e Gastaldi. «Perché il miele è diverso da paese a paese — scrive Caterina Lo Fido — non solo per il sapore, ma anche per il colore?». ** La composizione e il gusto del- miele variano ridicono i nostri due esperti — secondo la qualità di fiori che sono serviti alle api. Talvolta non si tratta neppure di fiori, ma di liquidi che le api trovano sulle foglie. Si può quindi distinguere tra miele di fiorì e miele di mielate, anticamente chiamato « di manna ». Questi ultimi hanno un'attività antisettica e antimicrobica più forte rispetto agli altri, per una maggiore ricchezza di olì essenziali. I mieli di fiorì sono sempre molto chiari, quelli di mielate più scurì, talvolta tendenti al verde. « Se si pensa all'infinita varietà di piante e di fiori che servono dì nutrimento agli insetti produttori di mielate ci si renderà conto della grande differenza di aspetto e qualità dei mieli: si può andare da quello quasi incolore di acacia, al miele giallo oro del rododendro ecc.». Altrettanto infinite le sfumature di gusto del « cibo degli dèi ». Bibite al miele « Quando nella mia ormai remota fanciullezza (ho 70 anni) andavo a passare l'estate sulle montagne della Carnia, mio nonno — che era proprietario di pascoli, stalle mo- dello e alveari — mi preparava sempre una bibita dolcissima e aspra insieme, straordinariamente dissetante. Io non so, perché allora non ero in età di chiederlo e i miei purtroppo non ci sono più, che cosa ci mettesse. Sapreste identificarla? ». ** Pensiamo di conoscerla per a^rla provata meravigliandoci del suo gusto strano e misterioso. Ecco la ìicetta: « Versare un litro d'acqua freschissima di fonte in una brocca di vetro, aggiungere mescolando tre cucchiaiate di miele e tre di aceto molto puro ». Gli esperti assicurano che la bevanda era in uso nell'antichità in Grecia e a Roma. Piccola posta Franca B. da Torino: « Vorrei sapere dalla signora Maria Paola Clava la ricetta per la marmellata d'arance di cui i miei tifili vanno ghiotti. So preparare tutte le altre marmellate, ma questa no». *+ Sentito signora Clava? Aspettiamo indicazioni, anche per altre 5 lettrici. Giuliano Guala: « Sono ossessionato dalle calze che mi sì bucano in continuazione e appena messe, tanto da co. stringermi a portarne un paio di ricambio nella borsa d'ufficio. Mia moglie dà la colpa alle scarpe, e seguita a comprarmi calze di filo di Scozia (700 lire il paio) che si bucano regolarmente in una mat¬ 1 iiiiiNiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiii" tinata. Le hanno consigliato quelle di filanca, lei dice che non sono salutari. E rattoppa, rammenda. Non è possibile una soluzione?». ** Sì che è possibile: comprare un altro paio di scarpe. Ha ragione sua moglie. Aspettiamo comunque i chiarimenti degli esperti. La lettrice M.T. 39-15 «Per■mettetemi un suggerimento alla sposa che vuol farsi-regalare il mobile antico. Ma sì, cara figliola, un bel cassettone come dono di nozze è cosa preziosa e le fa elegante tutta la casa, fosse anche arredata con quelle brutture moderne che una volta comprate (senza troppa cura) vanno brevemente in rovina. Metta il cassettone nell'entrata, se è spaziosa: farà buona impressione a chi entra. O in camera da letto, con guardaroba moderno e letto in ottone. Ricordi che il mobile antico può stare in comgnia di qualsiasi altro ma purché non sia sacrificato, abbia giusta luce. Sappia dunque valorizzarlo, volergli bene per tutta la bellezza e la serenità che saprà darle. Tanti, tanti auguri anche per altri piccoli mobili dì antica fattura che le capiterà dì acquistare per la sua casa e per la gioia della sua vita ». ** Ecco fatto, signora M. T. E grazie del garbo con cui ha risposto alla nostra sposa. Simonetta (bladdd6vdugSrrsdni stuLpadsdbpladvl'ncutSrurla iiiiiiiiiiiiiimi iiiiiiiiimuimi iiiii

Persone citate: Caterina Lo Fido, Clava, Gastaldi, Giuliano Guala, Maria Paola Clava

Luoghi citati: Carnia, Grecia, Italia, Roma, Scozia, Torino, Trento