Visitatori di ogni Paese ieri alla Fiera di Milano

Visitatori di ogni Paese ieri alla Fiera di Milano Malgrado sia stata la prima giornata piovosa della 47* edizione i Visitatori di ogni Paese ieri alla Fiera di Milano Tra gli altri, un ministro della Germania Occidentale e uno di Cuba, delegati del «western» australiano e dirigenti d'azienda del Terzo Móndo - In media, la manifestazione ha staccato finora 300 mila ingressi al giorno, con una punta di mezzo milione domenica (Dal nostro inviato speciale) Milano, 22 aprile. Nel fitto programma di convegni conferenze congressi organizzati nel quadro della Fiera di Milano, oggi è l'unico giorno vuoto. Le sale Piero Puricelli, Giorgio Cicogna, Luigi Bizzozzero, Guglielmo Marconi che nei primi otto giorni di Fiera hanno ospitato, nel palazzo dei Congressi, tanti esperti economici, personalità politiche, illustri medici e diplomatici di tutto il mondo, sono deserte e silenziose. I grandi ascensori ronzanti sono fermi, sugli apparecchi di proiezione hanno messo la fodera protettiva e gl'inservienti ne approfittano per fare le pulizie. E' un peccato che proprio oggi, primo giorno di pioggia, non vi sia nessuna manifestazione al chiuso. Al cronista non resta che girare per i viali, immalinconiti dal cattivo tempo e che di colpo si sono semi-spopolati. Gente ne viene egualmente, chi ha organizzato la gita scolastica o quali a parrocchiale non vi rinuncia, ma manca lo spettacolo dei giorni scorai, quando si passava tra spalliere di persone sedute in qualche modo, sulle panchine, sui marciapiedi, sui gradini dei padiglioni, a mangiare un panino e a bere un bicchiere. Finora l'affluenza è stata più che notevole, con una media di 300 mila visitatori al giorno e una punta di mezzo milione domenica. Tra questi, sempre più numerosi gli stranieri, dai gruppi paesani svizzeri o francesi, ai più qualificati rappresentanti della politica e dell'economia. Oggi, di questi ultimi, se ne sono visti parecchi. Ha aperto la serie una missione del « western » australiano, guidata dal segretario dell'ente per lo sviluppo industriale del «western Australia» (ogni paese ha il suo Mezzogiorno), signor Farrel. SI è sof¬ fermata in particolare nei padiglioni Montedison, Eni, Italsider e in quello della Fiat (è di questi giorni la notizia che la Fiat avrà l'assistenza del ministero Industria e Commercio dell'Australia per fabbricare suoi prodotti in quel Paese). E' poi giunto in Fiera il ministro del Tesoro della Germania Occidentale, Kurt Schmucker, in visita ufficiale, accompagnato dall'ambasciatore tedesco a Roma, dal presidente della Confederazione dell'industria tedesca e da altri diplomatici. Proprio oggi sono circolate, a Milano come su tutti i mercati dei cambi europei, nuove voci di una rivalutazione del marco. Ma a chi avrebbe voluto cogliere l'occasione della sua presenza per averne una smentita o una conferma, Schmucker rispondeva sorridendo con un «No commenta che chiudeva l'argomento. Ma il gruppo più folto dei visitatori esteri l'hanno fornito oggi i Paesi in via di sviluppo di tre continenti: Asia, Africa ed America Latina. Non è stata una felice coincidenza, si trattava di un gruppo di dirigenti d'azienda che partecipano ai corsi del Centro internazionale di perfezionamento tecnico di Torino e che, trovandosi in Italia, non potevano perdere l'occasione di una visita al più grosso avvenimento commerciale del nostro Paese. Li ha ricevuti lo stesso segretario generale della Fiera, cavaliere del Lavoro Guido Franci, che li ha attesi a Porta Domodossola e li ha guidati in un lungo giro dei padiglioni. Durante la visita si sono incontrati con una delegazione cubana, guidata dal ministro dell'Industria alimentare, Jose Naranjo e forte di un gruppo di esperti e consiglieri economici della repubblica di Fidel Castro, la cui presenza indica l'inte¬ resse del governo dell'Avana per uno sviluppo dei rapporti commerciali con il nostro Paese. La tensione in Medio Oriente non ha impedito che dai campi opposti giungessero oggi in Fiera due qualificati rappresentanti: l'ambasciatore d'Israele a Roma, signor Amiel E. Najar e il sottosegretario dell'Economia della Repubblica Araba Unita, signor Dewidar. In una giornata cosi internazionale, non poteva mancare il mondo comunista. Lo ha rappresentato il sottosegretario di Stato al Commercio estero di Polonia, signor Tadeusz Olechowski che era accompagnato dall'ambasciatore polacco a Roma. Del resto, quasi tutti i Paesi dell'Europa orientale espongono in questa Fiera, segno dell'interesse crescente con il quale da oltre cortina si guarda al nostro sviluppo economico. in* 8*