Forse ucciso con le forbici il bimbo gettato sui binari

Forse ucciso con le forbici il bimbo gettato sui binari L'inchiesta sul « giallo» di Borgomanero Forse ucciso con le forbici il bimbo gettato sui binari Il piccolo era nato vivo: lo ha rivelato l'autopsia compiuta ieri pomeriggio, presenti i magistrati (Dal nostro inviato speciale) Borgomanero, 21 aprile. Ancora nessuna traccia della madre snaturata che, dopo avere ucciso'il bimbo appena dato alla luce, se ne è disfatta abbandonandolo sui binari della linea ferroviaria Novar a-Borgomanero. Non si conoscono i risultati dell'autopsia compiuta oggi pomeriggio alla camera mortuaria di Borgomanero dal prof. Leopoldo Basile dell'Università di Milano, presenti il sostituto Procuratore della Repubblica di Novara dottor Canfora e il pretore di Borgomanero dott. Venanzi: sembra tuttavia che la creaturina sia nata viva e, dopo breve tempo, uccisa con ripetuti colpi di un'arma da punta e taglio (forbici o acuminato coltello), vibrati in varie parti del corpo. E' stata la madre oppure un complice ad uccidere il neonato? Il piccolo, avvolto in strofinacci da cucina e in una camicia da notte femminile, bianca a fiorellini, è stato depositato sul binario di destra della ferrovia NovaraBorgomanero a 100 metri dal passaggio a livello semiautomatico posto sulla statale Novara-Domodossola. L'operazione è avvenuta tra le 7 del mattino di sabato e le 8 di ieri con l'intendimento di fare scomparire ogni traccia del crimine: uno dei treni avrebbe maciullato il cadaverino. Tuttavia, l'autore del gesto non era a conoscenza che, per lo sciopero generale dei ferrovieri, tra sabato e domenica mattina non sarebbero transitati convogli. Il primo, infatti, è passato soltanto dopo le 10, La macabra scoperta l'ha compiuta il casellante Guglielmo Kozzel di 57 anni: ispezionando la linea egli ha visto sul binario il fagottino insanguinato. Sono subito intervenuti i carabinieri che, per ordine del pretore ne hanno disposto la rimozione e il trasferimento all'obitorio dell'ospedale. Per ora, in mancanza di altri indizi, si cerca, attraverso vie confidenziali, di conoscere l'identità di quelle ragazze che si aveva ragione di ritenere in stato interessante. p. b.

Persone citate: Guglielmo Kozzel, Leopoldo Basile, Venanzi

Luoghi citati: Borgomanero, Domodossola, Milano, Novara