Il caso Trimarchi di Giovanni Trovati

Il caso Trimarchi ANALISI Il caso Trimarchi (« Tornerò all'Università e nou mi spaccheranno la testa») n professor Pietro Trimarchi è il docente universitario più contestato. Ha 34 anni, insegna a Milano istituzioni di diritto privato alla facoltà di Legge dell'ateneo statale: la scorsa settimana per tre giorni di seguito un gruppo di studenti (pare non siano suoi allievi) è insorto con urla e minacce impedendogli di tener lezione. Questa mattina si ripresenta alle 10, ma i contestatori hanno fatto sapere che continueranno nella loro azione di disturbo. Causa di tanta ostilità, secondo il prof. frimarchi, sarebbe la sfida lanciata agli estremisti del Movimento studentesco: « Li ho sempre trattati con tono tra il freddo e l'ironico; ho voluto dimostrare che con la violenza non sì ottiene nulla». Secondo gli studenti sarebbe la sua severità: «Non lo accettiamo, perché non rispetta l nostri diritti». Le dichiarazioni si riferiscono a quanto accadde l'altro mese. L'11 marzo un giovane del terz'anno, accorgendosi che stava per fallire l'esame, chiese di potersi ritirare. Il prof. Trimarchi si oppose, mise a verbale la prova negativa togliendogli la possibilità dì ritentare nello stesso appello. (E' sua convinzione che non si possa ripetere un esame dodici volte l'anno: « Questo significa raggiungere la sufficienza prendendo la commissione per stanchezza »). Alcuni studenti insorsero e lo tennero prigioniero in aula per quattro ore, lasciandolo libero all'arrivo dei carabinieri. Il giorno dopo 11 Senato accademico deliberò la chiusura della facoltà sino al 10 aprile. Il 22 marzo il prof. Trimarchi, all'uscita dell'istituto, fu circondato da un centinaio di giovani, insultato, preso a sputi, sospinto. Non. valse la presenza di un agente per intimorire i contesta-1 tori. Fu sottratto alla loro violenza, in piena Milano, da due vigili, ma l'auto ebbe la carrozzeria ammaccata,, i fari infranti. Subito dopo in un'intervista disse: «Mi hanno giurato che appena rimetterò piede all'università mi spaccheranno la testa. Io rimetterò piede all'università e loro non mi spaccheranno la testa». Riaperta la facoltà, puntualmente si è ripresentato per tener lezione, tenacemente i contestatori glielo hanno impedito. Stamane ritorna, ma pare che la sicurezza dei giorni passati sia venuta meno: « Se si ostineranno, chiederò di essere sostituito». Forse si sente indifeso. E' vero che il regolamento universitario prevede Sanzio ni (anche l'espulsione) per chi turba le lezioni; ma, dicono i docenti, motivi psicologici oggi consigliano di non tenerne conto. C'è l'art. 610 del codice penale che punisce chi commette violenza privata, ma l'interessato deve presentar querela (e Trimarchi non lo vuol fare). Ce l'art. 336 che prevede la reclusione da 6 mesi a 5 anni per chi impedisce a un pubblico ufficiale (e tale è il docente in aula) di compiere un atto del proprio ufficio (tener lezioni o fare esami). Ma la polizia non è intervenuta. Il valore scientifico del prof. Trimarchi è fuori dalla contestazione. Gode di ampia stima. Laureatosi nel 1956, per due anni svolse ricerca al «Max Planck Institut fiir auslandisches und internationales Privatrecht »; libero docente nel '60 insegnò ad Urbino, poi nel '63 passò a Genova, a novembre del '68 è stato chiamato a Milano. Il suo quarto volume giuridico sta per essere tradotto negli Stati Uniti. Da tempo le cronache non ricordano un caso di contestazioni? così accanito. Pare di essere tornati al Medio Evo o al Rinascimento, quando il costume era tale che, scrive Francesco Cognasso, « professori che venissero interrotti o impediti di far lezione da studenti maleducati non potevano lagnarsi troppo ». I disordini erano facili. Nel 1508 a Padova gli studenti costrinsero i professori a cessare le lezioni perché volevano anticipare le vacanze di carnevale, e alla minaccia del capitano di Venezia di ricorrere a « scassi di corda» risposero incendiando banchi e cattedre. Giovanni Trovati

Persone citate: Francesco Cognasso, Max Planck, Pietro Trimarchi, Trimarchi

Luoghi citati: Genova, Milano, Padova, Stati Uniti, Urbino, Venezia