Realtà e poesia di Rossellini

Realtà e poesia di Rossellini LA CRONACA TELEVISIVA Realtà e poesia di Rossellini Rigore di stile nella terza puntata degli «Atti degli Apostoli» - Ieri Nazzari in «Cavalleria » - Stasera « Ricorda con rabbia » di Osborne Sorte risonanze di tamburi che amarrano percossi da mani iM.de, timbri misteriosi che scaturiscono da strumenti arcaici, e poi un suono dolce e melanconico di flauto che attraversa il silenzio come un rivolo d'acqua pura: Il'lainnquesta è la musica di com- ] trmento agli «Atti degli Apostoli» di Rossellini, ed è una musica di una semplicità essenziale, e di un'efficacia unica, di carattere fortemente emblematico. Bisogna riconoscere che Mario Nascimbene ha saputo operare delle scelte perfette. Non ci poteva essere un accompagnamento diverso. Accordi fragorosi, sviolinate, per non parlare di motivi commerciali, languorosi e orecchiabili, avrebbero fatto ridere. Ci voleva una musica come questa, discreta e non tradizionale che mirasse al di fuori di ogni compiacimento d'effetto, a creare un'atmosfera di forza primitiva, di dramma alle radici: ossia, che aderisse agli intenti di Rossellini il quale conferma di settimana in settimana il suo fermo proposito di rifuggire dalla tiritera agiografica,, dall'opera edificante in senso parrocchiale. A. nostro personale gusto era ancora più valida, per originalità e per concisione, « La presa di potere di Luigi XIV»; Negli « Atti », però, l'impresa, obbiettivamente, presentava difficoltà e rischi maggiori, specie tenendo conto delle preoccupazioni fondamentali del regista, che erano sin dall'inizio preoccupazioni di natura divulgativa e didascalica: di qui il fatale ricorrere a dialoghi, spiegazioni, illustrazióni, brani di prèdiche e sentenze che costituiscono un fardello non lieve da sistemare nel raccontò. In vari! punti la verbosità — che tuttavia non era mai a vuoto — è stata indubbiamente un elemento di disturbo. Ma diciamo anche che è stata compensata, e in larga misura, dalla scabra austerità, dal rigore di stile e dall'intuizione poetica con-cui Rossellini ha costruito molte sequenze: non" melodramma, non inno, non esaltazione trasfigurante, non favola mistica (e sarebbe stato così facile e comodo seguire i clichés di una stanca convenzione...), ma vicenda terrena di uomini che si trovano in urto frontale, violentissimo, con la società in cui vivono e con l'intero mondo che li circonda. Il discorso trascendentale certamente non manca, ma non è imposto a priori, d'autorità, bensì nasce in ogni caso a posteriori, dall'umile realtà quotidiana: è una storia evangelica tradotta in concrete immagini anche per i laici e i non credenti. La terza puntata ci è parsa superiore alle altre due per l'esposizione persuasiva e piana, sprezzante di scene ben concertate e bilanciate ma tesa più del consueto ad ottenere risultati d'immediatezza cronistica. Incisivi gli attori che recitano senza recitare secondo un modulo del quale' Rossellini è, come ognuno sa, antico maestro. ★ ★ Ancora domenica: sul secondo canale è andato in onda un telefilm della serie « Missione impossibile »; per qualificarlo dobbiamo usare tre aggettivi: scadente, indecente, avvilente. Al pomeriggio, proteste dei bambini cui vengono da tempo propinati mediocri fllmet ti. E i cartoni animati, diremmo d'obbligo in un giorno festivo, dove sono andati a finire? ★ * Ieri sera era di scena Amedeo Nazzari con il primo film di una sua lunga « personale » che si dipanerà per un paio di mesi. Il film era « Cavalleria » (1937) di Alessandrini, vecchio di oltre trenta anni: Nazzari si sfogava in una parte militaresca, eroica, patetica e patriottica che gli si attagliava a pennello e che ripeterà più vòlte in quegli anni durante il cinema di «regime». ★ ★ Stasera il canale nazionale sarà interamente occupato da una nota e polemica commedia inglese del 1956: «Ricorda con rabbia » di John Osborne, interpreti Giulio Bragi, Annamaria Guarnieri, Ilaria Occhini, regia di Mario Missiroli. Sul secondo canale, in imbarazzante concomitanza, si inizia là serie «La vera storia di,..», che si propone di ridimensionare personaggi mitizzati dalla letteratura o dal cinema. Si comincerà con un ritratto di Pancho Villa. Nella trasmissione, curata da Mino Monicelli e Silvio Maestranzi, sono incluse interviste con la vedova e il figlio di Villa. u. bz. deF-nzisttociSstorziè giT(n3nhrqlèLatcsansstqCahStlcneesscSrclcGatpztgdèEa