I toscani temono il Torino

I toscani temono il Torino I toscani temono il Torino La Fiorentina al completo: tutti i titolari sono guariti - Fra i granata un dubbio fra Bolchi e Agroppi - Vieri pronto (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 19 aprile. Fiorentina-Torino, mai vigilia di partita di calcio è stata così vibrante di attesa e tutti sono convinti che quello di domani sarà un autentico festival del bel gioco. I viola, se conquistano il successo pieno, fanno un nuovo balzo in avanti, probabilmente il balzo risolutivo per la conquista dello scudetto; ma i granata, soddisfatti degli elogi ohe gli : rivolgono i tifosi toscani, vogliono vender cara la pelle, nel segno di una rivalità tesa e però simpaticamente contenuta nei lìmiti dèi pili ragionevole ed encomiabile buon senso. La realtà, per gli appassionati fiorentini, è realtà piacevole, ormai il titolo italiano è a portata di mano. Ma nessuno esageratiti atteggiamenti gonfi, di orgoglio, anzi, tutto intorno, l'atmosfera di logica fiducia si maschera con una grande cautèla, quasi si temessero i trabocchetti di una eccessiva dose di sicurezza. I viali che portano allo stadio sono fioriti di vessilli: viola, domani, sugli spalti del campo, sarà festa grossa; via oggi è inutile cercare pronostici avventati, oggi domina il più assoluto riserbo, quasi ■ si ' volessero evitare ad ogni costo i cattivi scherzi delta sorte. La Fiorentina, insomma, può vincere: comunque, un pizzico di scaramanzia non fa mai male, meglio esagerare adesso in prudenza, piuttosto che doversi accorgere, a proprie spese, di aver ecceduto in fiducia. In questo ambiente così vivace e così lieto, le due squadre aspettano il momento di scendere sul campo con uguale serenità, allenatori ed atleti ripetono, dal più al meno, gli stessi concetti, adoperano quasi le stesse parole, in un reciproco rispetto dell'avversario. Pesaola teme il confronto di domani e non là nasconde. « Certo — dice — sono venti giornate che la Fiorentina non perde e tutto va per il verso giusto e mi sembra che l'ottimismo sia giustificato. Ma il Torino arriva da noi dopo tredici risultati positivi di fila e Fabbri è tipo capace di orchestrare un'eccellente manovra d'insieme, una manovra che, magari, ingarbuglia le idee di chiunque ». Il « petisso », perciò, per evitare errori pensa e ripensa sulla formazione ed ha deciso di annunciarla in modo ufficiale soltanto poco prima dell'inizio del match. Un'opinione precisa, naturalmente, ce l'ha; però preferisce tenerla per sé. I malati sono guariti, Da Siati, Merlo ed Esposito stanno bene. Pesatila, quindi, ha sempre un problema da risolvere. Squadra di attacco come a Napoli o squadra più « riservata » trovando un posto al centrocampista Merlo? La facile e trita retorica della « compa- gine che vince non si cambia » dovrebbe finire con l'imporsi, la formazione più probabile è quella che ha trionfato a Fuorigrotta, con Merlo in panchina, pronto, eventualmente, ad essere utilizzato se le circostanze della partita lo richiedessero. Anche per il Torino un dubbio, anzi un dubbio e mezzo. I granata si sono allenati stamattina a Coverciano, due ore di lavoro, sotto una pioggerella fitta e stizzosa. Un singolare impegno, sia negli esercìzi ginnastici, sia in una gara di non molti minuti, scapoli da una parte, ammogliati dall'altra. Tra i pochi spettatori, Valcareggi; commissario delle Nazionali. Un Valcareggi un po' seccato per la sconfitta della « Under 23» a Grenoble, ma con un proposito ben radicato in testa, quello di insistere con le Nazionali giovanili che, secondo una proposta presentata dal tecnico al presidente federale, dovrebbero giocare ogni volta in cui saranno di scena i «moschettieri». Una proposta interessante, chissà se, verrà accolta. Ma restiamo al Torino. Fabbri, vispo ed allegro, gli elogi formulati sui granata gli hanno evidentemente tonificato il morale, non ha tentato alcun mistero. « Il Torino — ha dichiarato — pub reggere onorevolmente il confronto con qualsiasi rivale, Fiorentina compresa. A me piacerebbe un pareggio, però non sottovalutiamo la prospettiva di un successo. Ci pensa, alla soddisfazione, se riuscissimo a superare prima la Fiorentina e, otto giorni dopo, il Milan? ». Lo schieramento? Vieri è giunto nel tardo pomeriggio (quando alla pioggia della mattinata si era sostituito un tiepido sole primaverile) e dovrebbe essere della partita. In caso contrario, Sattolo, che si è allenato senza risentire dolori al ginocchio malconcio. Una «X» comunque, che sarà risolta domattina. Poi: Potetti, Fossati; Puja, Cereser, Agroppi: Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Pillici. E la mezza *X»? E' costituita da Agroppi che, secondo Fabbri, avrebbe bisogno di tirare un po' il fiato. Visto che'contro il Milan sarà sicuramente in campo, poiché è l'atleta fatto su misura per marcare Rivera, Agroppi potrebbe godere domani dì un turno di riposo, cedendo il posto a Bolchi. Noi crediamo, però, che la scelta iniziale cadrà su Agroppi, con Bolchi ai margini del campo, per una eventuale sostituzione nel corso del match. Nessun'altra novità. Stadio esaurito. Ed una attesa che si avverte per l'aria, questa è davvero una gara che tutta una città aspetta con ansia. Gigi Boccacini

Luoghi citati: Coverciano, Firenze, Napoli, Torino