Poco conosciuto l'ente che svolge pratiche gratuite per i contadini

Poco conosciuto l'ente che svolge pratiche gratuite per i contadini Pensioni, assegni familiari, assistenza sanitaria Poco conosciuto l'ente che svolge pratiche gratuite per i contadini La tutela previdenziale degli agricoltori è stata esaminata e discussa in un convegno che si è svolto nei giorni scorsi a Torino per iniziativa dell'Epaca (il patronato che assiste la categoria presso gli istituti assicuratori) ed al quale hanno partecipato anche i dirigenti dell'Inps, dell'Inani e dell'Inali. L'opera dell'Epaca non è facile, perché nelle campagne la popolazione è sparsa e la sensibilità mutualistica dei lavoratori ancora acerba. Tuttavia, quel patronato è riuscito a superare molte difficoltà, sopperendo alla insufficienza dei mezzi e alle numerose difficoltà ambientali con l'impegno e la preparazione professionale. Lo prova il gran numero di pratiche da esso patrocinate e soprattutto quello dei ricorsi positivamente conclusi, anche se nella sua relazione il direttore dell'Epaca di Torino ha preferito rilevare piuttosto le manchevolezze che — per colpa della legislazione spesso, degli istituti assicuratori talvolta e degli stessi contadini in certi casi — non gli consentono di essere soddisfatto dei risultati raggiunti. Un gran numero di pensioni attendono ancora di essere definite: non per colpa dell'Epaca né dell'Inps; ma unicamente a causa del decrepito sistema di accreditamento dei contributi che deve essere riveduto e regolamentato da norme più moderne e spedite, come è già stato proposto in sede qualificata dalla direzione centrale del patronato. E le cose non vanno troppo lisce nemmeno per gli assegni familiari, che nel settore agricolo vengono corrisposti direttamente dall'Inps. Ma qui il ritardo dipende dalla negligenza degli interessati che non si preoccupano di farne richiesta tutti gli anni, come è prescritto. Nella provincia di Torino, per esempio, qualche migliaio di contadini non ha ricevuto ancora gli assegni per 11 1968, perché non ha presentato la relativa domanda; succederà la stessa cosa quest'anno, poiché finora solo il 10 per cento degli aventi diritto ha richiesto gli assegni. L'insoddisfacente protezione antinfortunistica degli agricoltori dipende, invece, da motivi diversi e, prima di tutto, dalla legislazione che prevede la corresponsione dell'indennità giornaliera per inabilità temporanea soltanto nel caso di infortuni accaduti durante l'uso di macchine agricole. E' una grave limitazione che, in pratica, esclude da quell'indennizzo gli agricoltori delle zone montuose e collinari dove le macchine non si adoperano e, comunque, tutti quei contadini che non dispongono dei mezzi per poterle acquistare. Inoltre, alcuni medici non prowederebbero a dare notizia di tutti gli infortuni all'istituto assicuratore, limitandosi a segnalare soltanto i più gravi, mettendo così l'ente di patrocinio nell'impossibilità di intervenire in tempo per la tutela dei lavoratori interessati. Sono state esaminate anche le migliorie che il disegno di legge in corso di approvazione alle Camere dispone a favore degli agricoltori: l'aumento dei minimi da 13.200 a 18.000 lire mensili e la conferma de' diritto di cumulo (e ciot della possibilità di percepire contemporaneamente la pensione e la retribuzione intere) per gli agricoltori di tutte le cate gorie. Si è rilevato, infine, che con l'attuale contribuzione ben pochi contadini riusciranno ad avere un trattamento pensionistico di im porto superiore al minimo anche dopo lunghi cicli la vorativi. Osvaldo Paita

Persone citate: Osvaldo Paita

Luoghi citati: Torino