Comincia la « Settimana dei Musei »

Comincia la « Settimana dei Musei » Comincia la « Settimana dei Musei » Due belle mostre allestite per l'occasione a Palazzo Reale e alla Galleria Sabauda S'inizia oggi la tradizionale « Settimana dei Musei » istituita una dozzina d'anni fa sul piano internazionale dall'Unesco. In ogni parte del mondo civile è un invito di civiltà: visitare le grandi raccolte artistiche che riflettono l'atteggiarsi dello spirito umano, l'evolversi. delle culture nel secolare corso del tempo, e quindi arricchire la conoscenza della storia con la consapevolezza di un immenso patrimonio estetico senza il quale mancherebbe alla vita la sua voce poetica. Ma è un invito rivolto non a delle élites intellettuali, bensì alle più larghe masse popolari; e per invogliarle ad accostarsi ai musei, le direzioni di questi preparano ogni anno particolari mostre nelle sedi dei musei stessi. Anche Torino risponde all'iniziativa, e quest'anno in modo quanto mai attraente. Come si sa, il Palazzo Reale è un meraviglioso museo, specialmente del Barocco piemontese, il più frequentato della città (l'anno scorso circa 200.000 visitatori), e perciò la soprintendenza ai Monumenti del Piemonte, da cui esso dipende, vi ha allestito nel così detto « Appartamento d'estate» al primo piano, per iniziativa del soprintendente prof. Chierici, un'interessantissima mostra di opere d'arte recentemente restaurate o poco note appartenenti al Palazzo e finora rimaste chiuse nei magazzini. Così, a cominciare dalla « Galleria delle battaglie » affrescata sulla volta dal Beaumont nel 1748, e nelle sette seguenti sale vediamo quattordici stupendi mobìli di Pietro Piffetti (c. 1700-1777), scrivanie, tavolini, prega dio, armadi, sgabelli, scalette, tabernacoli, riportati alla completa integrità delle loro virtuoslstiche decorazioni e figurazioni a intarsi dal restauratore Visca. Si tratta di pezzi superbi in parte già esposti e commentati dal Viale nella mostra del Barocco piemontese del '63, e in parte ancora mediti o almeno non conosciuti dal pubblico; e ad essi aggiunge, magistralmente restaurato, il capolavoro di Luigi Prinotto, la scrivania con intarsiati gli episodi dell'assedio di Torino del 1706, che il Viale, da un documento da lui scoperto, potè datare 1722. Di alto interesse è poi la testimonianza, con sedici pezzi fra cui un ammirevole paravento dipinto, secondo il Viale, da Ludovico Tesio, dell'arte squisita del neoclassico Giuseppe Maria Bonzanigo (1745-1820), varie volte ingiustamente discussa. Quanto alle pitture, si va dal piemontese Beaumont (16941766) al napoletano Francesco De Mura (1696-1782), da un vedutista di scuola panniniana a un probabile Valerio Castello. Gli arazzi restaurati, della Manifattura di Torino e della Manifattura di Parigi, sono sette; la scultura compare con un delizioso ritratto del Lemoyne il Giovane su un basamento di Simone Martinez; orologi incantevoli del Sette e Ottocento tutti funzionanti e un piccolo bronzo dorato assegnato dal Malie "al Ladatte completano la mostra che con gusto e competenza è stata curata — come il preciso catalogo critico che l'accompagna — dall'ispettrice della soprintendenza dott. Rosalba Tardito Amerio, ed alla quale hanno dato opera i restauratori Visca, Cecconi Principi, Guietti, Eroli, Buonflno, Gilardi, Taverna e la ditta. Haas. Dal canto suo la soprintendenza alle Gallerie del Piemonte, affidata al prof. Franco Mazzini, che è quindi anche il direttore della splendita « Galleria Sabauda », ha preparato per i torinesi una grata sorpresa: un'esposizione di 78 incisioni di Salvator Rosa (1615-1673) pervenute alla « Sabauda » con le donazioni Vico e Duca di Sar- tirana. E' una mostra raffinata ed istruttiva, allestita dall'ispettrice della soprintendenza dott. Anna Barricelli, con l'aiuto degli addetti al museo Torchio e Martinotti, in una sala della « Sabauda » che d'ora innanzi presenterà, a rotazione, i disegni e le incisioni custoditi in cartelle e perciò non visibili dal pubblico. I rapporti di queste incisioni del fertilissimo pittore napoletano, che fu anche poeta e musico, coi suoi disegni e dipinti esistenti in vari musei d'Europa e d'America sono esemplificati dalla Barricelli (che sta preparando il catalogo della mostra) con fotografie poste a riscont tro. Si sa che i « Capricci », i «Soldati», le battaglie, i paesaggi, del Rosa ebbero uno straordinario successo vivente l'artista. Meno le scene sacre e mitologiche, le « storie » ch'egli si ostinava a dipingere. Ed anche da questa rassegna si ha la misura di un temperamento istintivo, improvvisatore e romantico, mar. ber. —: *—: Presentazione di < Marion T.escaut » — Oggi alle 17 alla Pro Cultura Femminile il dott. Mario Morirli presenterà l'opera puccinlana, che andrà in scena martedì al Nuovo per la stagione del Regio (protagonista, in luogo dell'indisposta Nietta Sigheie, Uva Llgabue).

Luoghi citati: America, Europa, Parigi, Piemonte, Torino