Oltre il tre per cento di aumento Affari per diciotto miliardi di lire di Renato Cantoni

Oltre il tre per cento di aumento Affari per diciotto miliardi di lire L'ATTIVITÀ' DI IERI COSTITUISCE UN NUOVO PRIMATO ASSOLUTO Oltre il tre per cento di aumento Affari per diciotto miliardi di lire La media delle quotazioni è salita al livello più alto' degli ultimi tre anni (Nostro servizio particolare) Milano, 8 aprile. Dopo i tre giorni di chiusura pasquale, la Borsa ha riaperto i battenti in modo clamoroso. Già venerdì si era avuta la sensazione che il mercato era in ebollizione e che il coperchio stava per saltare. Oggi, infatti, si è verificata una vera e propria esplosione. Questa volta non sono stati i titoli a mercato limitato a progredire vistosamente, ma i più diEusi valori-guida, come la Montedison, che ha messo a segno un forte rialzo, passando da 1089,50 a 1150. E' questa la conferma della grande ampiezza assunta in queste ultime settimane dal movimento rialzista. Evidentemente, il periodo festivo ha funzionato in favore della Borsa; gli effetti della lunga pausa e delle riflessioni degli operatori differenziali e degli investitori non potevano essere che positivi, se si considera la massa di ordini d'acquisto pervenuti alle banche e agli agenti di cambio questa mattina; gli scambi sono proseguiti imponenti sino alla chiusura. L'indice è passato da 76,87 a 79,22, il più alto livello degli ultimi tre anni, e precisamente dal 1" aprile '66, quando segnò 79,34. Il progresso odierno è del 3,05 per cento, il più forte, in una seduta, dopo quella del 15 febbraio '66. Quanto al volume degli affari, è il record assoluto nella storia della Borsa di Milano. Infatti, sono state trattate 6.857.000 azioni, per un valore di 18,2 miliardi di lire. Fra queste, 1.415.000 Montedison, 594.000 F;at, 300.000 Snia Viscosa, 32.000 Ass. Generali, 160.000 Olivetti, 9200 Mira Lanza. Il lavoro non è stato omogeneo. Titoli come Ciga, Cementir. Cucirini, Stampati, Nebiolo, Richard Ginori, Metalli, Cantoni sono andati controcorrente, o sono rimasti al palo; altri, come Carlo Erba, Mira Lanza, Pierrel, Olivetti priv., Lepetit priv. hanno progredito oltre misura, per l'effetto di ordini « al meglio », che hanno trovato contropartita solo con spostamenti sensibili dei corsi. Vi è qualche elemento nuovo che ha accelerato la corsa al rialzo? Per dire la verità, nessun fatto eccezionale ha contribuito alla spinta dei corsi. La Borsa sale per un complesso di motivi economici, finanziari, tecnici interni ed esterni, ai quali si aggiunge un subitaneo mutamento psicologico degli operatori e degli investitori. Le misure anticongiunturali americane hanno indebolito Wall Street. Le Borse tedesche, inglesi, olandesi e svizzere, dopo la corsa di un recente passato in analogia a Wall Street, sono ora esitanti. Rimangono il Giappone, che però ha una economia molto surriscaldata, e due mercati minori, la Francia e l'Italia. La prima nel 1969 ha messo a segno un aumento medio di oltre il 25 %. Perché — si chiedono molti operatori internazionali — l'Italia non può fare altrettanto? Così, in questi giorni, i compratori stranieri sono riapparsi numerosi sul nostro mercato, con acquisti concentrati spesso superiori alle normali possibilità di contropartita. Se si considera che nelle scorse settimane alcuni fondi d'investimento avevano rastrellato cospicue quantità di titoli e la speculazione era entrata in forze, soprattutto nel settore dei premi, abbiamo un quadro della situazione. Può darsi che anche le limitazioni poste dalle nostre autorità centrali per l'acquisto di valori esteri abbiano favorito l'afflusso di capitali verso la nostra Borsa, ma il rialzo delle quotazioni è stato così subitaneo e incisivo che i risparmiatori probabilmente non hanno avuto ancora il tempo di intervenire. Siamo ora giunti ad un punto delicato: le irregolarità e le spinte eccessive creano pericolosi vuoti, che normalmente sono colmati mediante naturali e robuste reazioni tecniche. Vedremo nei prossimi giorni se la fisiologia ha ancora valore. In termini assoluti, comunque, vi sono parecchi titoli che hanno ancora dello spazio per raggiungere una valutazione più realistica. Scambi animati e prezzi resistenti nel settore del reddito fisso. Renato Cantoni

Persone citate: Cantoni, Carlo Erba, Lepetit, Nebiolo, Richard Ginori

Luoghi citati: Francia, Giappone, Italia, Milano