Tempestosa seduta alla Camera di Parigi di Sandro Volta

Tempestosa seduta alla Camera di Parigi Dibattito sul referendum Tempestosa seduta alla Camera di Parigi Un deputato minaccia di deferire il governo all'Alta Corte - I 61 giscardiani votano per la prima volta con l'opposizione (Dal nostro corrispondente) Parigi, 4 aprile. L'Assemblea nazionale ha sospeso la notte scorsa i suoi lavori fino al 29 aprile (os sia fino a dopo il referendum per l'istituzione dell'autonomia regionale e per la soppressione del potere legislativo del Senato), a conclv* sione di una tempestosa seduta nel corso della quale l'ex ministro ^socialista Max Lejeune ha minacciato il deferimento del Governo all'Alta Corte, accusandolo di violazione della Costituzione; inoltre il gruppo parlamentare dei repubblicani indipendenti, con a capo l'ex ministro gollista Gìscard d'Estaing, si è staccato dalla maggioranza, unendo per la prima volta ì propri 61 voti a quelli dell'opposizione.- La sospensione dei lavori è stata voluta dai gollisti per impedire al Parlamento di discutere il progetto di legge sottoposto al referendum e contro questa imposizione si sono elevati Lejeune (socialista), Duhamel (presidente del centro), Lamps (comunista), Mondon (presidente dei repubblicani indipendenti). «Il progetto sottoposto al referendum — ha detto Lejeune — porta un ulteriore attentato alla Costituzione: era indispensabile che venisse discusso dall'Assemblea nazionale per illuminare il popolo di Francia. Se raccoglierà un'approvazione di paccottiglia, le porte verranno aperte all'avventura ». Il progetto di legge toglie al presidente del Senato la prerogativa dì assumere interinalmente le funzioni di capo dello Stato in caso di vacanza della Presidenza della Repubblica. Questa prerogativa viene conferita al primo ministro e, a questo proposito, il deputato socialista ha affermato che, se il referendum lo approverà, tutti i poteri passeranno nelle mani dì un solo uomo, Sandro Volta

Persone citate: Duhamel, Lejeune, Max Lejeune, Mondon

Luoghi citati: Francia, Parigi