Parigi: pugno di ferro per la fuga di capitali

Parigi: pugno di ferro per la fuga di capitali Energiche misure del ministro delle Finanze Parigi: pugno di ferro per la fuga di capitali Fermato alla frontiera un industriale: dopo lungo interrogatorio, confessa il «trasferimento» in Svizzera di due milioni di franchi (Nostro servìzio particolare) Parigi, 1 aprile. Il controllo dei cambi è stato intensificato negli uffici doganali francesi di confine. Un industriale di Angouléme, Jean Flamand di 62 anni, è stato arrestato alla frontiera di Saint-Julìen-enGenevois, mentre ritornava dalla Svizzera, dove aveva depositato due milioni di franchi (250 milioni di lire). Tutto era andato bene, per l'industriale, che viaggiava in automobile all'uscita dalla Francia, . ma. al ritorno le guàrdie di finanza hanno esa¬ minato il contenuto del suo portafogli e vi hanno trovato una ricevuta sulla quale era indicato un numero di conto corrente e segnata la somma di due milioni di franchi. Benché la ricevuta non fosse su carta intestata, i doganieri hanno interrogato a lungo l'industriale il quale ha finito col riconoscere di aver depositato la somma in -una banca di Ginevra il giorno prima, aggiungendo che già nel maggio scorso aveva trasferito in Svizzera un milione e mezzo di franchi; Il Flamand, che dirige ad Angouléme un'importante azienda di oreficeria dove so no impiegate 250 persone, è stato incarcerato ma verrà rimesso in libertà provvisoria domani. La lotta contro l'evasione dei capitali diventa molto energica. Il ministro delle Finanze Ortoli ha impartito istruzioni agli uffici dì dogana affinché siano particolarmente vigilanti, e lo zelo dei funzionari di servizio colpisce anche i turisti, francesi e stranieri. I francesi possono esportare, in un anno; soltanto l'equivalente dimiUe franchi (125 mila lire) in valuta estera debitamente registrata su un « libretto dei cambi », più 200 franchi (25.000 lire) in banconote nazionali. Gli stranieri che entrano in Francia devono denunciare il denaro che posseggono, e trasformarlo in franchi all'apposito ufficio di confine, sotto il controllo delle guardie di finanza. Anche chi è semplicemente in transito in un aeroporto ha interesse a non uscire dalla zona internazionale, sia pure per andare a pranzo, perché si dovrebbe sottoporre alla regola indicata. Se omette di dichiarare la valuta estera in suo possesso corre il rischio di vedersela confiscare, e di essere condannato al pagamento di un'ammenda. Loris Mannuccì

Persone citate: Flamand, Jean Flamand, Loris Mannuccì

Luoghi citati: Angouléme, Francia, Parigi, Svizzera