Ai funerali di Eisenhower a Washington statisti e capi militari di tutto il mondo

Ai funerali di Eisenhower a Washington statisti e capi militari di tutto il mondo Ai funerali di Eisenhower a Washington statisti e capi militari di tutto il mondo Suonata la vecchia canzone della sua giovinezza, la marcia dei cadetti di West Point - Le spoglie trasportate in treno ad Abilene, nel Kansas (Nostro servizio particolare) Washington, 31 marzo. La vecchia tradizionale canzone dei cadetti di West Point, « Army Blue », è risuonata nella Cattedrale di Washington, come estremo saluto alle spoglie di Dwight Eisenhower: un motivo che ha accompagnato i sogni giovanili di generazioni di ufficiali americani per il vecchio generale, il vincitore della II guerra mondiale, l'uomo che ha guidato l'esercito piìi vasto e potente di tutti i tempi. Dopo « Army Blue » e l'inno «Avanti, soldati cristiani», il vescovo episcopale di Washington che ha officiato il rito funebre ha letto il Salmo 23 della Bibbia: « Alzate o principi, le vostre porte, innalzatevi, o porte eterne, si che entri il re della gloria... Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia... il Signore delle schiere». In Campidoglio il necrologio è stato pronunciato dall'attuale presidente, Richard Nixon, il quale ha detto che «Eisenhower rese gli americani fieri del loro presidente, del loro Paese e di se stessi». Nixon, che è stato per otto anni vice a fianco di Ike, ha parlato per sedici minuti: aveva personalmente scritto l'elogio funebre a Camp David, il ritiro presidenziale 3ui monti del Maryland. Ad ascoltare le sue parole, c'erano anche la vedova di Eisenhower, che tutta l'America chiama affettuosamente Mamie, il figlio John che le dava il braccio, David Eisenhower, nipote di Ike. con la moglie Julie Nixon. Al termine del rito funebre (che si era iniziato alle 16,30, le 22,30 italiane) il feretro è stato deposto su un affusto di cannone e ha sfilato tra due ali di folla silenziosa. Seguiva la bara il cavallo nero a cui il generale era particolarmente affezionato, «Raven» (Corvo). Secondo una tradizione che risale a Lincoln, in segno di lutto gli étivali erano infilati a rovescio nelle staffe. Nel corteo erano presenti venti capi di Stato e primi ministri, e rappresentanti di altre venti nazioni. Su tutti spiccava De Gaulle in alta uniforme: il generale francese appariva visibilmente commosso per la scomparsa del suo compagno d'armi. Erano presentì tra gli altri il presidente del Consiglio italiano Rumor, in rappresentanza di Saragat, il cancelliere tedesco Kiesinger, re Baldovino dei belgi, con il primo ministro Gaston Eyskens, il granduca Jean di Lussemburgo, il « premier » portoghese Marcelo Caetano, il primo ministro del Canada Pierre Trudeau, il presidente del consiglio turco Suleymani e per la Gran Bretagna, Lord Mountbatten. Al funerale sono intervenuti rappresentanti di paesi fra loro nemici: dal Medio Oriente sono giunti il presidente israeliano Salman Shazar e Mahoud Fawzi, assistente speciale di Nasser. Quattro i paesi comunisti rappresentati: l'Unione Sovietica, la Polonia, la Romania e la Jugoslavia. Il sottosegretario agli Esteri russo Vasily Kuznetsov, ha dichiarato al suo arrivo a Washington che Mosca stima Eisenhower «per quanto fece nella guerra di liberazione contro la Germania nazista» e che egli sarà sempre ricordato neWUnione Sovietica. Della delegazione russa fa parte anche il maresciallo Vasily Ciuikov, il liberatore di Stalingrado. A passo lento il corteo è giunto all'Union Station: il feretro sarà trasportato in treno ad Abilene, nel Kansas, dove Eisenhower trascorse gli anni della prima giovinezza. Mercoledì le spoglie saranno inumate nei pressi della Biblioteca cittadina che porta il nome dell'ex Presidente, accanto alla tomba del primo figlio, morto bambino. Con la partenza del treno si è concluso il cosiddetto giorno dei tamburi: il loro ritmico triste battere è risuonato per quattro volte nella capitale negli ultimi sei anni: per Eisenhower, per John Kennedy, per MacArthur e per Hoover. r. s.