Un magistrato si uccide gettandosi dal Colosseo

Un magistrato si uccide gettandosi dal Colosseo Un magistrato si uccide gettandosi dal Colosseo Sessantacinquenne, era consigliere di Cassazione • Ancora sconosciuti i motivi del suicidio (Nostro servizio particolare) Roma, 28 marzo. (f.s.) Un consigliere di Cassazione, Achille Ciocca, di 65 anni, si è tolta la vita starnane alle 11 gettandosi da una terrazza del terzo ordine di archi del Colosseo: è morto sul colpo, dopo una caduta di oltre trenta metri. Al suicidio hanno assistito, senza poter intervenire, alcuni turisti in visita all'anfiteatro Flavio e uno studente ventenne, Angelo Colasanti, che ha visto il magistrato farsi il segno di croce prima di lanciarsi nel vuoto. Achille Ciocca era nato a Ofena (L'Aquila). Sposato e senza figli, viveva separato dalla moglie in un modesto albergo della borgata Aurelia. Da alcuni anni era in servizio alla seconda Sezione penale della Cassazione. Lia salma del consigliere è rimasta sull'asfalto sotto una fitta pioggia per alcune ore: in tasca non aveva documenti e 11 magistrato non dava l'ordine di rimozione. L'identificazione si è resa possibile soltanto nel tardo pomeriggio. Nella giacca del suicida, oltre a un biglietto d'ingresso per le arcate superiori del Colosseo, sono state infatti trovate alcune carte da visita. Il sostituto procuratore della Repubblica incaricato delle indagini sta cercando di individuare i motivi del suicidio. E' stato accertato che il magistrato mancava da tre giorni dal suo alloggio. Dall'aspetto si direbbe che, lasciato l'albergo, il consigliere abbia vagato per le vie della città senza mèta: aveva la barba lunga, la camicia macchiata e gli abiti in cattive condizioni. 1

Persone citate: Achille Ciocca, Angelo Colasanti, Aurelia

Luoghi citati: L'aquila, Ofena, Roma