Giro di vite in Svizzera per i lavoratori stranieri

Giro di vite in Svizzera per i lavoratori stranieri L'anno scorso erano aumentati del 4,8 per cento Giro di vite in Svizzera per i lavoratori stranieri Entro il 30 novembre dovranno diminuire del 2 per cento Attualmente sono 933.142, di cui circa 550.000 italiani (Dal nostro corrispondente) Berna, 27 marzo. Nuovo giro di vite per la ammissione dei lavoratori stranieri in Svizzera: il governo centrale di Berna ha approvato oggi un decreto che, oltre ad una serie di misure secondarie, comporta per tutti i datori di lavoro l'obbligo di ridurre del 2 per cento il numero dei loro dipendenti di nazionalità estera. Nel volgere di pochi anni si tratta del quarto taglio della manodopera straniera, costituita in gran parte da italiani. Con il presente provvedimento, che dovrà essere eseguito entro il 30 novembre prossimo, il totale delle riduzioni per le aziende ammonta al 17 per cento. Il capo dell'ufficio federale del lavoro ha dichiarato oggi che le nuove restrizioni sono necessarie poiché, nonostante le precedenti misure di limitazione, il numero degli stranieri è salito nel 1968 del 4,8 per cento, passando da 890.580 del '67 a 933.142 unità. Gli italiani sono circa 550 mila. Come spiegare il nuovo incremento degli stranieri? Anzitutto va precisato che lo scorso anno il governo di Berna ha accordato il diritto d'asilo ad oltre settemila rifugiati cecoslovacchi. Alcune decine di migliaia di italiani hanno acquisito il domicilio permanente per cui non figurano più nel gruppo degli stranieri soggetti a controlli. I provvedimenti approvati oggi hanno soprattutto lo scopo di bloccare l'arrivo di nuovi contingenti di operai dall'estero. Per contro le competenti autorità federali sembrano decise a seguire un atteggiamento piuttosto liberale nei confronti dei lavoratori italiani che risiedono da un certo numero di anni in territorio elvetico. E' stato, tra l'altro, annunciato che anche in futuro gli emigrati con sette anni di permanenza in Svizzera saranno esentati da ogni controllo. Una speciale agevolazione è prevista per gli stranieri sposati con una svizzera nel senso che già dopo cinque anni hanno-diritto alla residenza fissa. In sostanza la pplitica del governo di Berna tende a migliorare, da una parte, il trattamento degli stranieri che si trovano qui da parecchi anni e procedere, dall'altra, a una selezione sempre più rigorosa dei nuovi immigrati. II movimento per la «salvaguardia della patria» di Zurigo, rappresentato al Parlamento dal deputato J. Schwarzenbach, ha già fatto sapere che giudica insufficiente il nuovo decreto del governo, Luigi Fascetti

Persone citate: J. Schwarzenbach, Luigi Fascetti

Luoghi citati: Berna, Svizzera, Zurigo