Quindici anni, sposa dopo un ratto spartiva I9 incasso con tre sfruttatori

Quindici anni, sposa dopo un ratto spartiva I9 incasso con tre sfruttatori Uno dei più drammatici e desolanti aspetti della prostituzione Quindici anni, sposa dopo un ratto spartiva I9 incasso con tre sfruttatori Un muratore compì il rapimento, per riparare la sposò - La giovane: «Cominciai a scappare con altri uomini perché mio marito non mi piaceva più. Per punirmi lui mi picchiava e lo denunciai per maltrattamenti. Libera, venni al Nord » - Uno degli sfruttatori, 40 anni, nonno, era il suo amante Un altro desolante episodio della prostituzione minorile. Abbiamo scritto ieri che questo fenomeno è assai più vasto di quanto si sospetti. La polizia femminile e la Crlminalpol hanno iniziato i giorni scorsi una operazione per tentare di' eliminarlo. Si è sollevato il sasso ed è apparso un pauroso verminaio. Ogni giorno si scopre un « caso » p più « casi ». Quello scoperto ieri è uno dei più drammatici. Una giovane di 15 anni, sposata da due anni, è stata sorpresa mentre spartiva l'incasso della sua serata con tre individui — sfruttatori — uno dei quali padre di sette Agli e già nonno. La giovane si chiama Maria Marino ed è siciliana, di Favlgnano. Quando aveva 13 anni è stata « rapita » da un muratore, restituita il giorno dopo ha dovuto « riparare » con il matrimonio. La « mafia dei fiori d'arancio », la sciocca legge dell'onore. Queste nozze finiscono quasi sempre nel disastro. Dice la Marino: « Dopo un po' di tempo non mi piaceva più stare con mio marito e ogni tanto scappavo. Ho incominciato a incontrare altri uomini. Mio marito non sapeva che scappavo per prostituirmi, ma mi picchiava perché pretendeva che restassi a casa. Dopo tre mesi l'ho denunciato per maltrattamenti ». Libera, si è trasferita a Trapani e ha conosciuto quel marciapiedi. Ma il guadagno era misero, le dicevano che al Nord sarebbe stato migliore e, tre mesi fa, è venuta a Torino, con 1 genitori e nove fratelli. Comunque, qui ha cercato una vita pulita, ed ha trovato lavoro come operaia in una fabbrica di plastica. Ma è durato poco. Ha conosciuto Giacomo Masottina di 40 anni, pugliese, straccivendolo. padre di 5 figli (uno sposato e già padre a sua volta). I Marino e 1 Masottina abitano nelle soffitte di corso Brescia 7. Racconta la Marinò: « Giacomo mi è piaciuto subito. E' un uomo buono ed ero contenta di alutarlo. Ma i soldi che guadagnavo in fabbrica, 1500 lire al giorno, non bastavano per tutti e due ». Cosi, per aiutare l'« uomo buono » ha incominciato a uscire la sera. Il Masottina aveva due amici pugliesi — Antonio Grippo, 21 anni, via Cisl 2, e Nlcollno D'Adamo, 21 anni, residente a Settimo — anche loro « bravi ragazzi ». Il Masottina ha proposto alla ragazza di « lavorare » tutti assieme. Dice la Marino: « CI siamo messi d'accordo. Io aspettavo!'1 Unenti" fino a- quando non avevo guadagnato 15 mila .lire) Allora ci- - rttrovavajmo tutti e quattro e davo 5 mila lire a Giacomo, 3 mila a Nlcollno, che aveva la macchina e faceva da autista, 3 mila ad Antonio che mi proteggeva, il resto lo tenevo io. Andavo solo con clienti che avevano la macchina, cosi gli amici mi seguivano, pronti ad intervenire se ci fossero state discussioni ». Questa « società » è andata avanti finché non è stata scoperta dalla squadra mobile. Da qualche sera gU agenti seguivano questa ragazza troppo giovane che fumava sigarette, aspettando, neUe strade di borgo San Donato. E avevano scoperto che, ad una certa ora, tre uomini andavano a prenderla con una « 1500 ». (Apparterrebbe al Masottina, il quale sarebbe proprietario anche di una « Giulietta »). La notte scorsa 11 dott. Cascella, che dirige la « buon costume », si è avvicinato alla « 1500 » ferma in via Piffctti. Sembrava un qualunque passante, occupalo ad allacciarsi una scarpa. La giovane e i tre uomini erano troppo impegnati a spartirsi il denaro per fargli caso. Il commissario ha fatto cenno agli agenti Di Muro e Favata, che sono intervenuti. I quattro se ne sono accorti e sono scarpati. La giovane è stata bloccata - po duecento metri. Anche i tre sono stati fermati e hanno negato: « Questa ragazza non sappiamo chi sia ». Tutti e quattro sono stati portati in Questura. La Marino ha raccontato la sua vicenda come una storia qualunque. Quando ha saputo che non la arrestavano, ha detto: « In fondo è giusto. Non facevo nulla di male ». Ha chiesto dell'amico Masottina e dei « dipendenti » Grippo e D'Adamo, le è stato risposto che erano già in prigione. Allora è scoppiata In lacrime: « Ma perché? Erano tutti bravi ragazzi. Adesso non ho più nessuno, sono sola ». E' stata accompagnata al Buon Pastore ed è denunciata per atti osceni. Nella soffitta di corso Brescia là moglie e 1 figli del Masottina ieri sera non avevano da mangiare, né soldi per comperare un po' di pane. — L'operaio ventunenne Franco Cremonesi, via Vandalino 82, è stato denunciato a piede libero per simulazione di reato. Il 2 marzo era sbandato con la sua « 1100 » e Aveva danneggiato alcune auto in sosta. Il Cremonesi, per sottrarsi alla responsabilità dell'incidente, quel giorno stesso aveva denunciato il furto della propria .àuto. Giacomo Masottina, il nonno-amante.-e Antonio Grippo Maria Marino, -15". anni, racconta, la sua triste vita iiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiititiiiiiiinnitNiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiM miiiiiin

Luoghi citati: Torino, Trapani