Uccide per gelosia la sua ex amante tagliandole la gola a colpi di lima

Uccide per gelosia la sua ex amante tagliandole la gola a colpi di lima Uccide per gelosia la sua ex amante tagliandole la gola a colpi di lima A Gossolengo, presso Piacenza - L'uomo (un mungitore di 32 anni, sposato) ha confessato: « Mi tradiva » - La vittima, ventiquattrenne, era madre di due bimbi (Dal nostro conlspondente) Piacenza, 26 marzo. Roso dalla gelosia, il mungitore trentaduenne Giuseppe Esposito, originario di Catanzaro ed ora residente a Gossolengo, un paesino di 3100 abitanti a nove chilometri da Piacenza, ha ucciso l'ex amante tagliandole la gola con la punta di una lima. La vittima, morta dissanguata, è Giuseppina Scalise, di 24 anni, compaesana dell'omicida, anch'ella venuta dal Meridione per sistemarsi a Gossolengo. La donna, che non era sposata e lavorava come magliaia in una fabbrica della città, lascia due bimbi (Serafino di 4 anni e Silvana di 2) che da tempo sono ricoverati in un istituto assistenziale. L'Esposito ha confessato ed è stato rinchiuso nelle carceri di Piacenza. Il delitto, compiuto la sera di lunedì, è stato scoperto soltanto oggi. La Scalise viveva sola in una casa al centro del paese e la sua assenza era passata inosservata. Il corpo è stato trovato in cucina. Giaceva in un lago di sangue e presentava varie ferite al collo. Dell'arma del delitto nessuna traccia. A dare l'allarme è stato lo stesso mungitore, evidentemente nell'intento di sviare in questo modo le indagini. Egli ha avvertito la guardia comunale: «Ho trovato Giuseppina già morta: non so cosa le sia capitato... ». Sono intervenuti i carabinieri di Eivergaro che, dopo i rilievi del caso e gli accertamenti necroscopici del medico, hanno sottoposto l'uomo ad imo stringente interrogatorio. L'Esposito dapprima ha resistito; poi ha finito col confessare, ammettendo di aver colpito la donna più volte con ima lima: il ferro lo aveva usato dalla parte acuminata, cioè dove forma quella specie di punteruolo che normalmente viene infilato nel manico di legno. « Poi l'ho gettata in un canale », ha detto. Tra gli amanti c'era stata una lunga relazione, dalla quale sarebbe nato l'ultimo dei due bimbi della Scalise. Di recente, però, i loro rapporti si erano raffreddati. A questo aveva contribuito anche il fatto che a Gossolengo era arrivata da Cruccoli (Catanzaro) la famiglia dell'Esposito, cioè la moglie Achiropatia Creolise (del ceppo albanese di Calabria) ed i tre figli: Francesco di 10 anni, minorato psichico, Natalino di 8 e Cataldino di 3. La presenza dei parenti di lui aveva reso la situazione estremamente delicata e la Scalise aveva espresso il proposito di troncare ogni rapporto. Sembra, anzi, che ella si fosse legata sentimentalmente ad un giovane del paese. L'Esposito dapprima ha cercato di riprendere la relazione, supplicando la donna di lasciar perdere l'altro; poi non era più riuscito a dominare la gelosia. «Mi tradiva. Le volevo bene e l'avevo avvertita. L'altra sera mi ha chiuso la porta in faccia — ha dichiarato ai carabinieri —. Allora non ci ho più visto. Mi sono trovata in mano la lima ed ho colpito ». Oggi si è deciso ad avvertire la guardia comunale quando ha notato che nessuno si era accorto del delitto, e. 1. Giuseppina Scalise, la ventiquattrenne uccisa