Vidocq è realmente esistito ispiro Hugo per «I miserabili»

Vidocq è realmente esistito ispiro Hugo per «I miserabili» LA CRONACA TELEVISIVA Vidocq è realmente esistito ispiro Hugo per «I miserabili» Si sta per concludere il romanzo d'appendice di Georges Neveux. che ha per protagonista l'incredibile personaggio - Questa sera «Tv 7» e «Per la fama di Cesare» una nuova avventura di Nero Wolfé L'eroe della serata di ieri è stato ancora una volta Vidocq. Ma siamo agli sgoccioli. Giovedì prossimo il simpatico briccone-gentiluomo si congederà, lasciando sicuramente un piccolo vuoto. Trasmissione importante? Memorabile? Non scherziamo. Abbiamo già scritto che si tratta di un romanzo d'appendice che sventola la bandiera del più completo disimpegno: una scarica di avventure cui la mossa regìa dà un ritmo galoppante e dove un attore di risorse intellettuali come Bernard Noel ha modo di divertire e di divertirsi sul filo di un'interpretazione abbondantemente sottolineata dall'ironia, in tono del resto con il copione di George Neveux che sta tra il feuilleton e la caricatura del feuilleton. Piuttosto, c'è da chiedersi se questa rielaborazione fantasiosa non sia in definitiva inferiore, come ricchezza di fatti e come esempio di un certo costume e di una certa epoca, alla vera vita di Vidocq. Perché Francois Vidocq è un grosso personaggio realmente esistito. Nel 1958 cadde il centenario della sua morte e in Francia uscirono parecchi volumi tra i quali ebbe particolare risonanza « Il processo di Vidocq » di Jean. Savant, un'interessante raccolta di documenti inediti o sconosciuti. Il libro fu recensito in quello stesso anno su La Stampa dal compianto Francesco Argenta, giornalista giudiziario ed eminente studioso di criminologia, che colse l'occasione per scrivere un approfondito articolo sul fenomeno Vidocq. Data di nascita 1776, luogo Arras. A sedici anni scappa di casa e s'arruola, combatte nell'esercito, repubblicano. Quando torna, conduce un'esistenza tumultuosa: duelli su duelli, truffe, furti, probabilmente delle rapine a mano armata e una condanna a otto anni di lavori forzati. Evade, viene ripreso. Evade una seconda volta, è braccato a lungo. Sparisce nei bassifondi poi, d'improv viso, si presenta al prefetto di polizia di Parigi proponendogli una collaborazione: in cambio dell'immunità e della libertà egli s'impegna, con l'aiuto di suoi amici ex galeotti, di ripulire la città dalle bande di criminali che la terrorizzano. Il prefetto accetta, Vidocq si rituffa nei bassifondi e nel giro di un paio d'anni la delinquenza più pericolosa è sgominata. Nasce la Sùreté — che esiste tuttora — e nel 1811 Vidocq, che l'aveva fondata, ne diventa ufficialmente il capo, Ora l'antico fuorilegge è un'autorità. Ha un nugolo di nemici, ma resiste. Crolla l'impero napoleonico, torna la monarchia, ma non si può fare a meno di Vidocq. Solo nel 1827, coinvolto negli errori del suo luogotenente Coco-Latour, deve andarsene. Crea un'agenzia privata di investigazioni e si batte su due fronti: ancora contro la malavita e contro la polizia che lo osteggia e lo perseguita con arresti e processi da cui esce sempre trionfalmente assolto. Conosce le facce e i segreti di tutti, ha una memoria prodigiosa. E' amico di Balzac che si ispirerà a lui per Vantrin, di Dumas che lo raffigurerà in Salvator e dì Victor Hugo che lo immortalerà nel protagonista de I miserabili, Jean Valjean. Alternativamente, e a ritmo vertiginoso, ricco e povero, pa¬ drone dì palazzi sontuosi e ospite di fetide celle, amato da splendide donne e odiato dai mariti, muore a 82 anni in una villa di campagna dopo aver scritto (o aver fatto scrivere da «negri»?) quattro ponderosi volumi di me-, morie. Ecco, abbiamo l'impressione che da un personaggio simile si sarebbe potuto ricalare molto dì più che una serie di piacevoli e superficiali telefilm di sapore umoristicorocambolesco. Comunque, rotto il ghiaccio, è facile che Vidocq ricompaia sul video: magari ridimensionato e inquadrato in un profilo rigorosamente storico (ma, considerata la vita del soggetto, egualmente attraente). * * Segnaliamo sul « secondo » la meritevole opera di divul¬ gazione di « Orizzonti della scienza e della tecnica ». Stasera « Tv 7 » e la prima delle due puntate di un nuovo episodio di Nero Wolfe, Per la fama di Cesare. Nel pomeriggio alle 18,45 gli appassionati di musica classica non si lascino sfuggire il concerto des « / solisti veneti » che eseguiranno tre composizióni di Antonio Vivaldi: la ripresa è stata effettuata dal regista Massimo Scaglione nella villa Barbaro a Maser di Treviso. ★ * Dalle indagini del Servizio Opinioni si apprende che il romanzo La freccia nera ha ottenuto un indice di gradimento altissimo (oltre 80) e che nelle ultime tre puntate ha radunato, ogni domenica, un pubblico superiore ai 17 milioni di spettatori. u. bz.

Luoghi citati: Francia, Parigi, Treviso