Ora si dispera la madre di Piacenza

Ora si dispera la madre di Piacenza La vicenda, dei tre neonati trovati cadaveri in casa Ora si dispera la madre di Piacenza E' in preda a una violenta crisi nervosa - Il magistrato non ha potuto interrogarla (Dal nostro corrispondente) Piacenza, 18 marzo. Elisa Bratti, l'impiegata trentaseienne che è vissuta per due anni con due cadaverini occultati nel ripostiglio di casa, e che ha rischiato di morire dissanguata nel terzo parto, è in preda ad una crisi nervosa e non può essere interrogata. Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Cantelli, si è recato oggi pomeriggio all'ospedale, dove la Bratti è ricoverata, sorvegliata da una infermiera e piantonata da due agenti. Il magistrato, però, ha subito interrotto l'interrogatorio quando si è reso conto dello stato in cui si trovava la donna. Alle prime domande, Elisa Bratti è scoppiata in singhiozzi e non ha più potuto parlare. Mentre si attende di conoscere dalla protagonista i particolari dell'allucinante vicenda, si sono iniziati gli esami necroscopici dei due cadaverini trovati nel ripostiglio, e del terzo rinvenuto in casa della donna. Gli accertamenti vengono compiuti dal medico legale dottor Longo e richiederanno qualche tempo per stabilire se i bimbi sono nati, o se si sia invece trattato di aborti. Si dovrà anche accertare da quanto tempo i corpi erano nascosti. E' stata fatta una prima raccapricciante constatazione: uno dei cadaverini, quello più decomposto, non è inte¬ ro; mancano la testa e l'intero busto. Perché? Il corpicino fu sezionato da chi voleva liberarsene? Al centro di questa terribile storia resta il comporta¬ mento dell'impiegata, una donna soli, con scarse amicizie. Elìsa Bratti è originaria di Monticelli d'Ongina, dove ha lasciato dieci anni fa la famiglia, modesta ma stima ta. In città aveva dapprima aperto un negozio di profumi in via Calzolai, ma l'attività commerciale non era stata fortunata. Si era allora impiegata come contabile in una piccola azienda di attrezzature idrauliche, dalla quale era assente da circa un mese per malattia. Viveva in un appartamento di tre stanze al panterreno di un vecchio palazzo. La scoperta del macabro segreto della donna ha sorpreso tutti, e in particolare i vicini di casa. Si parla frattanto con insistenza della lettera che la Bratti avrebbe lasciato sul tavolo, pensando ormai di morire per l'emorragia conseguente al parto. Le autorità inquirenti mantengono uno stretto riserbo su questo particolare, ma da quanto si è saputo si tratterebbe di una confessione indirizzata al fratello. La tragica vicenda ha destato profonda emozione fra la cittadinanza. A Piacenza è giunto frattanto il dott. Bracaglia, della Criminalpol, per collaborare nelle indagini. e. 1. Elisa Bratti all'ospedale di Piacenza (Foto Moisio]

Persone citate: Bracaglia, Cantelli, Elisa Bratti, Longo

Luoghi citati: Piacenza