Le dimissioni di Granzotto saranno discusse alla Camera di Gianni Granzotto

Le dimissioni di Granzotto saranno discusse alla Camera Le dimissioni di Granzotto saranno discusse alla Camera Il pli chiede di sapere perché ha lasciato la carica d'amministratore delegato della Rai - La Voce Repubblicana critica il funzionamento dell'ente (Nostro servizio particolare) Roma, 18 marzo. Le dimissioni di Gianni Granzotto da amministratore delegato della Rai-Tv ed i motivi che le hanno originate verranno discussi in Parlamento. Un gruppo di deputati liberali ha presentato una interrogazione per conoscere ufficialmente dal presidente del Consiglio i motivi che hanno spinto Granzotto a dimettersi, e i risultati dell'inchiesta amministrativa e funzionale svolta all'interno della Rai; inoltre i parlamentari del pli chiedono di conoscere che cosa pensa di fare il governo per dare un migliore assetto all'ente. L'indagine alla quale accennano i liberali è quella svolta da un comitato di esperti, nominato dal Consiglio d'amministrazione della Rai fra i suoi stessi membri. Il contenuto della relazione, racchiuso in 96 pagine, sarebbe — a quanto si dice. — esplosivo. Nel documento si rivolgerebbero severe critiche alla gestione dell'ente; Granzotto le avrebbe tenute presenti nell'opporsi alla ridistribuzione delle cariche interne « contrattate » a livello politico. In un severo commento pubblicato oggi, La Voce Repubblicana lamenta che la Rai è stata ferma sei mesi « per l'incredibile proposta di " lottizzazione" dell'alta dirigenza interna che si tentò di far passare con sostanziale scorrettezza di metodo subito dopo le vacanze dell'anno scorso, profittando anche della obbligata vacanza repubblicana all'interno della Rai, conseguente alle dimissioni dell'ing. Terrena, eletto deputato ». L'organo del pri prosegue affermando che quella crisi si sanò attraverso il ricorso ad un giudizio obiettivo sulla ristrutturazione dell'ente affidato ad un comitato di esperti che seppellì « sotto una valanga di macerie il progetto di ristrutturazione aziendale allora proposto in virtù di accordi sottobanco tra alti responsabili politici della Rai». Secondo La Voce Repubblicana si trattava di tener conto dei suggerimenti degli esperti. « Che adesso si sia pensato — prosegue il gior- naie — di proporre un nuo- vo organigramma (differente dal primo, ovviamente, nelle strutture e negli uomini) attraverso lo stesso deplorevole metodo e con le stesse finalità di lottizzazione appare incredibile. E che lo si sia formulato poco dopo accordi di governo che ribadivano ia indipendenza della Rai e la necessità di rafforzare col suo equilibrio la sua obbiettività, ciò costituisce una palese violazione di intese raggiunte al massimo livello in occasione della costituzione del governo di centro-sinistra ». Le vicende della Rai hanno suscitato fermento anche all'interno della de. Un'agenzia di stampa ispirata dagli ambienti morotei rivolge un aspro attacco al segretario politico Piccoli, indicato come sostenitore del nuovo « organigramma», e informa che le correnti della de all'opposi zione hanno deciso di portare alla direzione del parti to (che dovrebbe riunirsi ve nerdl prossimo) la crisi aper ta dalle dimissioni di Gran zotto. La stessa agenzia prò spetta l'ipotesi di un gesto I analogo che sarebbe sul pun ' to di compiere anche il pre j sidente della Rai, Pietro Qua I roni. g. fr.

Persone citate: Granzotto

Luoghi citati: Roma