Morti una madre di 17 anni e i due bimbi Altre 6 persone sono ferite nello scontro

Morti una madre di 17 anni e i due bimbi Altre 6 persone sono ferite nello scontro Tremenda sciagura presso Venaria: un furgone si incastra nel fianco di un9auto Morti una madre di 17 anni e i due bimbi Altre 6 persone sono ferite nello scontro La giovane sposa si era recata alla Snia con i figli per ritirare il salario del marito - Poi è passata a salutare la famiglia - Qui uno zio si è offerto di riportarla a casa: senza patente, con l'auto acquistata da pochi giorni • Sono partiti in sette; l'incidente per una sbandata La giovane madre morta. Rosa Martinisi - Il dolore del marito alla terribile notizia: « La mia famiglia è distrutta • - L'automobile sfasciata dal furgone in via Lucento dell'incidente, Pasquale Ferrara, 30 anni, operaio alla Snia, abitante in via Venaria 61. Guidava a forte velocità, senza patente, sulla strada viscida per la pioggia un'automobile acquistata tre gior- ni fa di seconda mano, con il battistrada delle gomme ormai completamente consunto. Le vittime sono Rosa Martinisi, con i figli Angelo di 4 anni e Barbara di dieci mesi. A tredici anni. Rosa era fuggita con Vincenzo Luisi, allora venticinquenne. Si erano sposati, avevano messo la testa a posto e la famiglia viveva felice, in un piccolo alloggio di via Enrico Glachlno n. 53. Vincenzo aveva trovato un posto alla Snia Viscosa di Venaria. Ieri era giorno di paga, Rosa è andata in fabbrica per riscuoterla insieme con 11 marito. Ha preso con sé 1 bambini ed ba raggiunto Venaria sull'autobus. Poi, con il denaro nella borsetta, è andata a salutare 1 genitori, Declo e Pasqualina Martinisi, entrambi di 38 anni, che abitano nel villaggio operaio dèlia fabbrica. Qui Wf"incontrato lo zio, Pasquale Ferrara, che le ha detto: « Ho comperato l'auto, non preoccuparti per il ritorno a casa. Tt porto io ». Sono saliti in sette sulla vettura: il Ferrara con 11 fratello Angelantonio di 23 anni; i fratelli Domenico e Gaetano La Malfa, di 19 e 12 anni, abitanti a Torino, Rosa con 1 due bambini. Pochi minuti dopo, in via Lucento all'altezza della cascina « Cara », lo spaventoso incidente. La strada compie una larga curva, da Torino sta arrivando un furgone deUa ditta Bmt Mater, che fabbrica attrezzi speciali per carrozzerie. Lo guida Alberto Squarzoni, 28 anni, di Robassomero, che ha a fianco l'operaio Teodoro Bitetta, 18 anni, da Flano. Racconta lo Squarzoni: « Ho visto l'auto prendere la curva a forte velocità e venirmi incontro. Il guidatore deve essersi spaven-. tato e ha frenato, sul terreno viscido ». Un tragico errore. Le ruote slittano, l'auto sbanda nella carreggiata di sinistra, compie un quarto di giro su se stessa mettendosi di traverso alla strada e piomba con la fiancata di destra contro 11 cofano del furgone che penetra nella carrozzeria, schiacciandola, proprio in corrispondenza del sedile posteriore su cui si trovano Rosa e 1 bambini. Il traffico è intenso, decine di automobilisti si arrestano e accorrono. Nell'automobile c'è un viluppo di corpi immoti, coperti di sangue, soltanto un paio si agitano ancora debolmente, lamentandosi. Anche sul furgone, l'autista e l'operaio sono rimasti feriti. Qualcuno carica i corpi del meno gravi sulla propria automobile e corre all'ospedale di Venaria, si telefona ai carabimeri e alla Croce Verde, pochi minuti dopo arrivano anche le ambulanze che raccolgono i moribondi. Durante questa pietosa opera¬ zione, un episodio straziante. Le prime auto con i feriti sono già giunte a Venaria, la voce dell'Incidente si è diffusa nell'ospedale. Qui sono appena giunti i genitori di Rosa Martinisi, per visitare un altro figlio, Francesco di 8 anni, ricoverato per un'operazione all'appendice. Apprendono la notizia, un presentimento li spinge a correre sul luogo della sciagura e si trovano davanti ai corpi di Rosa e dei due bambini, che i barellieri stanno caricando. Sono probabilmente già morti, ma le ambulanze si affrettano egualmente all'ospedale. Una corsa inutile. Pasquale Ferrara ba 11 cranio niiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiimniiiiiiiiiniiiiii fratturato, è in fin di vita; il fratello Angelantonio la gamba destra maciullata e gravi ferite al capo. Li portano alle Molinette. A Venaria vengono ricoverati gli altri feriti meno gravi: i fratelli La Malfa, feriti al capo e guaribili in quindici giorni; l'autista e l'operalo che si trovavano sul furgone, con ferite al viso, al bacino e alle gambe, guaribili in una ventina di giorni. Nella cella mortuaria vengono composti, uno accanto all'altro sulla stessa lastra di marmo, i corpi di Rosa e del bambini. Qui li rivede il padre, che qualcuno è corso a prendere in fabbrica: lo portano dentro barcollante, re¬ iiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiilliiilliillliiiii sta con 11 viso stravolto, una mano sulla bocca come per reprimere l'urlo. Ma non ha la forza di gridare: lo sorreggono mentre si accascia, distrutto, con gli occhi sbarrati che si riempiono di pianto. —~—♦ " Nel tremendo scontro frontale di due automezzi una giovane madre diciassettenne è morta con i suoi due bambini; altre sei persone sono rimaste ferite. Una è in fin di vita: il responsabile

Persone citate: Alberto Squarzoni, Gaetano La Malfa, La Malfa, Mater, Pasquale Ferrara, Pasqualina Martinisi, Vincenzo Luisi

Luoghi citati: Robassomero, Torino, Venaria