Tomasoni crolla k.o. sul ring di Roma L'inglese Cooper si conferma campione

Tomasoni crolla k.o. sul ring di Roma L'inglese Cooper si conferma campione Tomasoni crolla k.o. sul ring di Roma L'inglese Cooper si conferma campione Nel « match » valido per il titolo europeo dei massimi - Decisione al quinto round dopo molte emozioni (Dal nostro inviato speciale) Roma, 13 marzo. Henry Cooper si è riconfermato 'stasera campione d'Europa dei pesi massimi mettendo k. o. in cinque riprese lo sfidante italiano Piero Tomasoni. E' stato un combattimento breve, selvaggio, emozionante, nel quale il coraggio, la tenacia, la volontà di vittoria del pugile bresciano, non sono bastati per raggiungere un traguardo che gli è stato in due occasioni incredibilmente vicino. Cinque riprese scarse, meno- di quindici minuti di lotta, eppure in questo breve spazio di tempo i capovolgimenti di fronte sonò stati frequentissimi, tanto da lasciare la porta aperta a qualsiasi clamorosa soluzione: si sono avuti quattro atterramenti, due per Tomasoni, due per Cooper. Una sequenza di fasi drammatiche incredibile. Già al primo round Tomasoni, centrato dall'implacabile gancio sinistro del trentacinquenne fuoriclasse inglese, è andato a terra ed è stato sull'orlo del k. o. Ma l'irriducibile bresciano non si è arreso: Individuata una falla nella guardia difensiva del rivale — che scopriva la zona del fegato allungandosi per colpire di sinistrò — Tomasoni ha concentrato su quel bersaglio tutta la sua rabbia di atleta che gioca le ultime carte sapendosi battuto. E, clamorosamente, la situazione si è capovolta: Cooper è andato' a tèrra nel - Secondo round, colpito—netto da-un rabbioso sinistro di Piero al fegato. Mentre l'inglese a terra prèndeva flato mascherando appena una smorfia di dolore, nel <j ring-side » l'attore Sean Connery, il popolare «007» dello schermo, lo incitava a gran voce a rialzarsi stritolando fra le possenti mani un sigaro degno di Churchill. Cooper, dopo il conteggio di 8", si rialzava e riprendeva ad imporre la lucida superiorità del suo pungente sinistro, neutralizzando le focose cariche a testa bassa di Tomasoni. Ma, nella ripresa successiva, la terza, ancora il tremendo sinistro di Tomasoni, scagliato con la forza della disperazione, si abbatteva sul corpo di Cooper appena al di sopra della cintura. Il campione d'Europa era nuovamente ai piedi del suo rivale, piegato su se stesso, bocconi sul tappeto, a smaltire l'effetto della maligna staffilata del rivale. Proprio in questo frangente, con l'inglese sull'orlo di una clamorosa disfatta,- si è visto quale peso abbiano le risorse della classe. Cooper ha saputo riprendersi e dopo una quarta ripresa convulsa ha risolto il match nel quinto round con un violento gancio sinistro. Piero Tomasoni è rimasto, per un atfima in piedi come folgorato, poi, accompagnato anche da un destro dell'inglese, sì è afflosciato al tappeto! L'arbitro Ben Brill ha incominciato a scandire i secondi, ma in tutti è stata netta la sensazione che la sorte del coraggioso Tomasoni fosse ormai segnata: il gancio si- nistro di Cooper, il colpo che aveva inginocchiato per un attimo anche Cassius Clay, stava per' dettare ancora la sua legge. All'ottavo secondo Tomasoni era ancora a terra, al con-, to di nove il bresciano è riuscito con un disperato sforzo a piegarsi in ginocchio, ma Z'out dell'arbitro olandese l'ha sorpreso ancora in questa posizione, rintronato dal colpo e con gli occhi imbambolati. Un tremendo k.o. che ha scatenato l'entusiasmo dei ventisei giornalisti inglesi venuti a Roma Fra gli altri incontri della serata era particolarmente interessante quello che presentava l'italo-inglese Vie Andreetti, un pugile che i tecnici britannici vedevano come un quotato aspirante al titolo europeo dei superleggeri detenuto da Arcari. Il lombardo Fasoli si è incaricato di ridimensionare le ambizioni di Andreetti battendolo nettamente ai punti dopo averlo messo al tappeto nel quarto round. Dal canto suo il campione d'Europa Bruno Arcari è stato impegnato a fondo per quasi quaitro riprese dallo sgusciante mulatto americano Adrian Davis, il quale, approfittando della sua superiore statura, è riuscito a rendere più difficile del previsto il compito del campione d'Europa. Quando l'azione di Arcari ha incominciato a farsi irtcalzante il mulatto però ha cercato di salvarsi con le schivate basse, consentite in America, severamente vietate in Europa. Dopo tre richiami ufficiali e dopo aver fatto tutto il possibile quanto a pazienza, per salvare lo spettacolo, l'arbitro non ha avuto altra soluzione che squalificare il pugile americano. Gianni Pignata RISULTATI — Pesi gallo: Mura dì Sassari, kg. 56,1, batte Màggi, di Como, kg. 54,4, per ferita alla quarta ripresa; Campionato d'Europa pesi massimi: Henry Cooper, di Bellingham, kg. 85,700, detentore, b. Piero Tomasoni, di Manerbio, kg. 85,900, sfidante, per k.o. alla 5" ripresa; Tesi superleggeri: Fasoli, di Lecco, kg. 64,300, b. Andreetti, di Hoxton, kg. 64,500 ai p. in 8 riprese; Pesi leggeri: Puddu, di Cagliari, kg. 59,500, b. Cartioright, di Birmingham, kg. 59, per k.o.t. alla 5' ripresa. Pesi welters: Blay (Ghana) kg 66,200 batte Nervino (Brescia) kg 66,700, per ferita alla terza ripresa. Pesi superleggeri: Arcari di Genova, kg 64-200, batte Davis di Washington, kg 62,900, per squalifica alla quarta ripresa. un lla L'italiano Piero Tomasoni si abbatte ai tappeto sotto I duri colpi dell'inglese Henry Cooper (Telefoto)