Un teatro per gli studenti

Un teatro per gli studenti «Bruto li» di Alfieri in scena al Gobetti Un teatro per gli studenti Lo spettacolo, diretto da Gualtiero Rizzi, è rivolto soprattutto al mondo della scuola - Le iniziative dello Stabile: una commedia scritta da bambini 'La scena è bianca: tante cornici, una inscritta nell'altra, che «contengono» i dubbi e gli eroici slanci di Bruto e dei suoi compagni, una stampina .neoclassica per l'Alfieri messo, in scena dal Teatro Stabile al Gobetti. Ieri la «.prima » del Bruto II ha avuto un pubblico composto esclusivamente di studenti, partecipi e generosi di applausi i liceali, un poco irrequieti i rappresentanti delle medie inferiori, ma altrettanto prodighi di consensi. L'opera è diretta da Gualtiero Rizzi ed interpretata da Rino Sudano, Piero Sammataro, AttiUo Cucari, Tonino Bertorelli. Le scene e i costumi sono di Giulio Paolini. La tragedia alfieriana, prima di presentarsi al pubblico normale, continuerà per alcune recite il suo" dialogo con gli studenti, forse i più aperti, non solo per l'esperienza scolastica, ad accogliere, dietro il sonante linguaggio alfieriapo, i grandi temi, libertà contro tirannide, deH'astì0i<- (« Ma — dice Gian Renzo Morteo, uno dei direttori dello Stabile — non abbiamo cercato un re- cupero di Alfieri all'attualità, l'abbiamo riproposto com'era, come un reperto archeologico »). . 1 rapporti tra lo Stabile e il mondo della scuola non sono nuovi: Alfieri è un traguard-» che viene dopo numerose tappe. C'è un comitato teatro-scuola (Stabile da una parte, Provveditorato e insegnanti dall'altra) che funziona da otto anni; adesso si pensa di aggiornarlo con l'inserimento degli studenti. Da Goldoni a Shakespeare, ai contemporanei, come Primo Levi, gli incontri dello Stabile con la scuola sono avvenuti nel segno delle più interessanti realizzazioni dell'ente. Si ricorda una serata di S. Silvestro con il Nuovo gremito di studenti per la rappresentazione di Se questo è un uomo. Le scoperte maggiori di questo incontro con i nuovi spettatori sono venute dai bambini, dagli allievi delle elementari. Lo Stabile ha una bella raccolta di temi e di disegni che documentano l'interesse dei piccoli per il fatto teatrale. Davanti al palcoscenico non ci sono chiusure. La sorpresa più allettante è nel cassetto di Morteo: un copione tutto scritto dai bambini. Sarà messo in scena dallo Stabile nella prossima stagione. E' una novità per l'Italia, all'estero ci sono curiosi precedenti. Il teatro scritto dai bambini è quello che i bambini preferiscono: gli autori adulti scrivono solo per i fanciulli che erano, non capiscono i tempi. Sulla scorta di questa, apparentemente ovvia, constatazione, un insegnante della scuola elementare « Re Umberto » di Torino ha invitato i suoi allievi a scrivere una commedia. C'è stata una prima stesura, tutta dettata di getto al registratore. Poi gli autori l'hanno corretta e riveduta. Ne è uscito una specie di « Carosello » autentico, una storia i cui nessi non sono costruiti dalla logica narrativa ma si fondano sul le associazioni più libere e paradossali. Può darsi che le storie degli adulti, tutte bene architettate, siano pedago gicamente utili, ma per una volta il teatro s'è aperto ai bambini veri, non a quelli di recupero, didascalici e predicatorii. s. reg.

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