E'quasi certo che Ermanno conosceva il suo assassino di Remo Lugli

E'quasi certo che Ermanno conosceva il suo assassino Tutta Viareggio esasperata dalla tragica vicenda E'quasi certo che Ermanno conosceva il suo assassino La sorella ha detto: «Mio fratello non andava mai con sconosciuti. Sono convinta che qualcuno abbia visto con lui l'uomo che poi lo ha ucciso» - Appello a chi può avere qualche sospetto - Le indagini della polizia sembrano orientate verso un particolare ambiente (Dal nostro inviato speciale) Viareggio, 12 marzo. Armando Lavorini e Lucia Broglia, i genitori di Ermanno, stamattina sono usciti di casa verso le 10,30 insieme con Ottavio Medaglia, il patrigno della donna, venuto ieri l'altro dà'Milano, :e, a bordo di una « Giulia » guidata dal Lavorini, si sono recati al cimitero»-per la prima visita alla tomba- del lóro figliolo. Ieri pomeriggio non avevano assistito alla chiusura, del lòculo; tfdpp'ò provati dal dolóre, dopo l'ultima benedizione al feretro, nel cimitero, si erano abbandonati ad una straziante scena di disperazione per cui mani pietose li avevano allontanati a forza dal luogo deirinumazione. Al ritorno a -casa Armando Lavorini era stato colto da una nuova, più intensa crisi. v. Stamane hanno voluto andare'a pregare davanti alla' tomba, e a deporvi un mazzo di fiori. Il lòculo è sopra quello della nonna materna, Italia. Formenti, che abitava a Milano ma morì a Viareggio nel 1361 in un perio do in cui era ospite della figlia. Il marito Ottavio Medaglia, in quell'occasione, aveva acquistato due loculi, uno sopra l'altro, in questi giorni attraversò un atto municipale egli- ha,, ceduto alla famiglia Lavorini, per il seppellimento di Ermanno, la tomba che .aveva destinato a se stesso. Sepolto Ermanno, .ora resta da scoprire il suo assassino, ma non ci sono elementi concrèti: si ritor.na,. come i primi tempi di questa tragica vicenda, alle voci incontrollate che circolano di boct;a in bocca e che il più delle. volte non hanno fondamento. Bastano mezze parole afferrate à volò da qualcuno in un discorso qualsiasi, 'nerché'.si' crej % questi fjgmmenti.j una. nf&zia., L. argojnentiò è: cò4,;*cQtfc.aflW) .e p^end^,' talmente ' ih $iiprie',.,Iil pensiero di tutti.da far nascere 'anche dal nulla cento supposizioni. Ieri sera si ' diceva che la polizia cercava un uomo calvo sui quarant'anni, proprietario dì. un'auto rossa: una affermazione che non ha avuto alcun seguito.' Stamattina, tra le bancherelle del mercato si andava raccontando che la polizia aveva interrogato un uomo per ' tutta la notte e che nel giro di due giorni si' dovrebbe arrivare alla conclusione di tutto, cioè alla scoperta dell'assassino. Polizia' e carabinieri negano di avere1' interrogato alcuno; ma • questi inquirenti, da quando la-direzione delle indagini è stata' assunta dal giudice istruttore dott. Tamilia, si dichiarano non autorizzati a rilasciare dichiarazióni. Per ' loro non ci sono mai novità di alcun genere. Il dott. Tamilia afferma di ritenere che. qualcuno sia stato interrogato: « Ho disposto ch& per;qualche giorno, fin quando Sion s% iàrà un. po', smorzata in città l'ondata di dolóre e di sdegno per l'atroce morte del ragazzo,'non-, si proceda ad azioni che siano a conoscenza della popolazione, che possano essere male interpretate e suscitare reazioni anche gravissime». E' .una precauzione fondata. 1 viarèggini sono esasperati dall'orrore e con le parole bollano a morte l'assassino, pronunciano sulla sua testa le condanne più atroci, fra animi così accesi basterebbe che un uomo venisse indicato come ' .u*., elemento sospetto perche ■'si : potesse scatenare contro lui,il.. fu rore popolare con-/l'estrema conseguenza^'-del' • linciaggio. «Perciò -^••sclice il dott. Tamilia — hòvprìegàtp polizia e carabinieri.dì. limitarsi a parlare, ad te&oUàre, annotare appunti ma 'isèhzsì dare, carattere d'uffi&alità a. questi évèji tuali colloqui », ■; Uno di ^que sti « colloqui farebbe àvve nuto con Natalino Pardini, il fidanzato di Marinella, sorella di Ermanno. Al magistrato continuano ad arrivate lettere" e telegrammi da ogni parte d'Ita lia da persone che..'lo,- mei tano a sereàrfe II ritmo delle indagini per .arrivare ad Una conclusione ^positiva. • « Sono parole che Mi confortano dice il dott. Tamilia —. Questo mistero mi fa trascorrere notti insonni a pensare alle tante e possibili ipotesi. La vicenda mi ha profondamente commosso, ho anche pianto al pensiero di quel povero ragazzo buttato 'in una buca come una coswo un animale e poi sepolto. E un fatto terribile. Sono con vinto che l'assassino, se ha cuore e cervello, deve essere al fondo della sua resistenza, deve essere alla soglia della pazzia, sentendosi ad¬ ddcspnqccuPsdonósumqmqcpcp dosso l'esecrazione e l'odio di tutta la popolazione. Non ci sarebbe da meravigliarsi se quest'uomo a un certo punto si costituisse spontaneamente per dire: "Sono qui, non ce la faccio più"». Ci si convince sempre più che Ermanno deve avere accettato l'invito 'da parte di una persona che gli era nota. Può darsi che fosse un'amicisjia recente, ma tuttavia tale da dargli affidamento. Diceva oggi Marinella: «Mio fratello non andava mai con chi non óonosceva. Io penso che egli si fosse confidato almeno con uno dei suoi compagni. E comunque sono .convinta che qualcuno lo abbia visto insieme con chi lo ha poi ucciso ». : Anche la polizia pensa che qualcuno possa sapere qualcosa. Essa raccomanda alla popolazione di collaborare: chi ha qualche sospetto, oppure è a conoscenza di elementi che possano apparire utili, è pregato di comunicarli subito. E' quasi un ap¬ pello che viene rivolto ai genitori: se sanno che i loro bambini, anche una volta sola sono stati avvicinati da qualche sconosciuto per scopi sospetti, devono fornire subito ogni possibile informazione. Anche chi dovesse accorgersi che in questi ultimi tempi un collega di ufficio o un amico è apparso cambiato, nervoso, turbato, è pregato di darne segnalazione. Stamattina presso il locale commissariato si è tenuta una riunione fra l'ispettore generale Campenni, il dott. Jovine, capo della Mobile di Bologna, il dott. Bernucci, questore di Lucca, il dott. Gerunda, capo della Criminalpol di Firenze, e il colonnello Caroppo, comandante del gruppo carabinieri. Gli inquirenti hanno discusso sugli elementi che sono in loro possesso, per concordare una linea da seguire nelle indagini. Per quanto è trapelato pare che essi non abbiano dei sospetti su una determinata persona, ma siano piuttosto orientati verso un particolare ambiente, che dovrebbe essere quello degli omosessuali. Si cerca di costruire una specie di identikit morale dell'assassino. Quest'uomo può essere molto intelligente o addirittura ingenuo. Può essere andato a seppellire il cadavere nella spiaggia di Marina di Vecchiano perché il luogo è già al di fuori del territorio di Viareggio e quindi presumibilmente meno bersagliato da chi avrebbe dovuto compiere le ricerche; perché dopo poco tempo il vento avrebbe cancellato ogni traccia del tumulo; infine perché gli arbusti che spuntano nella zqna avrebbe costituito un certo riparo all'operazione di sotterramento. Ma può anche darsi che l'assassino non abbia pensato ad alcuna di queste possibilità, ma sia andato a seppellire la salma in quel punto unicamente perché si trovava da quelle parti e per una spinta impulsiva. Armai 'o Lavorini oggi ha aperto il negozio. «Anche il lavoro è un modo di distrazione — ha detto — necessario per cercare di uscire da questo incubo. Questi 40 giorni sono stati un supplizio che mi ha stremato, poi è venuta la macabra scoperta^ che ha distrutto del tutto-me e Lucia. Dobbiamo cercare di riprenderci. Non ci importa più niente, adesso, di questa storia. Noi, purtroppo abbiamo perduto il nostro bambino e nessuno può ridarcelo; anche se trovano l'assassino non cambia più nulla. Certo, ci farà piacere quando sapremo che hanno tolto di mezzo questo pericolo, ma adesso non possiamo più stare in continuazione sulla porta a parlare con l'uno o con l'altro della tragedia. Abbiamo bisogno di tranquillità, per ritrovare noi stessi ». Remo Lugli

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